Genova (stadio Luigi Ferraris), 30 maggio 2012
SAMPDORIA-SASSUOLO 2-1
34′ pt aut. Pozzi, 46′ pt Eder; 10′ st Pozzi.
NOTE: ammoniti Eder, Da Costa, Sansone, Gastaldello, Pozzi, Troianiello, Foggia e Pomini; recupero: 1′ pt, 2′ st; al 32′ pt Da Costa ha parato un rigore a Sansone; prima della partita è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto in Emilia (Sassuolo col lutto al braccio).
Andiamo con ordine. Primo tempo sostanzialmente equlibrato, con la Samp che fa un buon possesso palla e il Sassuolo che si difende bene. Alla mezzora, doccia fredda. Da Costa (Romero è in nazionale) sbaglia il tempo dell’uscita e colpisce Boakye. Ostinelli ammonisce il brasiliano e ordina il penalty per gli ospiti: l’estremo difensore si riscatta deviando in angolo il rigore di Sansone. Gli emiliani non si scoraggiano e rimangono nella nostra area sul corner che ne sussegue, dal quale ne ne nasce un altro ancora, che si rivela fatale: Missiroli colpisce di testa, Pozzi è sulla traiettoria e beffa il suo portiere toccando goffamente il pallone. Autogol e buio pesto per la Samp, che trova la forza di reagire nei minuti di recupero: cross di Munari al centro, testa di Piccioni che anticipa il suo portiere e palla che finisce a Eder, che approfittando della porta rimasta sguarnita firma il pari di testa. Nell’intervallo è probabile che Iachini abbia cazziato i suoi, perché nel secondo tempo è tutta un’altra Sampdoria, nemmeno simile a quella quasi impaurita della prima frazione. Obiang, un po’ titubante nei primi 45 minuti, giganteggia in mezzo al campo, idem Eder (il gol è stato più fortuito che frutto di un’iniziativa), che inizia il suo show. Lo spento Foggia lascia il posto a Juan Antonio, che più avanti si mangerà due gol. Un minuto dopo il cambio, ecco il gol-partita. Eder dalla destra mette un bel pallone in area, che Pozzi – questa volta nella porta esatta – capitalizza al meglio, segnando di testa sotto la Gradinata Sud. Il Doria aveva già dato poco prima con Costa (tiro che centra la parte superiore della traversa) avvisaglie di risveglio. E altre ne darà nel prosieguo della ripresa, ma Juan Antonio, come accennavamo, manca due occasioni. Soprattutto la prima fa gridar vendetta: a tu per tu col portiere, tira debolmente a lato. Ci provano anche Obiang e Renan a infoltire il tabellino dei marcatori, ma il punteggio non varia più. Siamo in vantaggio, ma occorrerà non perdere al ritorno, sabato sera, per continuare a coltivare sogni promozione. Intanto, vada come vada, abbiamo assistito a una partita vera. Calcio puro che contrasta con quello che sta accadendo nelle aule di tribunale per il nuovo scandalo del calcio italiano, quella Scommessopoli che ha portato, tra le altre cose, all’arresto del nostro Bertani. Restiamo comunque in attesa di capire se questi play-off serviranno a qualcosa e se le classifiche saranno riscritte.
Chiudiamo con gli applaudi alla tifoseria doriana (che poteva contare anche sugli ex Volpi, Flachi e Bazzani), che in segno di rispetto per le vittime del terremoto che ha colpito proprio Modena e dintorni, è rimasta in silenzio per i primi cinque minuti e ha mostrato diversi cartelloni di solidarietà. Anche l’incasso della gara sarà devoluto alle popolazioni colpite dal sisma, attorno alle quali ci stringiamo anche noi. Un abbraccio da parte del blog, e un invito a chi legge a inviare un sms al 45500.
http://www.pianetasamp.blogspot.comAnalisi impeccabile Giovanni, a volte sembra quasi che ci copiamo, scriviamo praticamente le stesse cose:-)Ma secondo te Eder ha segnato di testa?A me è sembrato che la palla gli sia carambolata sul petto…ciao!