Serie B 2011-12, 9ª giornata / SAMPDORIA-SASSUOLO 1-1

 
 
 

Genova (stadio Luigi Ferraris), 9 ottobre 2011

SAMPDORIA-SASSUOLO 1-1

16′ pt Marchi; 35′ st Piovaccari.


SAMPDORIA (4-3-1-2): Da Costa; Rispoli, Costa, Accardi, Castellini; Dessena (1′ st Semioli), Palombo, Soriano (1′ st Lackzo); Bentivoglio; Bertani, Pozzi (28′ st Piovaccari). (Fiorillo, Rossini, Obiang, Foti). Allenatore: Atzori.

SASSUOLO (4-3-3): Pomini; Laverone, Marzoratti, Piccioni, Longhi; Magnanelli, Cofie, Bianchi; Masucci, Marchi, Sansone (38′ st Laribi). (Bassi, Vaccari, Bianco, Fancinelli, Cappelletti, Noselli). Allenatore: Pea.

ARBITRO: Pinzani di Empoli.

NOTE: ammoniti Rispoli, Magnanelli, Longhi, Marzoratti, Bentivoglio e Laribi; recupero: 1′ pt, 2′ st.

DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi  e calzettoni bianchi; Sassuolo in maglia a strisce neroverdi, pantaloncini neri  e calzettoni neri.

I risultati:
sabato 8 ottobre, ore 18: Pescara-Cittadella 1-0; ore 20.45: Padova-Brescia 2-1; domenica 9 ottobre, ore 12.30: Sampdoria-Sassuolo 1-1; ore 15: Albinoleffe-Livorno 0-4, Empoli-Varese 1-2, Grosseto-Vicenza 1-1, Gubbio-Nocerina 2-1, Juve Stabia-Ascoli 2-1, Modena-Crotone 1-1, Verona-Torino 1-3; ore 20.45: Reggina-Bari 3-1.
La classifica:
Torino 23; Padova 20; Sassuolo 17; Brescia e Pescara 16; Livorno 15; Reggina, Bari, Sampdoria e Grosseto 14; Verona, Varese e Juve Stabia 12; Cittadella e Albinoleffe 10; Nocerina 8; Empoli e Gubbio 7; Crotone e Modena 6; Vicenza 4; Ascoli 2.

NB. Ascoli: 7 punti di penalizzazione; Crotone e Juve Stabia: 1 punto di penalizzazione.

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IL COMMENTO. Una vittoria nelle ultime cinque giornate, due punti nelle ultime tre. I numeri cominciano a far paura alla squadra di Atzori, che scopre improvvisamente di non essere la corazzata che si vantava di essere in estate; osservando la classifica, vediamo come l’attuale podio sia composto nell’ordine da Torino, Padova e Sassuolo: tre squadre già affrontate, e tutte in casa, con le quali abbiamo raccolto due pareggi. Il Ferraris sta diventando un campo maledetto, altroché il fortino su cui costruire la promozione. Purtroppo dopo la gara con i neroverdi di Fulvio Pea, ex allenatore della nostra primavera, raddrizzata da un rocambolesco gol di Piovaccari (palla che varca appena la linea di porta dopo aver sbattuto sul palo e rimbalzato sul portiere), tenuto troppo tempo in panchina, è aumentato lo sconforto nel vedere una squadra che sulla carta è superiore agli avversari, ma che nei fatti fa di tutto per dimostrare il contrario. Come col Verona, anche con gli emiliani troviamo più di quanto ci spetta: un punto che piove dal cielo e che lascia l’amarezza agli avversari, visto che sono due belle parate di Da Costa (soprattutto quella nel finale su Laribi) a tenerci a galla, mentre di pericoli per Pomini, gol a parte, non se ne registrano. Atzori si presenta con un 4-3-1-2 con Bentivoglio dietro le punte e senza esterni di centrocampo salvo cambiare idea per l’ennesima volta nella ripresa, in cui ricompaiono gli uomini sulle fasce (Semioli e Laczko: un delitto averli tenuti fuori visto che sono tra i più in forma). L’impressione generale è che il mister non abbia le idee chiare, visto che sta rovistando moduli e giocatori, spesso schierati fuori ruolo, quasi ad ogni partita (Rispoli, Dessena e Soriano ora titolari dopo che a lungo hanno visto la tribuna; Obiang, accomodato in panca per la seconda volta consecutiva dopo che bene aveva fatto nelle precedenti uscite; Piovaccari dentro sempre a gara in corso; Fornaroli sempre elogiato in conferenza stampa ma passato dalla panchina alla tribuna per far posto a Foti) dando l’idea di non avere in testa le gerarchie della squadra. Le contestazioni del pubblico all’allenatore sono legittime, perché se l’obiettivo dichiarato è stravincere non si possono accettare prestazioni così mediocri, con errori persino nei fondamentali e con la benzina che pare finita già ad ottobre (perché nelle prime gare, un po’ di corsa c’era, anche se a parte Gubbio e Empoli, non abbiamo mai messo sotto nessuno). Il gioco (?) è lo stesso dell’anno scorso, con la differenza di una categoria. La solita richiesta che facciamo ormai da troppi mesi: badate a pedalare senza continuare a dire in sala stampa che è tutto bello e tutto facile (e l’allusione questa volta è per Palombo che aveva detto alla vigilia: «ne possiamo vincere nove delle prossime dieci»).

Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, l’esultanza di Piovaccari; Laczko fermato in tackle da Laverone; un contrasto tra Bertani e Magnanelli; Arnuzzo in tribuna con Mannini e Lombardo: nonostante l’età, avrebbero fatto meglio di chi è sceso in campo…