Serie B 2011-12, 7ª giornata/ SAMPDORIA-TORINO 1-2

 

Genova (stadio Luigi Ferraris), 30 settembre 2011

SAMPDORIA-TORINO 1-2

20′ pt Costa, 41′ pt Suciu; 31′ st Bianchi.


SAMPDORIA (4-4-2): Da Costa; Padalino, Costa, Accardi, Castellini; Foggia (18′ st Koman), Palombo, Obiang (38′ st Bentivoglio), Semioli; Bertani, Maccarone (29′ st Piovaccari). (Fiorillo, Rispoli, Volta, Dessena). Allenatore: Atzori.

TORINO (4-4-2): Coppola; Darmian, Ogbonna, Di Cesare, Parisi; Stevanovic (29′ st Surraco), Vives (24′ st Basha), Iori, Suciu (7′ st Ebagua); Bianchi, Antenucci. (Morello, D’Ambrosio, Glik, Sgrigna). Allenatore: Ventura.
ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa.
NOTE: ammoniti Palombo, Vives, Parisi, Surraco e Ebagua; recupero: 1′ pt, 3′ st; spettatori: 27000 circa.

DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi  e calzettoni bianchi; Torino in maglia bianca, pantaloncini granata  e calzettoni granata.

I risultati:
venerdì 30  settembre, ore 19: Crotone-Vicenza 2-2; ore 20.45: Sampdoria-Torino 1-2, Varese-Sassuolo 0-1; sabato 1 ottobre, ore 15: Bari-Livorno 1-0, Cittadella-Nocerina 1-3, Empoli-Padova 2-4, Grosseto-Ascoli 3-3, Gubbio-Verona 1-1, Modena-Brescia 1-1, Pescara-Albinoleffe 5-3, Reggina-Juve Stabia 1-2.
La classifica:
Padova e Torino 17; Brescia e Sassuolo 15; Grosseto 13; Sampdoria e Pescara 12; Livorno, Verona e Bari 11; Reggina 10; Nocerina 8; Albinoleffe e Cittadella 7; Juve Stabia, Varese e Empoli 6; Crotone e Modena 5; Vicenza e Gubbio 3; Ascoli 1. 

NB. Ascoli: 7 punti di penalizzazione; Crotone e Juve Stabia: 1 punto di penalizzazione.

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IL COMMENTO. Una sconfitta che fa male. Volevamo essere in testa, almeno per una sera, battendo la grande rivale della cadetteria e cogliendo nuove certezze: restiamo invece con le pive nel sacco, con una prestazione divisa tra mezz’ora di grande calcio e un’ora da mani nei capelli per la pochezza delle idee e delle azioni (Atzori si dice soddisfatto: speriamo sia un bluff), pieni di dubbi e con una classifica deficitaria, come dopo ogni scontro diretto perso (ma questo aspetto è secondario, almeno al 30 di settembre). Il Torino va sotto a Marassi, ci lascia sfogare un po’ e poi esce alla distanza, prendendoci le contromisure, fino ad impossessarsi completamente del campo. Ventura vince il duello con Atzori anche con coraggio: mentre i cambi del tecnico di Collepardo tardavano ad arrivare, l’ex allenatore doriano metteva Ebagua ed inseriva una punta (Surraco) per un centrocampista (l’indiavolato Stevanovic), non accontentandosi dell’1-1 che stava maturando con la zuccata di Costa su corner di Semioli (unico guizzo della gara dell’ala) e il pari nel finale di tempo di Suciu (chi lo marcava? E chi marcava il crossatore Stevanovic?).

Nella ripresa, la Samp è assente: Palombo e Obiang vengono spazzati via da Iori e Vives, Bertani sparisce, Atzori attende troppo per inserire Piovaccari (tra l’altro sarebbe stato meglio togliere Bertani in debito d’ossigeno più che Maccarone, rimasto l’unico in campo a dannarsi e ad andare in pressing sui difensori granata), dando la priorità all’ormai irritante Koman. Ne esce un 1-2, che premia il Torino: nell’occasione, la difesa doriana ferma lascia fare i giocatori del Toro (pareva l’azione del Werder Brema in occasione del gol di Pizarro). Insomma: un buonissimo primo tempo, nel quale otteniamo meno del dovuto (l’1-1 della squadra di Ventura giunge nell’unica volta che questa mette il naso nella nostra metà campo) e una ripresa inguardabile, dove non tiriamo nemmeno una volta dalle parti di Coppola. L’uscita di Foggia (stiramento?) è stata l’ago della bilancia secondo Atzori, ma in realtà il Torino ha meritato in lungo e in largo, dopo aver studiato molto bene la partita.  Il gol del sorpasso era nell’aria: Bianchi infila Da Costa (in campo al posto dell’infortunato Romero) con un diagonale preciso, ringraziando la nostra terza linea che era altrove (uno contro tre: Accardi contro i tre del Torino).

Guai a parlare di crisi (è solo la prima sconfitta), ma in casa, il ruolino è molto scarno: due pareggi, il 6-0 al Gubbio e questo 1-2 col Toro. C’è tempo per rimettersi in carreggiata, ma il secondo tempo della sfida col Torino deve essere una spia da tenere in considerazione, sia perché ha portato ad un k.o. casalingo e in rimonta sia perché non si possono fare trenta minuti di grande calcio per poi regalare un intero tempo agli avversari. Il gioco non vale la candela.

Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, Castellini chiuso da Stevanovic e un raddoppio su Foggia.

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