Serie A 2012-13, 12ª giornata / PALERMO-SAMPDORIA 2-0

 
 
 

Palermo (stadio Renzo Barbera), 11 novembre 2012 
PALERMO-SAMPDORIA 2-0
7′ st Dybala, 26′ st Dybala.

PALERMO (3-4-2-1): Ujkani; Muñoz, Donati, Von Bergen; Morganella, Barreto, Kurtic, Garcia; Ilicic (38′ st Bertolo), Brienza (27′ st Zahavi); Dybala (47′ st Budan). In panchina: Brichetto, Benussi, N. Viola, Milanovic, Giorgi, Labrin, Rios, Inchausti. Allenatore: Gasperini.
SAMPDORIA (4-4-1-1): Romero; Mustafi, Gastaldello, Rossini (38′ st Juan Antonio), Costa; Munari, Obiang, Maresca, Poulsen (1′ st Estigarribia); Soriano (14′ st Icardi); Eder. In panchina: Berni, Falcone, Castellini, De Silvestri, Renan, Tissone, Savic, Icardi. Allenatore: Ferrara. 
ARBITRO: Giannoccaro di Lecce.

NOTE: ammoniti Gastaldello, Muñoz, Eder; recupero: 1′ pt, 3′ st.

DIVISE: Palermo in maglia rosa, pantaloncini neri e calzettoni neri; Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi.
I risultati:
sabato 10 novembre, ore 18: Cagliari-Catania 0-0; ore 20.45: Pescara-Juventus 1-6; domenica 11 novembre, ore 12.30: Palermo-Sampdoria 2-0; ore 15: Chievo-Udinese 2-2, Genoa-Napoli 2-4, Lazio-Roma 3-2, Milan-Fiorentina 1-3, Parma-Siena 0-0, Torino-Bologna 1-0; ore 20.45: Atalanta-Inter 3-2.
La classifica:
Juventus 31; Inter 27; Napoli 26; Fiorentina 24; Lazio 22; Atalanta 18; Roma 17; Catania e Parma 16; Udinese e Cagliari 15; Torino e Milan 14; Palermo, Chievo e Pescara 11; Sampdoria 10; Genoa 9; Bologna 8; Siena 7. 
 
NB. Siena: 6 punti di penalizzazione; Atalanta: 2 punti di penalizzazione; Sampdoria e Torino: 1 punto di penalizzazione.
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IL COMMENTO.  Prosegue la crisi blucerchiata, che tocca il record di sette sconfitte consecutive: mai era accaduta in precedenza una simile serie di ko al club blucerchiato. Nonostante lo 0-2 (ora Ferrara non ha più l’alibi delle «partite perse con un gol di scarto») e il gioco ancora una volta orribile (in assoluto, la prestazione peggiore della stagione. Un primo tempo di passaggi intercettati o direttamente a fondo campo; una ripresa passata ad attendere l’inevitabile svantaggio prima, e il 90′ poi, senza nemmeno provare a cercare di rimettere in piedi la partita), non assisteremo al cambio di guida tecnica. La dirigenza continua a dare fiducia a Ferrara. Francamente sembra più una scelta dettata dalla volontà di non mostrare incoerenza (fino all’altro ieri si diceva che si vuole aprire un ciclo con lui e che si continuerà con l’ex allenatore della Under 21 a prescindere dai risultati) che da vera convinzione. Perché una squadra così non può convincere nessuno. Contro il Palermo siamo andati a giocare con una sola punta: un modulo ultradifensivo contro un undici allo sbando, che veniva da una serie di pessimi risultati e con una classifica deficitaria (come è lontano per entrambe il maggio del 2010, quando la sfida della Favorita valeva l’accesso in Champions). Un catenaccio suicida, anche perché in difesa nessuno offre garanzie, visto che Rossini si è incredibilmente involuto (tra passaggi nei piedi degli avversari e interventi mancati, il lavoro per Gastaldello è raddoppiato) e il ruolo di difensore destro è ancora senza padrone perché chiunque scende in campo, lo fa male. Per non parlare del centrocampo: Maresca e Obiang si sono persi, Soriano gioca un po’ in tutti i ruoli ma non si è ancora capito qual è veramente la sua posizione naturale, Poulsen è stato ancora una volta bocciato. L’azione clou della Sampdoria? La spallonata di Costa in faccia a Ferrara, nel tentativo di tenere in campo un pallone!  
Nella trasferta in Sicilia, abbiamo risvegliato il Palermo, dopo che in precedenza avevamo fatto risorgere Chievo e Parma. Contro la Samp, il giovane Dybala ha festeggiato in un sol colpo primo gol e prima doppietta nella massima serie. E proprio contro il portiere della sua nazionale, che nel finale gli nega la tripletta.

Dopo la debàcle del Barbera, la classifica è tremenda. Solo Bologna e Genoa hanno fatto sul campo meno punti del Doria, e una sconfitta nel derby di domenica sera vorrebbe dire entrare in zona retrocessione. Sarà un incontro tra due squadre allo sbando. Sette sconfitte di fila noi, quattro sconfitte di fila loro.

Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, Eder e Von Bergen; Obiang e Gastaldello a sandwich su Brienza; l’esordiente Mustafi; la delusione di Ferrara, alla settima sconfitta consecutiva (record negativo per la Samp) e quella di Munari, Maresca e Gastaldello a fine partita.