Serie A 2013-14, 28ª giornata / ATALANTA-SAMPDORIA 3-0

 
 

Bergamo (stadio Atleti Azzurri d’Italia), 16 marzo 2014
ATALANTA-SAMPDORIA 3-0
35′ pt Carmona, 41′ pt Bonaventura; 10′ st Denis.

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Benalouane, Stendardo, Yepes, Del Grosso (40′ st Bellini); Estigarribia, Cigarini (32′ st Baselli), Carmona, Bonaventura; Moralez (28′ st De Luca); Denis. In panchina: Sportiello, Nica, Lucchini, Giorgi, Livaja, Migliaccio, Bentancourt, Brienza, Raimondi. Allenatore: Colantuono.
SAMPDORIA (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello (1′ st Fornasier), Regini; Palombo, Krsticic; Gabbiadini, Eder (27′ st Sansone), Soriano; Okaka (12′ st Maxi Lopez). In panchina: Fiorillo, Falcone, Costa, Salamon, Renan, Berardi, Obiang, Wszolek, Bjarnason. Allenatore: Mihajlovic.
ARBITRO: Cervellera di Taranto.
NOTE: ammoniti Okaka e Del Grosso; recupero: 0′ pt, 1′ st.
DIVISE: Atalanta in maglia a strisce nerazzurre, pantaloncini neri e calzettoni neri; Sampdoria in maglia bianca, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi.
I risultati:
sabato 15 marzo, ore 20.45: Verona-Inter 0-2; domenica 16 marzo, ore 12.30: Atalanta-Sampdoria 3-0; ore 15: Cagliari-Lazio 0-2, Livorno-Bologna 2-1, Milan-Parma 2-4, Sassuolo-Catania 3-1 (giocata a Reggio Emilia); ore 20.45: Fiorentina-Chievo 3-1, Genoa-Juventus 0-1; lunedì 17 marzo, ore 19: Torino-Napoli 0-1; ore 21: Roma-Udinese 3-2.
La classifica:
Juventus 75; Roma* 61; Napoli 58; Fiorentina 48; Inter 47; Parma* 46; Lazio 41; Verona 40; Atalanta 37; Torino 36; Milan e Genoa 35; Sampdoria 34; Udinese 31; Cagliari 29; Chievo e Livorno 24; Bologna 23; Sassuolo 21; Catania 20.

*Roma e Parma hanno una partita in meno.

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IL COMMENTO. La peggior Sampdoria della gestione Mihajlovic. A Bergamo, sotto gli occhi del Ct Prandelli, i blucerchiati subiscono una pesante batosta e compiono diversi passi indietro anche sul piano del gioco. Al 35′ la gara, fino a quel punto tutto sommato in equilibrio, cambia volto e dopo il bel gol del cileno Carmona, bravissimo a trovare l’angolino, il Doria non rientra più in partita. Anzi, prima del riposo subisce anche il 2-0 di Bonaventura, che segna tutto solo un gol di testa. Nell’azione del gol, però, l’arbitro Cervellera non si accorge di un pugno di Benalouane a Regini: il nostro terzino è accasciato a terra in area, mentre Bonaventura trafigge Da Costa. Una svista arbitrale da prova tv. Si va all’intervallo sotto di due reti, come contro il Livorno, ma la rimonta questa volta non è nell’aria. Nella ripresa, non cambia il copione: contropiede di Maxi Moralez, buco in area spaventoso di Krsticic e pallone che arriva a Denis. L’argentino, a tu per tu con Da Costa, ringrazia e segna il 3-0, andando ad abbracciare suo figlio raccattapalle a bordo campo. Passano pochi minuti e per poco, non arriva anche il secondo abbraccio: questa volta è il palo a fermare Denis. In sintesi: Bonaventura e Cigarini hanno fatto impazzire i nostri: Prandelli si sarà annotato più i loro nomi che quelli di Gabbiadini (così così) e De Silvestri (in grande difficoltà). Male Okaka, subito ammonito e condizionato da quel giallo. Molto pasticciona la retroguardia, con i calciatori che scivolavano troppo spesso. A fine gara, Mihajlovic non nasconde la rabbia e propone, come alla vigilia della gara, una rivisitazione di Dante Alighieri, citato alla vigilia («Eravamo all’Inferno, siamo in Purgatorio e vogliamo andare in Paradiso»): «Ho rivisto la Samp di cinque mesi fa. Oggi saremmo nel quinto cerchio dell’Inferno, quello degli iracondi: gli incazzati come me, e i senza palle, come sono stati i miei giocatori oggi». Viene da chiedersi: ma una conferenzina senza parolacce, il buon Sinisa proprio non riesce a farla?
Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX,  il Ct Prandelli presente in tribuna; Okaka prova a tener lontano Yepes; il gol del 3-0 firmato da Denis.