Serie A 2013-14, 36ª giornata / PARMA-SAMPDORIA 2-0

 
 
 

 

Parma (stadio Ennio Tardini), 4 maggio 2014   
PARMA-SAMPDORIA 2-0
8′ pt Cassano; 45′ st Schelotto.

PARMA (4-3-3): Bajza; Cassani, Paletta, Lucarelli, Molinaro; Acquah, Marchionni (29′ st Gargano), Parolo; Biabiany, Amauri (1′ st Schelotto), Cassano (36′ st Palladino). In panchina: Pavarini, Mirante, Galloppa, Cerri, Gobbi, F. Jankovic, Munari, J. Mauri, Rossini. Allenatore: Donadoni.

SAMPDORIA (4-2-3-1): Fiorillo; De Silvestri, Fornasier, Gastaldello, Regini; Palombo, Krsticic (34′ st Maxi Lopez); Gabbiadini, Eder (21′ st Sestu), Soriano (28′ pt Sansone); Okaka. In panchina: Da Costa, Falcone, Costa, Salamon, Renan, Rodriguez, Berardi, Bjarnason, Lombardo. Allenatore: Mihajlovic.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste.
NOTE: ammoniti Molinaro, Paletta, Okaka e Schelotto; recupero: 3′ pt, 3′ st; prima della partita è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Vujadin Boskov, scomparso lo scorso 27 aprile.
DIVISE: Parma in maglia bianca, pantaloncini neri, calzettoni neri; Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi, calzettoni bianchi.
I risultati:
domenica 4 maggio, ore 15: Catania-Roma 4-1, Chievo-Torino 0-1, Genoa-Bologna 0-0, Parma-Sampdoria 2-0, Udinese-Livorno 5-3; ore 20.45: Milan-Inter 1-0; lunedì 5 maggio, ore 19: Lazio-Verona 3-3; ore 21: Juventus-Atalanta 1-0; lunedì 6 maggio, ore 19: Fiorentina-Sassuolo 3-4; ore 21: Napoli-Cagliari 3-0.
La classifica:
Juventus 96; Roma 85; Napoli 72; Fiorentina 61; Inter 57; Torino 55; Parma e Milan 54; Lazio e Verona 53; Atalanta 47; Sampdoria 44; Udinese 42; Genoa 41; Cagliari 39; Sassuolo 31; Chievo 30; Bologna 29; Catania 26; Livorno 25.
Juventus matematicamente Campione d’Italia. 
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IL COMMENTO. Una Sampdoria ormai scarica mentalmente non riesce a pungere un Parma in piena corsa per l’Europa. Le reti di Cassano in apertura (su un contropiede propiziato da Biabiany in un’azione partita su un corner doriano!) e di Schelotto in chiusura regolano la Sampdoria di Mihajlovic, che dalla sconfitta con la Lazio in poi ha staccato le pile. Il tecnico serbo, forse l’unico davvero interessato ai tre punti e determinato a ricordare Boskov con una vittoria ha provato a strigliare i suoi sostituendo un impalpabile Soriano già al 28’ del primo tempo, ma non c’è stata proprio storia. L’unico brivido offerto alla porta di Bajza è stato un palo centrato da Gabbiadini su punizione, nel primo tempo. Per il resto, tanti sbadigli e poco spettacolo. L’unico spettacolo è offerto dagli spalti, dove le tifoserie hanno rinnovato lo storico gemellaggio e offerto un grande esempio di fair-play, proprio all’indomani dei grotteschi fatti di Roma, nella finale di Coppa Italia. A dimostrazione che un altro calcio è possibile.

Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, il minuto di silenzio per Vujadin Boskov; il ricordo dei tifosi per il tecnico scomparso; il gol di Cassano in apertura di gara; Amauri contrastato da Fornasier; Gastaldello corpo a corpo con Biabiany.