Genova (stadio Luigi Ferraris), 11 maggio 2014
SAMPDORIA-NAPOLI 2-5
9′ pt D. Zapata, 27′ pt Insigne, 30′ pt Eder, 32′ pt Callejon; 2′ st Hamsik, 16′ st aut. Mustafi, 43′ st Wszolek.
SAMPDORIA (4-2-3-1): Fiorillo; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini; Palombo, Krsticic (13′ st Renan); Gabbiadini (19′ st Sansone), Soriano, Eder; Maxi Lopez (35′ st Wszolek). In panchina: Da Costa, Falcone, Costa, Salamon, Rodriguez, Bjarnason, Lombardo, Fornasier, Sestu. Allenatore: Mihajlovic.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina (34′ st Doblas); Maggio, Fernandez, Mesto, Réveillère; Jorginho, Inler; Callejon (27′ st Zuñiga), Hamsik (20′ st Mertens), Insigne; D. Zapata. In panchina: Colombo, Henrique, Pandev, Radosevic, Ghoulam, Lasicki, Romano. Allenatore: Benitez.
ARBITRO: Chiffi di Padova.
NOTE: ammonito Mustafi; recupero: 0′ pt, 3′ st.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi, calzettoni bianchi; Napoli in maglia verde con macchie gialle e azzurre, pantaloncini gialli, calzettoni gialli.
I risultati:
sabato 10 maggio, ore 18: Verona-Udinese 2-2; ore 20.45: Inter-Lazio 4-1; domenica 11 maggio, ore 12.30: Atalanta-Milan 2-1; ore 15: Bologna-Catania 1-2, Cagliari-Chievo 0-1, Livorno-Fiorentina 0-1, Sassuolo-Genoa 4-2 (giocata a Reggio Emilia), Sampdoria-Napoli 2-5, Torino-Parma 1-1; ore 17.45: Roma-Juventus 0-1.
La classifica:
Juventus 99; Roma 85; Napoli 75; Fiorentina 64; Inter 60; Torino 56; Parma 55; Milan e Verona 54; Lazio 53; Atalanta 50; Sampdoria 44; Udinese 43; Genoa 41; Cagliari 39; Sassuolo 34; Chievo 33; Bologna e Catania 29; Livorno 25.
Juventus matematicamente Campione d’Italia. Bologna, Catania e Livorno matematicamente retrocesse in Serie B.
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IL COMMENTO. Come era avvenuto l’anno scorso, la Samp ha staccato completamente la spina a salvezza acquisita e nel finale di stagione ha praticamente smesso di giocare. Ma almeno all’ultima partita casalinga, qualcosa in più si poteva dare. E invece il Napoli di Rafa Benitez sale a Genova a fare una felice scampagnata, anche perché non trova nessuno capace di opporsi ai suoi giocatori. I partenopei confezionano cinque gol, con cinque firme diverse: Zapata, Insigne, Callejon, Hamsik e addirittura autorete di Mustafi. Il tedesco, che è stato convocato nella lista da 30 giocatori per il Mondiale, non ha certo aumentato le chance, già scarse, di finire nella lista finale dei 23 uomini che partiranno per il Brasile. Peccato, perché probabilmente sarebbe stato l’unico blucerchiato ai Mondiali. La bocciatura è comunque per tutta la squadra. Fermi tutti in occasione del gol di Zapata per lo 0-1, gravi errori di Fiorillo sul gol da fuori di Insigne e soprattutto sulla punizione di Callejon, Gastaldello bruciato da Zapata in occasione del quarto gol, segnato da Hamsik (che ovviamente non segnava da una vita…), e gol autoconfezionato in occasione dell’1-5. Il tutto nella domenica in cui si sarebbe dovuto omaggiare Boskov, visto che eravamo alla prima a Marassi dopo la scomparsa del nostro ex allenatore, e che negli spalti, una delle poche note liete di giornata, c’erano la signora Jelena e la figlia Aleksandra. Insomma, un Napoli in passerella (Benitez cambia pure il portiere a gara in corso) umilia una Sampdoria davvero troppo molle, che ha avuto i due gol tra rari guizzi di giornata. Molto bello quello di Eder, con una conclusione di potenza da fuori area. Primo gol nel massimo campionato per Wszolek, servito giusto per abbassare il passivo. Peccato per questo finale di stagione che sta portando risultati molto pesanti. Alla fine, quella di Mihajlovic non è stata una gestione così diversa da quella di Delio Rossi: anche il romagnolo l’anno scorso diede una botta di entusiasmo iniziale, per poi calare alla distanza. Ma alla società va bene così e si è già capito che anche l’anno prossimo l’obiettivo non sarà diverso dalla salvezza. Ed è il motivo per cui, l’ambizioso Mihajlovic, che vorrebbe una rosa più competitiva, potrebbe salutare la compagnia, dopo la trasferta di Udine di sabato prossimo.
Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, la Gradinata Sud ricorda Boskov; tre immagini della signora Jelena, moglie di Boskov e ospitata a Marassi (nella prima si vede anche la figlia Aleksandra); uno striscione per Ciro, il tifoso napoletano in gravi condizioni dopo gli scontri nella finale di Coppa Italia; un curioso fuoriprogramma prima del match: una sostenitrice doriana entra in campo in costume e poi viene portata via da uno steward (in realtà pare che lo spogliarello rientrasse nel lancio della campagna abbonamenti per l’anno prossimo); il colpo di testa di Fernandez: Fiorillo salverà con l’aiuto della traversa, ma in tap-in arriverà la rete di Zapata; l’autogol di Mustafi: il difensore tedesco non festeggia nel migliore dei modi la chiamata tra i 30 convocati di Löw; un contrasto tra Soriano e Inler.
http://www.pianetasamp.blogspot.comCiao Giovannila situazione Mihajlovic è di difficile comprensione anche qui a Genova, posso dirti per certo che lui e il suo staff rimarrebbero molto ma molto volentieri, ma è chiaro che la società dovrà compiere un piccolo sforzo…Il mister non chiede la luna, accetterebbe anche la cessione di 1-2 pezzi pregiati ( la partenza di Mustafi pare sia da mettere in conto…) ma a patto che vengano almeno rimpiazzati con elementi di pari valore…spero che il Presidente capisca che perdere Mihajlovic sarebbe un duro colpo per la tifoseria che almeno grazie al tecnico serbo si era ricompattata e aveva trovato un pò di entusiasmo…ciao!