Serie A 2013-14, 11ª giornata / SAMPDORIA-SASSUOLO 3-4

 
Genova (stadio Luigi Ferraris), 3 novembre 2013
SAMPDORIA-SASSUOLO 3-4
19′ st Pozzi; 3′ st D. Berardi, 6′ st rig. D. Berardi, 18′ st Floro Flores, 20′ st Eder, 35′ st De Silvestri, 44′ st rig. D. Berardi.

SAMPDORIA (3-4-1-2): Da Costa; Mustafi, Gastaldello, Costa; De Silvestri, Obiang, Gentsoglou, Gavazzi (33′ st Wszolek); Krsticic (20′ st Soriano); Eder, Pozzi (29′ st Petagna). In panchina: Fiorillo, Renan, Rodriguez, G. Berardi, Palombo, Regini, Bjarnason, Eramo, Fornasier. Allenatore: Rossi. 
SASSUOLO (3-4-3): Pegolo; Gazzola (41′ st Farias), Antei, Acerbi, Bianco; Marrone, Magnanelli, Longhi; Masucci (19′ st Missiroli), Floro Flores (28′ st Alexe), D. Berardi. In panchina: Pomini, Rosati, Pucino, Laribi, Marzorati, Kurtic, Rossini, Chibsah, Ziegler. Allenatore: Di Francesco.
ARBITRO: Tagliavento di Terni.
NOTE: espulso al 5′ st Costa per doppia ammonizione; ammoniti Gastaldello, Costa, Berardi e Antei; recupero: 1′ pt, 5′ st.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Sassuolo in maglia a strisce neroverdi, pantaloncini neri e calzettoni neri.
I risultati:
sabato 2 novembre, ore 18: Parma-Juventus 0-1; ore 20.45: Milan-Fiorentina 0-2, Napoli-Catania 2-1; domenica 3 novembre, ore 12.30: Livorno-Atalanta 1-0; ore 15: Lazio-Genoa 0-2, Sampdoria-Sassuolo 3-4, Udinese-Inter 0-3, Verona-Cagliari 2-1; ore 20.45: Torino-Roma 1-1; lunedì 4 novembre, ore 20.45: Bologna-Chievo 0-0.
La classifica:
Roma 31; Napoli e Juventus 28; Inter e Verona 22; Fiorentina 21; Lazio 15; Genoa 14; Atalanta e Udinese 13; Parma, Milan, Torino e Livorno 12; Cagliari e Bologna 10; Sassuolo e Sampdoria 9; Catania 6; Chievo 5.
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IL COMMENTO. Il Sassuolo passa a Marassi, ottiene la sua prima storica vittoria in trasferta in Serie A e apre la crisi della Sampdoria, raggiunta in classifica proprio dai neroverdi. Partita pirotecnica che offre sette reti più frutto degli errori delle due difese che della produttività dei due attacchi. Una partita che ricorda quella casalinga col Cesena che costò la panchina a Di Carlo, l’anno della retrocessione: un inizio di ripresa da brivido e una reazione tardiva quanto vana una volta che la gara si era messa male.
Apre la gara la Samp, che sblocca il risultato con Pozzi: punizione di Krsticic, torre di Costa e palla che arriva al centravanti blucerchiato (schierato per i guai fisici in extremis di Gabbiadini), che trafigge Pegolo. Il Sassuolo cerca una reazione e Gastaldello salva sulla riga di porta una conclusione di Gazzola. Il primo tempo finisce con la Samp avanti, ma già dopo sei minuti della ripresa la situazione è clamorosamente capovolta: Berardi prima approfitta di un “buco” di Costa, che manca il pallone in area, e libera il tiro dell’1-1, poi si procura un rigore per un fallo ancora di Costa, che guadagna la via degli spogliatoi e lascia la Samp in dieci. Dal dischetto, la punta emiliana, classe 1994, non sbaglia. Samp sotto, e in bambola: l’ex avvelenato Floro Flores porta a tre le marcature neroverdi, grazie all’ennesimo sonnellino della difesa. Solo ora, sotto di due gol e di un uomo, il Doria si accorge che il secondo tempo è cominciato. Eder accorcia le distanze segnando sotto la Sud, De Silvestri pesca il 3-3, colpendo in tap-in un suo tiro che aveva battuto sulla traversa. La sfida sembra essere girata e la Samp, nonostante i pasticci continui di Obiang (un pallone dietro l’altro regalato agli avversari), Gastaldello e Mustafi (distratti e spesso puntati in velocità), nasconde bene l’infeririorità numerica. Wszolek e Petagna, subentrati a Gavazzi e Pozzi, cercando di dare consistenza all’attacco, ma ecco che nel finale, arriva la più amara delle beffe: Farias, in campo da due minuti, prende palla sulla sinistra ed entra in area, scavalca Mustafi, guadagna il fondo e subisce un tackle scomposto di De Silvestri nell’area piccola. Tagliavento accorda un altro rigore al Sassuolo, che Berardi trasforma, portando a tre reti il suo bottino. È il 3-4 finale, e anziché sfiorare il 4-4, si rischia anche di incassare il quinto gol. Finisce dunque con la vittoria dell’undici del nervosissimo Di Francesco, colto anche da un lieve malora a fine partita. Per il Doria, è la seconda sconfitta consecutiva contro una neopromossa e col trittico Fiorentina (dove mancheranno per squalifica Costa e Gastaldello)-Lazio-Inter alle porte, la classifica si fa molto preoccupante; anche la conferma di Delio Rossi non è più così sicura: il tecnico romagnolo ha ottenuto sedici punti nelle ultime ventidue partite. Obiettivamente, un disastro: il problema è che – conoscendo la dirigenza – in caso di esonero, arriverebbe al suo posto, un tecnico di basso profilo. Tempi duri. 

Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, la protesta della Sud per il daspo inflitto ai 93 tifosi sampdoriani; l’ingresso delle squadre coi tifosi sullo sfondo ancora in protesta (con dei cartelli con la scritta “93”); un colpo di testa di Pozzi; il 3-3 in mischia di De Silvestri; il rigore del 3-4 segnato da Berardi; la festa dei tifosi del Sassuolo: per gli emiliani è la prima vittoria esterna in Serie A.