Cagliari (stadio Sant’Elia), 19 ottobre 2014
CAGLIARI-SAMPDORIA 2-2
28′ pt Gabbiadini, 39′ pt Obiang; 14′ st rig. Avelar, 32′ st Sau.
Al Sant’Elia, si vede una gara dai due volti: prima i gol di Gabbiadini, sempre più concreto sotto porta, e Obiang; poi, dopo un palo colpito ancora da Gabbiadini (con occasione per Obiang anche sulla ribattuta) nelle prime battute della ripresa, il patatrac attorno all’ora di gioco: Cacciatore, già ammonito, colpisce Ibarbo in area, causando un rigore e lasciando la Samp in dieci uomini. Dal dischetto, Avelar accorcia le distanze: la gara cambia repentinamente, e il 2-2, ormai nell’aria, matura quando Sau trafigge Romero, al debutto stagionale dopo l’infortunio di Viviano nel primo tempo (dovrà essere operato al menisco e rischia di stare fuori due-tre mesi; prima della partita invece problemi gastrointestinali avevano bloccato Soriano, dando il via libera nell’undici titolare a Duncan). La Samp avrebbe la palla del 3-2 con Mesbah, che manca lo specchio da pochi passi, ma in extremis anche il Cagliari sfiora il 3-2: il gol di Longo viene annullato per una spinta di Benedetti su De Silvestri. Alla fine del match, dopo 90’ di battaglia (un cartellino rosso e nove gialli estratti), si tira quasi un sospiro di sollievo per non aver subito la rimonta intera, ma è chiaro che il punto vada meglio ai sardi. Dopo il 2-2 dello scorso anno (sul neutro di Trieste), Cagliari-Sampdoria finisce di nuovo 2-2. Una curiosità: la Samp non ha calciato nemmeno un calcio d’angolo in tutta la partita; sicuramente non un dato molto frequente.
A fine partita Mihajlovic si dice deluso: «Ed essere delusi è peggio che essere arrabbiati. Abbiamo sbagliato troppe palle-gol buttando via una partita già vinta. Avevo sfidato Zeman alla vigilia della gara: chi perde paga la cena all’altro. La pagherò io, perché per me questo pari è come una sconfitta». Più chiaro di così…
Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, i tifosi doriani al Sant’Elia; l’ingresso dei giocatori blucerchiati (si può leggere la maglia dedicata a Genova, colpita dall’alluvione: “Noi per Genova: e tu?”); Duncan prova a fermare Ibarbo; l’espulsione di Cacciatore; il gol del 2-2 firmato da Sau.