Serie A 2014-15, 7ª giornata / CAGLIARI-SAMPDORIA 2-2

 
 
 
 


Cagliari (stadio Sant’Elia)
, 19 ottobre 2014 
CAGLIARI-SAMPDORIA 2-2
28′ pt Gabbiadini, 39′ pt Obiang; 14′ st rig. Avelar, 32′ st Sau.

CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Pisano, Benedetti, Capuano, Avelar; Dessena (10′ st Donsah), Crisetig, Ekdal (22′ st Caio Rangel); Ibarbo, Sau (42′ st Longo), Cossu. In panchina: Colombi, Murru, Conti, João Pedro, Capello, Farias, Balzano. Allenatore: Zeman. 
SAMPDORIA (4-3-3): Viviano (21′ pt Romero); De Silvestri, Silvestre, Gastaldello, Cacciatore; Obiang, Palombo, Duncan (31′ st Romagnoli); Gabbiadini, Okaka, Eder (16′ st Mesbah). In panchina: Da Costa, Fedato, Sansone, Bergessio, Soriano, Marchionni, Wszolek. Allenatore: Mihajlovic. 
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
NOTE: espulso al 13′ st Cacciatore per gioco scorretto; ammoniti Duncan, Cacciatore, Avelar, Palombo, Silvestre, Benedetti, Romagnoli, Cossu e Gabbiadini; recupero: 2′ pt, 4′ st; prima della partita è stato osservato un minuto di silenzio per l’alluvione di Genova.
DIVISE: Cagliari in maglia rossoblu, pantaloncini blu, calzettoni blu; Sampdoria in maglia bianca, pantaloncini bianchi, calzettoni bianchi.
I risultati:
sabato 18 ottobre, ore 18: Roma-Chievo 3-0; ore 20.45: Sassuolo-Juventus 1-1; domenica 19 ottobre, ore 12.30: Fiorentina-Lazio 0-2; ore 15: Atalanta-Parma 1-0, Cagliari-Sampdoria 2-2, Palermo-Cesena 2-1, Torino-Udinese 1-0, Verona-Milan 1-3; ore 20.45: Inter-Napoli 2-2; lunedì 21 ottobre, ore 20.45: Genoa-Empoli 1-1.
La classifica:
Juventus 19; Roma 18; Sampdoria 15; Milan 14; Udinese 13; Lazio 12; Napoli e Verona 11; Inter, Genoa e Fiorentina 9; Torino 8; Empoli e Atalanta 7; Cesena e Palermo 6; Cagliari 5; Chievo e Sassuolo 4; Parma 3.
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IL COMMENTO. Un punto in trasferta e imbattibilità mantenuta? Prima della partita sicuramente un segno x non sarebbe stato accolto male, ma il 2-2 maturato a Cagliari lascia l’amaro in bocca alla Sampdoria, che non riesce a concretizzare un vantaggio di due reti e si fa recuperare quando la gara sembrava ormai in porto. Con una vittoria la Samp sarebbe andata a due punti dalla vetta (con la possibilità di scavalcare la Roma nello scontro al vertice di sabato prossimo), ma il rocambolesco pari ottenuto in Sardegna le permette di rimanere al terzo posto.

Al Sant’Elia, si vede una gara dai due volti: prima i gol di Gabbiadini, sempre più concreto sotto porta, e Obiang; poi, dopo un palo colpito ancora da Gabbiadini (con occasione per Obiang anche sulla ribattuta) nelle prime battute della ripresa, il patatrac attorno all’ora di gioco: Cacciatore, già ammonito, colpisce Ibarbo in area, causando un rigore e lasciando la Samp in dieci uomini. Dal dischetto, Avelar accorcia le distanze: la gara cambia repentinamente, e il 2-2, ormai nell’aria, matura quando Sau trafigge Romero, al debutto stagionale dopo l’infortunio di Viviano nel primo tempo (dovrà essere operato al menisco e rischia di stare fuori due-tre mesi; prima della partita invece problemi gastrointestinali avevano bloccato Soriano, dando il via libera nell’undici titolare a Duncan). La Samp avrebbe la palla del 3-2 con Mesbah, che manca lo specchio da pochi passi, ma in extremis anche il Cagliari sfiora il 3-2: il gol di Longo viene annullato per una spinta di Benedetti su De Silvestri. Alla fine del match, dopo 90’ di battaglia (un cartellino rosso e nove gialli estratti), si tira quasi un sospiro di sollievo per non aver subito la rimonta intera, ma è chiaro che il punto vada meglio ai sardi. Dopo il 2-2 dello scorso anno (sul neutro di Trieste), Cagliari-Sampdoria finisce di nuovo 2-2. Una curiosità: la Samp non ha calciato nemmeno un calcio d’angolo in tutta la partita; sicuramente non un dato molto frequente.

A fine partita Mihajlovic si dice deluso: «Ed essere delusi è peggio che essere arrabbiati. Abbiamo sbagliato troppe palle-gol buttando via una partita già vinta. Avevo sfidato Zeman alla vigilia della gara: chi perde paga la cena all’altro. La pagherò io, perché per me questo pari è come una sconfitta». Più chiaro di così…

Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, i tifosi doriani al Sant’Elia; l’ingresso dei giocatori blucerchiati (si può leggere la maglia dedicata a Genova, colpita dall’alluvione: “Noi per Genova: e tu?”); Duncan prova a fermare Ibarbo; l’espulsione di Cacciatore; il gol del 2-2 firmato da Sau.