Roma (stadio Olimpico), 16 marzo 2015
ROMA-SAMPDORIA 0-2
15′ st De Silvestri, 33′ st Muriel.
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis (27′ st Ljajic), Yanga-Mbiwa, Astori, Holebas; Florenzi, Keita, Pjanic; Iturbe (23′ st Doumbia), Totti (18′ st Verde), Gervinho. In panchina: Lobont, Skorupski, Cole, Paredes, Spolli, Uçan, Pellegrini, Calabresi, Sanabria. Allenatore: Garcia.
SAMPDORIA (4-3-3): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Soriano, Palombo, Obiang (18′ st Duncan); Eder (47′ st Wszolek), Okaka (28′ st Muriel), Eto’o. In panchina: Romero, Frison, Correa, Bergessio, Coda, Djordjevic, Marchionni. Allenatore: Mihajlovic.
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
NOTE: espulso al 36′ st Keita per doppia ammonizione; ammoniti Obiang, Silvestre, Palombo, Astori, Keita e Pjanic; recupero: 2′ pt, 4′ st.
DIVISE: Roma in maglia rossa, pantaloncini bianchi, calzettoni rossi; Sampdoria in maglia blu, pantaloncini blu, calzettoni blu.
I risultati:
sabato 14 marzo, ore 18: Palermo-Juventus 0-1; ore 20.45: Cagliari-Empoli 1-1; domenica 15 marzo, ore 15: Atalanta-Udinese 0-0, Genoa-Chievo 0-2, Sassuolo-Parma 4-1; ore 18: Verona-Napoli 2-0; ore 20.45: Inter-Cesena 1-1; lunedì 16 marzo, ore 19: Fiorentina-Milan 2-1, Torino-Lazio 0-2; ore 21: Roma-Sampdoria 0-2.
La classifica:
Juventus 64; Roma 50; Lazio 49; Napoli 46; Fiorentina e Sampdoria 45; Inter e Genoa 37; Torino 36; Milan e Palermo 35; Udinese, Sassuolo e Verona 32; Empoli 30; Chievo 29; Atalanta 25; Cagliari e Cesena 21; Parma* 9.
* tre punti di penalizzazione. Il Parma ha due partite in meno; Genoa e Udinese hanno una partita in meno.
_________________________________
IL COMMENTO. Grande impresa della Sampdoria, che va vincere in casa di una Roma seconda in classifica, ma fischiata dal proprio pubblico per il suo periodo no (non vince in casa da quattro mesi). I gol nella ripresa di De Silvestri, al secondo centro consecutivo, e di Muriel, stendono la formazione di Rudi Garcia e rilanciano i blucerchiati, ad appena cinque punti dal secondo posto e a quattro dalla zona Champions. Un successo, quello della squadra di Mihajlovic, che consolida la zona Europa League: adesso sono otto i punti sulle inseguitrici (e domenica prossima c’è la sfida con l’Inter, appena dietro). La vittoria dell’Olimpico ricorda quella ottenuta dalla Samp di Del Neri nel 2010, la famosa gara che strappò lo scudetto ai capitolini e lanciò le ambizioni europee dei doriani. Ma se quella volta venne stoppata una Roma lanciata, questa volta è una squadra spenta e sfiduciata a dare il via libera ai tre punti della Sampdoria. Il successo romano è maturato grazie a una squadra che ha funzionato in tutti i suoi interpreti, da Emiliano Viviano, decisivo più volte nel primo tempo, quando la Roma aveva bussato più volte alla sua porta (decisivo su Totti, su Gervinho e sul compagno Regini, a rischio autorete), al laziale De Silvestri («È il gol più importante della mia carriera»); dal colombiano Muriel (al terzo gol con la Samp: in contropiede, ha colpito il palo, ma sugli sviluppi della stessa azione, Eder è riuscito ad offrirgli la seconda chance per battere De Sanctis, e l’attaccante non l’ha fallita) al camerunese Eto’o, visto a dare una mano in difesa e a dettare i tempi a centrocampo. Una prestazione incredibile di quest’ultimo, al pieno servizio della squadra. Nella ripresa alla Samp è girato tutto bene (Palombo ha salvato un gol sulla riga), alla Roma tutto storto, ma questo è colpa anche dei nervi tesi dei giocatori, vedi Keita, espulso al 35′ della ripresa per due gialli assurdi (il primo per proteste, il secondo per un applauso ironico all’arbitro quando gli ha sventolato il primo cartellino). Una volta avanti, la Samp ha retto bene il campo e non ha più sofferto troppo, realizzando il raddoppio e mancando persino il tris con Regini a tempo scaduto. Una serata magica per Mihajlovic, contro un pubblico che lo ha beccato, non perdonandogli la sua preferenza laziale (è un ex di entrambe le romane): la terza vittoria consecutiva della Samp è frutto del suo lavoro.
Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, un duello tra Iturbe e Soriano; la gioia di Eto’o e De Silvestri dopo lo 0-1; ancora il terzino, che libera la gioia per il secondo gol consecutivo; le indicazioni di Mihajlovic (fischiato dal pubblico di casa) sotto la pioggia; l’eleganza di Eto’o, uno dei migliori; la festa dopo lo 0-2 di Muriel; gli abbracci a fine partita; il rientro all’aeroporto di Genova, con il pubblico doriano che ringrazia la squadra.