Serie A 2015-16, 37ª giornata / SAMPDORIA-GENOA 0-3

Suso mattatore, derby amarissimo

Una stagione scellerata come questa non poteva farsi mancare una bella umiliazione nel derby. Il Genoa passeggia su una Sampdoria mai scesa in campo e aritmeticamente salva solo per i risultati maturati sugli altri campi (e questo è un bene: con la squadra così scarica e assente, sarebbe stato folle pensare di andare a prendersi i punti necessari alla permanenza in A in casa della Juventus).

Il match dei blucerchiati dura un paio di minuti. Poi, Pavoletti – tre gol in due derby – sblocca il risultato sfruttando un cross di Ansaldi e anticipando Viviano. Di fatto, l’incontro termina qui. Incredibile, ma vero: non una reazione, non uno scatto d’orgoglio. Niente di niente. Si registrerà solo una traversa colpita da Fernando, ormai sullo 0-3. La Samp va in black-out e anzi, incassa il raddoppio al 26′ con un bel tiro angolato di Suso, confermandosi la compagine con più gol subiti nei primi tempi dell’intero campionato. Il Genoa domina su tutti i fronti: Suso finalizza, Rincon è onnipresente in mezzo al campo, la difesa è attenta e aiutata dalla scarsa vena dei blucerchiati.

A inizio ripresa, ecco il tris: Laxalt confeziona il contropiede, Viviano salva tutto con un prodigio (un plauso al portiere, l’unico a non arrendersi. Prende anche le difese della Gradinata Sud quando Suso va ad esultare sotto il settore doriano, dopo aver siglato lo 0-2), ma negli sviluppi della stessa azione la palla arriva allo spagnolo di proprietà del Milan che deposita in rete, questa volta sotto la Nord. Tramortita e umiliata, la Sampdoria termina con la contestazione del proprio pubblico e con la lite a distanza tra il ds Osti e Montella. «Prestazione indegna», tuona il primo. «Indegna è una brutta parola», replica Montella: «Io e il mio staff lavoriamo diciotto ore al giorno, poi se gli altri sono più bravi bisogna fargli i complimenti. Io non mi vergogno. A me piacerebbe avere una strategia comunicativa comune dopo le sconfitte pesanti e dopo momenti difficili come questo».

Un botta e risposta che farà discutere, e chissà, potrebbe far pensare a un addio dell’Aeroplanino, che francamente fino a questo momento ci ha capito ben poco. Se la Samp può festeggiare la salvezza, alla fine, lo deve ai punti raccolti da Zenga, perché i numeri di Montella sono da B sparata. Intanto la Genova rossoblù torna a sorridere per un derby dopo due anni e mezzo e per il secondo anno consecutivo finisce davanti alla squadra di Ferrero. A proposito, il presidente, anche lui contestato, è uscito con la scorta prima del triplice fischio. Un pomeriggio da dimenticare anche per lui, che per la prima volta da quando è in sella alla Samp, sa di non godere più dell’appoggio del pubblico.

IL TABELLINO

Genova (stadio Luigi Ferraris), 8 maggio 2016
SAMPDORIA-GENOA 0-3

3′ pt Pavoletti, 26′ pt Suso; 29′ st Suso.
SAMPDORIA (3-5-2): Viviano; Diakité, Silvestre, Cassani; De Silvestri (13′ st Correa), Soriano, Palombo (28′ st Sala), Fernando, Dodô; Cassano, Quagliarella (40′ st Muriel). In panchina: Puggioni, Brignoli, Barreto, Pereira, Ranocchia, Christodoulopoulos, Alvarez, Skriniar, Ivan. Allenatore: Montella.
GENOA (3-4-2-1): Lamanna; Izzo, Burdisso, De Maio; Ansaldi, Rincon, Dzemaili (21′ st G. Silva), Laxalt; Suso (42′ st Muñoz), Rigoni (9′ st Tachtsidis); Pavoletti. In panchina: A. Donnarumma, Sommariva, Marchese, Capel, Ntcham, Pandev, Lazovic, Fiammozzi, Matavz. Allenatore: Gasperini.
ARBITRO: Banti di Livorno.
NOTE: ammoniti Viviano, Izzo, De Silvestri, Diakité, Soriano, Rincon e Sala; recupero: 0′ pt, 3′ st; prima della partita è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Giancarlo Salvi, ex giocatore della Sampdoria, scomparso lunedì.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi, calzettoni bianchi; Genoa in maglia rossoblù, pantaloncini blu, calzettoni blu.

LA GIORNATA
I risultati:
sabato 7 maggio, ore 18: Inter-Empoli 2-1; ore 20.45: Bologna-Milan 0-1; domenica 8 maggio, ore 12.30: Roma-Chievo 3-0; ore 15: Atalanta-Udinese 1-1, Carpi-Lazio 1-3, Fiorentina-Palermo 0-0, Frosinone-Sassuolo 0-1, Sampdoria-Genoa 0-3; ore 20.45: Torino-Napoli 1-2, Verona-Juventus 2-1.
La classifica:
Juventus 88; Napoli 79; Roma 77; Inter 67; Fiorentina 61; Sassuolo 58; Milan 57; Lazio 54; Chievo 49; Genoa 46; Torino 45; Empoli 43; Atalanta 42; Bologna 41; Sampdoria 40; Udinese 39; Palermo 36; Carpi 35; Frosinone 31; Verona 28.
Juventus matematicamente Campione d’Italia; Frosinone e Verona matematicamente retrocesse in Serie B.
LE FOTO
 
Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, la coreografia della Sud; il saluto a Salvi in uno striscione; Pavoletti anticipa Viviano: 0-1; Suso festeggia il gol dello 0-2; il dottor Solimei soccorre un fotografo ferito al volto: dopo il gol di Suso, qualcuno dalla Sud ha ben pensato di lanciare oggetti in campo; un contrasto tra Soriano e Rigoni; una presa alta di Lamanna; il gol del definitivo 0-3; l’esultanza dei genoani sotto il loro settore; i giocatori del Doria vanno mestamente sotto la Gradinata Sud.