Serie A 2016-17, 30ª giornata / INTER-SAMPDORIA 1-2

Quagliarella sigla il rigore della vittoria

Super rimonta a San Siro

La Samp si conferma squadra da rimonta e da secondi tempi e a San Siro offre il meglio del suo repertorio, ribaltando nella ripresa lo svantaggio maturato nel primo tempo con il gol di D’Ambrosio. Non è un caso che nessuno abbia fatto meglio dei blucerchiati in questa stagione, nei secondi 45’.

Dopo aver espugnato il Meazza rossonero, Giampaolo concede il bis a danno dell’Inter, già battuta nella gara d’andata, quando ancora nella panchina nerazzurra sedeva De Boer. Era dal 4-3 della stagione 1996-97, che la Sampdoria non superava l’Inter a domicilio (e curiosamente anche all’epoca i genovesi ottennero sei punti su sei nelle trasferte milanesi).

Il primo tempo di questo posticipo del lunedì, vede l’Inter tenere meglio il campo e, nonostante le occasioni arrivino da entrambe le parti, non è certo uno scandalo il vantaggio dei ragazzi di Pioli, ottenuto con un gol del difensore D’Ambrosio, bravo a farsi trovare pronto a centro area sul cross di Banega e a trafiggere Viviano, con decisiva deviazione del polacco Bereszynski (entrato poco prima al posto dell’infortunato Sala).

La Samp, dal canto suo, non è stata a guardare e nelle sue sortite offensive ha messo i brividi ad Handanovic, con due legni colpiti: il primo da Quagliarella, al 25’, su tiro da fuori area (sarebbe stato un classico gol “alla Quagliarella”: un tiro improvviso da lontano dopo essersi girato rapidamente), il secondo con Fernandes all’ultimo minuto del primo tempo (e nella ribattuta, Schick avrebbe potuto e dovuto fare meglio: il suo colpo al volo, da buona posizione, è terminato in curva). Ma in generale, la squadra di Pioli, si era fatta preferire, e la Samp ha dovuto ringraziare la scarsa mira di Candreva e Brozovic.

Nella ripresa, l’Inter, con un Gagliardini in meno (problema alla caviglia, dentro Kondogbia), si scioglie e la Samp si esalta. In apertura gli ospiti trovano il pari: Fernandes dribbla Brozovic e mette un pallone in area, sul quale la testa di Silvestre arriva prima di tutti. Schick, schierato titolare al posto dell’infortunato Muriel (finito ko con la nazionale colombiana, ne avrà per qualche settimana) è tenuto in gioco dallo stesso Brozovic e sulla riga di porta corregge in rete. Uno a uno, e gol numero 8 per l’attaccante ceco, ancora una volta tra i migliori in campo.

Giampaolo punta la carta degli ex e a Dodô, schierato a sorpresa titolare, aggiunge anche Alvarez, mandandolo in campo al posto di Fernandes. Pioli risponde con un altro ex, Eder, per Banega.

Il ritmo è elevato e la partita è piacevole. L’Inter, ancora in corsa per un posto in Europa, sente la tensione, al cospetto di una Sampdoria libera da qualunque pensiero di classifica. A metà ripresa, la formazione ligure tesse una trama da grande calcio, con un’azione tutta di prima e di tocchetti più da calcio spagnolo che non da Serie A italiana. Sono applausi per la Samp, che sente di poter cogliere i tre punti, anche leggendo i segnali che le arrivano. Al 27’, ad esempio, Icardi si divora un gol già fatto su cross di Candreva, non trovando la porta da due passi.

A cinque minuti dalla fine, ecco la svolta dell’incontro. Medel commette fallo su Torreira, causando un calcio di punizione da buona posizione. Il piazzato lo calcia Alvarez e sulla traiettoria del suo tiro, ecco il momento di follia di Brozovic, che salta a braccio largo e tocca di mano in area. Celi non ha dubbi e concede il rigore al Doria. Dal dischetto si presenta Quagliarella: il numero 27 sceglie la botta centrale sotto la traversa, spiazzando così Handanovic, del quale era stato compagno di club all’Udinese. Per il numero 27, è il quarto gol nelle ultime cinque partite giocate.

Nel finale, uno strepitoso Schick vince un duello con Medel e serve un bel pallone a Regini, che ha la chance di festeggiare con un gol il centesimo gettone in A, ma l’1-3 sfuma. Non sfuma invece la vittoria, che permette a Giampaolo («Il mister è il nostro top player» dichiarerà Quagliarella ai microfoni a fine gara) di salire a quota 44 punti, a +3 sul Torino e -7 dalla Fiorentina, prossima avversaria a Marassi.

La Samp capitalizza ancora una volta i suoi miglioramenti e riprende dunque a correre, dopo lo stop con la Juventus. Contro i milanesi, si è vista una solida organizzazione difensiva e i sistematici movimenti della linea hanno mandato in tilt l’attacco avversario (l’Inter è finita otto volte in fuorigioco e anche lo 0-1 nasce da una posizione di off-side di Candreva non rilevata dal guardalinee). Skriniar e Silvestre hanno fatto la voce grossa dietro, a centrocampo si sono visti tocchi d’alta scuola e in avanti Schick ha offerto altri spunti della sua classe. E poi c’è il rigenerato Quagliarella, che con la testa libera dopo l’arresto del suo stalker, ha ritrovato costanza sotto porta.

I blucerchiati continuano a togliersi soddisfazioni, nonostante un campionato che ha ormai poco da dire (l’Europa è troppo lontana per poterci fare un pensierino). Se il mercato estivo non  vedrà la solita partenza dei pezzi pregiati, si può pensare per l’anno prossimo a una squadra da piazzamenti per le coppe (mercoledì dovrebbe arrivare anche il rinnovo di Giampaolo).

Quanto all’Inter, la sconfitta sancisce la fine dei sogni di Champions, già flebili prima del fischio d’inizio: rimane l’obiettivo Europa League e per centrarlo dovrà vedersela con i rivali del Milan.

IL TABELLINO

Milano (stadio Giuseppe Meazza), 3 aprile 2017, ore 20.45
INTER-SAMPDORIA 1-2
35′ pt D’Ambrosio; 5′ st Schick, 40′ st rig. Quagliarella.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Ansaldi; Gagliardini (1′ st Kondogbia), Brozovic; Candreva, Banega (21′ st Eder), Perisic (33′ st João Mario); Icardi. In panchina: Carrizo, Andreolli, Palacio, Biabiany, Sainsbury, Santon, Murillo, Nagatomo, Gabriel Barbosa. Allenatore: Pioli.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Sala (16′ pt Bereszynski), Silvestre, Skriniar, Dodô (25′ st Regini); Barreto, Torreira, Linetty; Fernandes (16′ st Alvarez); Quagliarella, Schick. In panchina: Puggioni, Falcone, Simic, Palombo, Praet, Pavlovic, Cigarini, Djuricic, Budimir. Allenatore: Giampaolo.
ARBITRO: Celi di Bari.
NOTE: ammoniti Brozovic e Miranda; recupero: 2’ pt, 3’ st.
DIVISE: Inter in maglia a strisce nerazzurre, pantaloncini neri e calzettoni gialli; Sampdoria in maglia bianca, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi.

LA GIORNATA

I risultati:
sabato 1 aprile, ore 18: Sassuolo-Lazio 1-2; ore 20.45: Roma-Empoli 2-0; domenica 2 aprile, ore 12.30: Torino-Udinese 2-2; ore 15: Chievo-Crotone 1-2, Fiorentina-Bologna 1-0, Genoa-Atalanta 0-5, Palermo-Cagliari 1-3, Pescara-Milan 1-1; ore 20.45: Napoli-Juventus 1-1; lunedì 3 aprile, ore 20.45: Inter-Sampdoria 1-2.

La classifica:
Juventus 74; Roma 68; Napoli 64; Lazio 60; Atalanta 58; Inter 55; Milan 54; Fiorentina 51; Sampdoria 44; Torino 41; Chievo 38; Udinese 37; Cagliari 35; Bologna 34; Sassuolo 31; Genoa 29; Empoli 22; Crotone 17; Palermo 15; Pescara 13.

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