Serie A 2016-17, 29ª giornata / SAMPDORIA-JUVENTUS 0-1

Ancora il gol del colombiano, visto da altra angolazione

Applausi lo stesso

Dopo sette partite senza sconfitte, subisce uno stop la striscia blucerchiata, al cospetto di una Juventus felicemente avviata verso la conquista del suo sesto scudetto consecutivo. Il coro “Vi vogliamo così” cantato dopo il fischio finale dalla tifoseria doriana ai propri beniamini è una delle più belle immagini di questa domenica di calcio. Il Doria infatti ha lottato e non ha sfigurato contro una squadra ovviamente di un’altra dimensione, e per poco non ha colto il pari con un’occasione sciupata da Regini in pieno recupero. Insomma, nonostante la sconfitta, i genovesi escono a testa altissima.

Il primo tempo è di marca juventina: la squadra di Allegri attacca subito, e dopo un mezzo brivido provato con Quagliarella in avvio (diagonale troppo angolato), sblocca la gara al 7′: assist di Asamoah e colpo di testa vincente di Cuadrado, che trafigge Puggioni, schierato tra i pali al posto dello squalificato Viviano (unico cambio rispetto al derby). Incassato il gol, la Samp va in tilt per un po’: Torreira rischia l’autorete, Linetty serve un involontario assist a Higuain. Ma la formazione di Giampaolo è brava a rimanere in piedi, anche grazie alla poca concretezza bianconera (al 16′, è stato Higuain a murare un colpo ravvicinato di Mandzukic da posizione superfavorevole).

Attorno alla mezzora, Madama è costretta a togliere Dybala per un guaio muscolare. Il sostituto Pjaca, incessantemente bacchettato da Allegri, non si rivela un grosso spauracchio, sprecando parecchio. La Samp prende coraggio e prova a giocarsi le sue carte, nonostante un’orribile giornata di Muriel, perenemmente fuori dal gioco. Più attivo il suo partner Quagliarella, uno dei migliori: il numero 27 cerca lo sgarbo alla vecchia squadra con una rovesciata bella nella preparazione, ma la cui conclusione finisce poi lontana dallo specchio della porta (e un’altra la proverà senza fortuna nella ripresa).

Nel secondo tempo, è Giampaolo a maledire la sorte per gli infortuni: prima perde l’uruguaiano Torreira (dentro Praet), poi è costretto a rinunciare anche a Schick, entrato poco prima (il ceco si era procurato persino un’occasione, venendo però recuperato sul più bello da Asamoah) per Fernandes.

Al minuto numero 65, applausi per Buffon, divenuto il giocatore bianconero con più minuti giocati in Serie A (superato Giampiero Boniperti).

La partita si gioca a un buon ritmo e le squadre arrivano stanche ai minuti conclusivi. In particolare, è il Doria ad avere la lingua di fuori, nel tentativo di trovare il punto del pari. La Juve, invece rinuncia ad attaccare e aspetta compatta nella sua metà campo.

Nel finale, Allegri, nasato il pericolo di una beffa, si chiude trapattonianamente, inserendo Lemina per Cuadrado (un mediano per un’ala) e Lichtsteiner per Higuain (un terzino per un attaccante). La Samp non trova spazi, fino a quando non le capiterà l’occasione nel recupero con Regini, citata in apertura. Il colpo di testa del terzino (che ha intavolato un bel duello con Dani Alves, nel quale spicca una brutta sceneggiata del brasiliano, buttatosi a terra per un nonnulla) finisce però alto di poco.

Una bella Samp non riesce dunque a fermare la corsa della Juve, ma si tratta di uno di quei casi in cui il risultato non è la cosa più importante. Non avendo assilli di classifica, Giampaolo se l’è giocata, a differenza dell’andata, dove aveva praticamente accettato il ruolo della vittima sacrificale. E il Ferraris lo ha apprezzato, applaudendo i suoi ragazzi.

IL TABELLINO

Genova (stadio Luigi Ferraris), 19 marzo 2017, ore 15
SAMPDORIA-JUVENTUS 0-1
7′ pt Cuadrado
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Sala, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira (18’ st Praet), Linetty; Fernandes (8’ st Schick, 30’ st Djuricic); Quagliarella, Muriel. In panchina: Krapikas, Falcone, Simic, Dodô, Alvarez, Palombo, Pavlovic, Bereszynski, Budimir. Allenatore: Giampaolo.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Rugani, Barzagli, Asamoah; Pjanic, Khedira; Cuadrado (28’ st Lemina), Dybala (27’ pt Pjaca), Mandzukic; Higuain (40’ st Lichsteiner). In panchina: Neto, Audero, Chiellini, Marchisio, Alex Sandro, Bonucci, Sturaro, Rincon, Kean. Allenatore: Allegri.
ARBITRO: Tagliavento di Terni.
NOTE: ammoniti Dani Alves e Regini; recupero: 2’ pt, 5’ st.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Juventus in maglia a strisce bianconere, pantaloncini neri e calzettoni neri.

LA GIORNATA

I risultati:
sabato 18 marzo, ore 18: Torino-Inter 2-2; ore 20.45: Milan-Genoa 1-0; domenica 19 marzo, ore 12.30: Empoli-Napoli 2-3; ore 15: Atalanta-Pescara 3-0, Bologna-Chievo 4-1, Cagliari-Lazio 0-0, Crotone-Fiorentina 0-1, Sampdoria-Juventus 0-1; ore 18: Udinese-Palermo 4-1; ore 20.45: Roma-Sassuolo 3-1.

La classifica:
Juventus 73; Roma 65; Napoli 63; Lazio 57; Inter e Atalanta 55; Milan 53; Fiorentina 48; Sampdoria 41; Torino 40; Chievo 38; Udinese 36; Bologna 34; Cagliari 32; Sassuolo 31; Genoa 29; Empoli 22; Palermo 15; Crotone 14; Pescara 12.

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