Sinfonia napoletana
Cominciamo con l’unica bella notizia: il campionato è finito. Le ultime partite della Sampdoria hanno almeno in parte rovinato quanto di buono fatto in precedenza. È vero che la squadra di Giampaolo è arrivata decima e dunque si è piazzata nella famosa colonna di sinistra, ma è altrettanto vero che queste ultime partite sono state poco dignitose nei confronti del pubblico. Otto gare consecutive senza vittorie, tra cui le sette pere incassate a Roma e questi quattro gol in casa col Napoli. Insomma, si poteva e doveva chiudere in modo differente la stagione, se è vero che gli ultimi incontri saranno poi quelli che rimarranno più impressi.
Contro il Napoli, che si giocava un piazzamento diretto in Champions League (sfumato al 90’, quando a Roma, la squadra di Spalletti, nella gara d’addio del suo capitano Totti, ha trovato il gol del vantaggio contro il Genoa), c’è stato ben poco da fare, se non vestire i panni della vittima sacrificale.
La formazione di Sarri è una delle più spettacolari della Serie A andata in archivio e lo ha dimostrato anche in questo ultimo atto genovese: quattro gol, tutti con marcatori diversi, tra cui il gioiello di Insigne, realizzato proprio sotto la Sud: un pallonetto a giro sotto l’incrocio che rientra senza dubbio tra le perle di giornata. Le altre reti: un destro al volo di Mertens, con 28 gol vicecannoniere di questo campionato alle spalle del romanista Dzeko, un gol da due passi di Hamsik su assist di Callejon e un gol dello stesso Callejon, su assist proprio di Hamsik, con un tiro a incrociare.
Insomma, il Napoli era un ostacolo difficilissimo. Con questa Samp di fine stagione, praticamente insormontabile.
La Sampdoria – scesa in campo con il modello di maglia della prossima stagione (che sarà targata ancora Joma e col Baciccia spostato sul braccio come ai tempi d’oro – ha poco da salvare: giusto i gol di Quagliarella (ex non esultante) e di Alvarez, che hanno addolcito un po’ il risultato. Potrebbe essere stata l’ultima partita di Schick (suoi gli assist ai due marcatori doriani), gioiello conteso da diverse squadre (ma si parla anche di un interessamento della Juve, che nel caso, lo lascerebbe a Genova un’altra stagione), ma pure di Palombo, entrato nel finale, di Regini e di altri giocatori ambiti da team di Serie A (come Linetty o Skriniar). In ogni caso, la squadra non dovrebbe venir smantellata, visto che il rinnovo di Giampaolo partiva dal presupposto di una conferma quasi in blocco del gruppo.
Per chiudere, una nota a quei tifosi della Samp che si sono macchiati di cori discriminatori nei confronti dei supporter avversari: speriamo che l’estate dia loro tempo e modo di vergognarsi.
IL TABELLINO
Genova (stadio Luigi Ferraris), 28 maggio 2017, ore 18
SAMPDORIA-NAPOLI 2-4
36’ pt Mertens, 42’ pt Insigne; 4’ st Hamsik, 5’ st Quagliarella, 20’ st Callejon, 45’ st Alvarez.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto (32′ st Alvarez), Torreira (21′ st Palombo), Linetty; Fernandes (8′ st Praet); Quagliarella, Schick. In panchina: Krapikas, Hutvagner, Simic, Dodô, Cigarini, Djuricic, Budimir. Allenatore: Giampaolo.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski (22′ st Rog), Jorginho (26′ st Diawara), Hamsik (39′ st Giaccherini); Callejon, Mertens, Insigne. In panchina: Rafael, Sepe, Strinic, Maggio, Leandrinho, Zerbin, Albiol, Tonelli, Milik. Allenatore: Sarri.
ARBITRO: Banti di Livorno.
NOTE: ammonito Skriniar; recupero: 1’ pt, 3’ st; prima della partita è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare l’ex arbitro Farina, scomparso in settimana.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Napoli in maglia bianca con fascia diagonale azzurra, pantaloncini azzurri e calzettoni azzurri.
LA GIORNATA
I risultati:
sabato 27 maggio, ore 18: Atalanta-Chievo 1-0, Bologna-Juventus 1-2; domenica 28 maggio, ore 15: Cagliari-Milan 2-1; ore 18: Roma-Genoa 3-2, Sampdoria-Napoli 2-4; ore 20.45: Crotone-Lazio 3-1, Fiorentina-Pescara 2-2, Inter-Udinese 5-2, Palermo-Empoli 2-1, Torino-Sassuolo 5-3.
La classifica:
Juventus 91; Roma 87; Napoli 86; Atalanta 72; Lazio 70; Milan 63; Inter 62; Fiorentina 60; Torino 53; Sampdoria 48; Cagliari 47; Sassuolo 46; Udinese 45; Chievo 43; Bologna 41; Genoa 36; Crotone 34; Empoli 32; Palermo 26; Pescara 18.
Juventus Campione d’Italia; Roma qualificata ai gironi di Champions League; Napoli qualificato ai preliminari di Champions League; Lazio, Atalanta e Milan qualificate in Europa League; Empoli, Palermo e Pescara retrocesse in Serie B.
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