Battuti e agguantati
Sotto gli occhi del Ct ad interim Gigi Di Biagio, una Sampdoria svogliata e raramente pericolosa cade a Milano contro il Milan, facendosi raggiungere al sesto posto proprio dai rossoneri, ultimamente in grande spolvero. Dopo un periodo di difficoltà iniziale, infatti, la squadra di Gattuso ha cominciato ad ottenere i risultati e la Samp dovrà faticare per tenersi alle spalle i rossoneri fino alla fine del campionato.
Nel posticipo della 25ª giornata, il Milan passa grazie al gol di Bonaventura dopo tredici minuti di gioco: sul cross di Calabria, il centrocampista rossonero si fa trovare pronto e colpisce al volo, trafiggendo un Viviano non impeccabile nell’occasione. Lo stesso Viviano, pochi minuti prima, era stato protagonista, sventando un calcio di rigore calciato dallo svizzero Rodríguez (fallo di mano di Murru su cross di Calabria, assieme a Çalhanoğlu il migliore in campo). L’episodio del rigore (a proposito: è il settimo parato da Viviano in blucerchiato e il terzo in questa stagione dopo quelli neutralizzati a Politano e Florenzi) avrebbe potuto smorzare l’entusiasmo dei rossoneri e dare mordente al Doria, e invece non è successo nulla di tutto ciò. Il Diavolo ha continuato a fare la partita, la Samp a rimanere passiva. E così, il vantaggio di Bonaventura è quasi naturale.
Al 37’, episodio da moviola: Calabria anticipa Zapata colpendo con il braccio, ma né Doveri né il Var giudicano volontario il tocco. Sicuramente un abbaglio, perché il tocco è netto: casomai resta da capire se sia avvenuto dentro o fuori dall’area di rigore.
Poco prima dell’intervallo, altro lavoro per i moviolisti: Bonucci segna il 2-0, ma dopo un paio di minuti di fiato sospeso, ecco che il Var annulla la rete per fuorigioco (giusto).
La ripresa – iniziata con qualche minuto di ritardo a causa di un problema alla bandierina di uno dei due guardalinee – procede sulla falsariga della prima frazione: al 52’ Çalhanoğlu colpisce la traversa con un tiro da fuori. Nemmeno gli ingressi di Caprari e Verre sortiscono l’effetto sperato per Giampaolo. Anzi, le occasioni più ghiotte capitano ancora dalle parti di Viviano, soprattutto su una conclusione ancora dell’ispirato Calabria.
Eppure, proprio nel recupero, i blucerchiati sfiorano l’immeritato pareggio: Caprari sbaglia da posizione favorevole su traversone di Quagliarella, non trovando lo specchio della porta. Sarebbe stata una beffa ingiusta per i lombardi, un immeritato premio per i liguri.
IL TABELLINO
Milano (stadio Giuseppe Meazza), 18 febbraio 2018, ore 20.45
MILAN-SAMPDORIA 1-0
13′ pt Bonaventura.
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, G. Rodríguez; Montolivo (41′ st Locatelli), Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (28′ st A. Silva), Çalhanoğlu. In panchina: Guarnone, A. Donnarumma, Mauri, Borini, G. Gómez, C. Zapata, Abate, Musacchio, Antonelli, Tsadjout. Allenatore: Gattuso.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (10′ st Verre), Torreira, Linetty; Ramírez (27′ st Kownacki); Zapata (9′ st Caprari), Quagliarella. In panchina: Krapikas, Tozzo, Andersen, Alvarez, Strinic, Regini, Capezzi, Tessiore, Ercolano. Allenatore: Giampaolo.
ARBITRO: Doveri di Roma.
NOTE: al 7’ pt Viviano ha parato un rigore a Rodríguez; ammoniti Linetty, Ferrari, Bonaventura e Verre; recupero: 1’ pt, 3’ st.
DIVISE: Milan in maglia a strisce rossonere, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Sampdoria in maglia bianca, pantaloncini blu e calzettoni blu.
LA GIORNATA
I risultati:
sabato 17 febbraio, ore 15: Udinese-Roma 0-2; ore 18: Chievo-Cagliari 2-1; ore 20.45: Genoa-Inter 2-0; domenica 18 febbraio, ore 12.30: Torino-Juventus 0-1; ore 15: Benevento-Crotone 3-2, Bologna-Sassuolo 2-1, Napoli-Spal 1-0; ore 18: Atalanta-Fiorentina 1-1; ore 20.45: Milan-Sampdoria; lunedì 19 febbraio, ore 20.45: Lazio-Verona 2-0.
La classifica:
Napoli 66; Juventus 65; Roma 50; Lazio 49; Inter 48; Sampdoria e Milan 41; Atalanta 38; Torino 36; Udinese 33; Fiorentina 32; Genoa e Bologna 30; Cagliari e Chievo 25; Sassuolo 23; Crotone 21; Spal 17; Verona 16; Benevento 10.
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