Serie A 2017-18, 29ª giornata / SAMPDORIA-INTER 0-5

Icardi esulta: è lui il mattatore di giornata

Icardi cala il poker su una bruttissima Samp

Altra domenica da dimenticare per la Sampdoria, dopo il pesante 1-4 di Crotone. Contro l’Inter finisce addirittura 0-5: un disastro che fa crollare il fortino interno di Marassi, dove la formazione di Giampaolo si era sempre comportata bene.

Mattatore dell’incontro è l’indemoniato ex Mauro Icardi, autore di un poker che ha affossato i blucerchiati. Icardi, che ogni volta che gioca contro la Samp è letale, raggiunge nello stesso match la soglia dei 100 gol in Serie A (lo fa col rigore del 2-0) e dei 100 gol in casacca nerazzurra (con la rete del 5-0). Una furia che si è abbattuta sull’imbarazzante retroguardia sampdoriana, che ha incassato nove reti in due partite.

I primi 20′ sono di noia e l’incontro è abbastanza equilibrato. Poi, si scatena la squadra di Spalletti: Rafinha cicca da due passi il gol del vantaggio perdendo l’attimo, nella stessa azione Perisic impegna Viviano che deve rifugiarsi in corner, e dallo stesso corner Cancelo colpisce la traversa, direttamente dalla bandierina.

Sono le avvisaglie del vantaggio ospite, che matura al 25′: Perisic, a secco da undici gare, sfrutta un cross dell’ottimo Cancelo e di testa beffa il portiere doriano con una palombella.

La Samp accusa il colpo, l’Inter capisce che può chiuderla e preme. Al 28′ Rafinha riceve da destra da Candreva e viene agganciato da Barreto. Rigore. Dal dischetto, si presenta Icardi, che dà il via al suo personale show segnando con un rasoterra che spiazza Viviano. Un altro paio di minuto ed ecco il tris nerazzurro: Icardi, spalle alla porta, s’inventa un bellissimo colpo di tacco e porta a tre le segnature interiste. Un bel colpo stilistico che chiude la gara: né Viviano né Ferrari riescono a trovare la reattività per neutralizzare questo colpo inaspettato.

Giampaolo, come già successo domenica scorsa, deve usare il primo cambio per correre ai ripari: è Bereszynski a lasciare il campo a Verre. Il Doria prova a scuotersi con Praet (parata di Handanovic) e Zapata (palo), ma sono tentativi effimeri. Icardi, che tra le due chance doriane ne aveva sprecata una anch’egli, non inquadrando la porta, trova un altro gol poco prima dell’intervallo. Candreva mette un pallone al centro, dopo un rimpallo la sfera arriva a Rafinha, che prova anche lui a cercare il gol di tacco come aveva fatto in precedenza il bomber nerazzurro: Viviano para sul brasiliano, ma nella ribattuta ecco ancora arrivare pronto il numero 9 dell’Inter.

La ripresa cala di ritmo, ma vede comunque l’Inter e Icardi in grado di rimpinguare il proprio score: Barreto rinvia in malo modo e il pallone finisce proprio sui piedi di Icardi, che al volo da posizione defilata calcia di destro, facendo rimbalzare e impennare il pallone, il quale sorprende uno sconfortato Viviano. Quattro reti in ventuno minuti per l’argentino, che non segnava un poker dal gennaio 2013, quando ne fece uno al Pescara, proprio indossando la maglia della Samp.

Cala il sipario su una prestazione che ha visto la Samp sprofondare su tutti i punti di vista: Bereszynski è stato ridicolizzato da Perisic, Silvestre e Ferrari sono stati sopraffatti dal poker di Icardi, Murru sull’altra corsia ha passato un pomeriggio d’inferno con le folate di Candreva e Cancelo. Ma non è andata meglio negli altri settori: irritante – e non è la prima volta – Gastón Ramírez, davvero troppo discontinuo e mai in grado di fare un cambio di passo. Peggiore in assoluto, Barreto, autore di un fallo da rigore e di un “assist” a Icardi. Per contro, la palma del migliore in campo se la prende ovviamente Icardi, fortunatamente uscito al 66′ per rifiatare. Ma sugli scudi sono saliti anche Perisic, Candreva e Cancelo, tutti molto convincenti.

Lo 0-5 è un risultato deprimente e ancora di più lo è il fatto che la Samp si sia sciolta alla prima difficoltà, proprio come era successo una settimana fa. Per fortuna degli uomini di Giampaolo ora arriva la sosta per le nazionali. Inutile come non mai alla nazionale, dal momento che deve giocare due amichevoli di preparazione al nulla, non essendoci un Mondiale da preparare. Ma importante per la Samp per ricaricare le pile e cercare di cambiare marcia. Se si punta davvero all’Europa, serve tutt’altro atteggiamento.

IL TABELLINO

Genova (stadio Luigi Ferraris), 18 marzo 2018, ore 12.30
SAMPDORIA-INTER 0-5
26′ pt Perisic, 30′ pt rig. Icardi, 31′ pt Icardi, 44′ pt Icardi; 6′ st Icardi.
SAMPDORIA (4-3-1-2):
Viviano; Bereszynski (33′ pt Verre), Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (9′ st Regini), Torreira, Praet; Ramírez (5′ st Caprari); Zapata, Quagliarella. In panchina: Belec, Tozzo, Andersen, Alvarez, Strinic, Capezzi, Tessiore, Kownacki. Allenatore: Giampaolo.
INTER (4-2-3-1):
Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; Gagliardini, Brozovic; Candreva (33′ st Vecino), Rafinha (35′ st Borja Valero), Perisic; Icardi (21′ st Eder). In panchina: Padelli, Berni, L. López, Karamoh, Santon, Dalbert. Allenatore: Spalletti.
ARBITRO: Tagliavento di Terni.
NOTE: ammoniti Ramírez, Caprari e Rafinha; recupero: 1’ pt, 0’ st; prima della partita è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Claudio Pane, padre di Alessandro Pane, preparatore dell’Inter.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Inter in maglia bianca, pantaloncini neri e calzettoni neri.

LA GIORNATA

I risultati:
sabato 17 marzo, ore 18: Udinese-Sassuolo 1-2; ore 20.45: Spal-Juventus 0-0; domenica 18 marzo, ore 12.30: Sampdoria-Inter 0-5; ore 15: Benevento-Cagliari 1-2, Crotone-Roma 0-2, Milan-Chievo 3-2, Torino-Fiorentina 1-2, Verona-Atalanta 0-5; ore 20.45: Lazio-Bologna 1-1, Napoli-Genoa 1-0.
Recupero 26a giornata: mercoledì 14 marzo, ore 18: Juventus-Atalanta 2-0.

La classifica:
Juventus 75; Napoli 73; Roma 59; Inter* 55; Lazio 54; Milan* 50; Atalanta* e Sampdoria* 44; Fiorentina* 41; Torino* 36; Bologna 34; Udinese* 33; Genoa* 30; Cagliari* 29; Sassuolo* 27; Spal e Chievo* 25; Crotone* 24; Verona* 22; Benevento* 10.
*Inter, Milan, Atalanta, Sampdoria, Fiorentina, Torino, Udinese, Genoa, Cagliari, Sassuolo, Chievo, Crotone, Verona e Benevento hanno una partita in meno.

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