Serie A 2018-19, 15ª giornata / LAZIO-SAMPDORIA 2-2

Nudi alla meta

Partita incredibile all’Olimpico: Lazio e Sampdoria danno vita ad un pazzesco 2-2, maturato con due reti a tempo scaduto. Prima la Lazio passa al 96’ con un calcio di rigore trasformato da Ciro Immobile, poi il Doria ritrova la parità con Saponara al nono minuto di recupero, realizzando la rete più tardiva della storia della Serie A.

L’anticipo serale della quindicesima giornata propone una partita estremamente godibile, non solo per il concitato finale.

Mettiamo in ordine gli eventi della serata. Al 14’, i padroni di casa segnano con Immobile, ma la rete viene annullata per fuorigioco. (buon per Audero, che aveva combinato una frittata, calciando sulla schiena di Caicedo). Poi Patric cerca di sorprendere l’estremo difensore blucerchiato con un diagonale al volo, terminato alto.

Il Doria mette il naso nella metà campo laziale e sblocca l’incontro: bell’assist da sinistra da parte di Murru e gol di Quagliarella, a segno per la quinta gara consecutiva (record per lui).

La Lazio è padrona del campo e i liguri devono fare gli straordinari per non incassare l’1-1: Andersen è provvidenziale quando si frappone in tra Caicedo e Immobile, rimediando così ad una pallaccia persa da Colley (quest’ultimo è forte fisicamente, ma con la palla tra i piedi è spesso andato in difficoltà). Gli uomini di Simone Inzaghi premono, ma senza fortuna: una mischia prolungata finisce con un nulla di fato, un tiro di Immobile termina a lato e una conclusione dello stesso Immobile (sporcata da Bereszynski) nel recupero del primo tempo si stampa sul palo.

Il copione non cambia nella ripresa, anzi. L’undici di Giampaolo è tutto rintanato dietro e non riesce più a ripartire. Lulic, dopo uno spunto personale, prova una conclusione quasi dal fondo, deviata in angolo da Audero. Poi tocca a Parolo cercare gloria, ma il centrocampista non trova la porta.

Al 55’, una delle occasioni più clamorose per la Lazio, con Andersen che salva da mezzo metro dalla riga, anticipando un Immobile ispirato ma (per ora) non incisivo.
Inzaghi manda poi in campo l’ex Correa e l’argentino prova a beffare Audero al 70’, ma il portiere doriano si fa trovare pronto.

Gli sforzi laziali vengono premiati al 78’, su un calcio d’angolo, dove Parolo s’inventa un tacco per Acerbi che sotto porta trova il quarto gol in carriera contro la Sampdoria, sua vittima preferita.

C’è tempo per la Lazio per provare a prendersi l’intera posta, anche perché la Samp sembra sfinita. Milinkovic-Savic spreca una ghiotta occasione all’84’, quando tutto solo in area non inquadra lo specchio con un colpo di testa, su cross al bacio di Luis Alberto. E al 77’, su tiro non irresistibile di Immobile, Audero per poco non la combina grossa, lasciandosi sfuggire la sfera, salvo riprenderla in un secondo tempo, molto vicino alla sua porta.

Nel recupero succede di tutto: Bereszynski viene cacciato per doppia ammonizione e la Samp rimane in dieci. La traiettoria della punizione, calciata da Luis Alberto, finisce con un tocco di braccio in barriera di Andersen. Massa lascia proseguire, ma poi viene chiamato al Var. Dopo una lunga sequenza di replay e un’attesa infinita (ecco spiegato perché i cinque minuti di recupero diventeranno dieci minuti), l’arbitro accorda il rigore, scatenando la rabbia di Giampaolo che a fine partita si lamenterà della decisione (il tocco in effetti non sembra né netto né volontario).

Sta di fatto che dagli undici metri Immobile spiazza Audero, illudendo la Lazio di aver trovato una pesantissima vittoria nel recupero. Una vittoria che i romani avrebbero pure meritato, visto l’andamento del match, ma non con questo rigore probabilmente generoso.

Ferita e beffata, la Sampdoria ha la forza di costruire un’ultima azione: su un lancio lungo il polacco Kownacki (entrato a metà ripresa per Caprari) trova una spizzata per Saponara (anche lui mandato in campo a gara in corso, pochi minuti prima, al posto di Ramírez), che s’inventa un pallonetto al volo che supera Strakosha. È il punto del 2-2, maturato al 99’: l’autore del gol si toglie la maglia e arriva a prendersi l’abbraccio dei tifosi e dei compagni, impazziti per un punto prima perso e poi ripreso.

Dopo aver dato una delusione sabato scorso a Filippo Inzaghi, il Doria dà un dispiacere anche a suo fratello Simone, anche se con un pari e non con una vittoria. L’Olimpico, che ormai pensava di averla vinta, rimane impietrito. La Samp sale a quota 20 punti.

Il gioco riprende e il cronometro sfonda il tetto dei 100 minuti, ma le emozioni sono finite qua: Lazio-Samp finisce 2-2. Ma a sorridere, sono solo gli ospiti.

IL TABELLINO

Roma (stadio Olimpico), 7 dicembre 2018, ore 20.30
LAZIO-SAMPDORIA 2-2
21’ pt Quagliarella; 33’ st Acerbi, 51’ st rig. Immobile, 54’ st Saponara.
LAZIO (3-5-2):
Strakosha; Wallace (31′ st Luis Alberto), Acerbi, Radu; Patric, Parolo, Badelj (7′ st Correa), Milinkovic, Lulic; Caicedo (8′ st Cataldi), Immobile. In panchina: Guerrieri, Proto, L. Felipe, Lukaku, Durmisi, Bastos, Caceres, Murgia. Allenatore: S. Inzaghi.
SAMPDORIA (4-3-1-2):
Audero; Bereszynski, Andersen, Colley Murru; Praet (25′ st Jankto), Ekdal, Linetty; Ramírez (37′ st Saponara); Quagliarella, Caprari (21′ st Kownacki). In panchina: Rafael, Belec, Vieira, Sala, Tavares, Ferrari, Tonelli, Defrel, Rolando. Allenatore: Giampaolo.
ARBITRO: Massa di Imperia.
NOTE: espulso al 47’ st Bereszynski per doppia ammonizione; ammoniti Caicedo, Bereszynski, Immobile, Audero, Wallace, Linetty, Andersen e Saponara; recupero: 2’ pt, 10’ st.
DIVISE: Lazio in maglia biancoceleste, pantaloncini celesti e calzettoni celesti; Sampdoria in maglia nera, pantaloncini neri e calzettoni neri.

LA GIORNATA

I risultati:
venerdì 7 dicembre, ore 20.30: Juventus-Inter 1-0; sabato 8 dicembre, ore 15: Napoli-Frosinone 4-0; ore 18: Cagliari-Roma 2-2; ore 20.30: Lazio-Sampdoria 2-2; domenica 9 dicembre, ore 12.30: Sassuolo-Fiorentina 3-3; ore 15: Empoli-Bologna 2-1, Parma-Chievo 1-1, Udinese-Atalanta 1-3; ore 18: Genoa-Spal 1-1; ore 20.30: Milan-Torino 0-0.

La classifica:
Juventus 43; Napoli 35; Inter 29; Milan 26; Lazio 25; Torino 22; Atalanta, Roma, Sassuolo e Parma 21; Sampdoria 20; Fiorentina 19; Cagliari 17; Empoli e Genoa 16; Spal 15; Udinese 13; Bologna 11; Frosinone 8; Chievo* 3.
*Il Chievo ha 3 punti di penalizzazione.

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