Angoli letali
Una buona Samp cede all’Atalanta: dopo un primo tempo equilibrato, gli orobici, che hanno il doppio dei punti dei blucerchiati in classifica, sono venuti fuori e nell’ultimo quarto d’ora hanno trovato per due volte la via del gol, entrambe sugli sviluppi di un calcio d’angolo: prima con un colpo di testa del brasiliano Tolói, pescato da Malinovs’kyj; poi, con l’ex Muriel, bravo a trovare l’angolino dalla lunetta dell’area. Un 2-0 che forse punisce eccessivamente gli sforzi di una Sampdoria ordinata e scesa in campo col giusto piglio nel tentativo di strappare almeno un punto alla temibile formazione di Gasperini, una delle migliori realtà del calcio italiano e in forma smagliante anche dopo la ripresa del campionato.
Emozioni già prima del via, con i tributi riservati al maestro Ennio Morricone (ingresso delle squadre avvenuto con le note di “Deborah’s Theme” di “C’era una volta in America”) e alle vittime del Covid-19 (Bergamo è stata una delle città più colpite)
In avvio, Samp aggressiva e pericolosa con Murru, che strozza il sinistro da buona posizione. Poi cresce l’Atalanta, che prende l’iniziativa e si fa pericolosa con un’accelerazione di Iličič e con una conclusione di Tolói – imbeccato dallo stesso Iličič nel cuore dell’area – parata da Audero. Ma la Samp non rinuncia a giocarsi le proprie carte e prova a pungere con qualche contropiede: Gabbiadini, schierato come unica punta da Ranieri, nel 4-5-1 già testato nella trasferta di Roma, tenta di difendere numerosi palloni, sia smistandoli sui centrocampisti in appoggio, sia per liberarsi alla conclusione personale. Attorno a metà tempo un suo tiro da lontano finisce alto; alla mezzora, il numero 23 aggiusta la mira, ancora con una botta da fuori, un attento Gollini non si fa sorprendere, deviando la sfera sopra la traversa.
Il ritmo rimane gradevole e le occasioni, seppur non colossali, si alternano: un bel contropiede doriano termina con un tiro di Linetty (il migliore dei liguri, per quantità e partecipazione alle azioni d’attacco) strozzato da Freuler; poi Zapata scappa alle spalle di Yoshida su geniale lancio di Pašalić, venendo anticipato da Audero sul più bello; Depaoli calcia fuori di poco da posizione decentrata; Hateboer vede respinto in corner da Audero il suo destro dal vertice dell’area. In chiusura di tempo, l’Atalanta reclama un rigore per un contatto Freuler-Colley, ma il giovane arbitro Giua dice di no.
Nella ripresa, il ritmo cala un po’ e la gara si fa più nervosa: al 63′ Gasperini e Ranieri vengono ammoniti dopo un diverbio; un paio di minuti dopo, in seguito ad uno scontro tra Bereszyński e il Papu Gómez, scatta il secondo giallo per il tecnico doriano, che viene allontanato. Non che cambi molto, visto che dalle tribune deserte del Gewiss Stadium, la voce dell’allenatore blucerchiato si continua a sentire chiara e forte.
Ma in campo, la Samp comincia a perdere smalto e la differenza la fanno anche gli uomini in panchina: Gasperini può vantare maggior qualità e pesca De Roon, Muriel e Malinovs’kyj. L’Atalanta sblocca il risultato con un angolo calciato proprio da quest’ultimo (va detto che l’angolo non c’era, era rimessa dal fondo), bravo a trovare libero in area Tolói, che di testa supera Audero; dieci minuti più tardi, arriva il raddoppio, con l’ex Muriel, che contro la sua vecchia squadra si conferma spietato: il colombiano (undicesimo gol da subentrato) riceve palla al limite dell’area e lascia partire un destro imparabile che s’infila nell’angolo basso. Di fatto, la gara termina qui.
L’Atalanta continua a volare e festeggia la nona vittoria consecutiva. La Samp può essere soddisfatta nonostante la sconfitta. Abbottonata e attenta, la squadra di Ranieri è calata nell’ultimo quarto d’ora. A proposito del tecnico: ottima la preparazione del match, forse rivedibile la lettura a gara in corso: i cambi sono stati tardivi (i primi all’82’) e almeno sullo 0-1 si poteva azzardare la doppia punta. La sconfitta al Gewiss Stadium non è un dramma (casomai subentra la nostalgia nel vedere le prodezze di Zapata e Muriel, un tempo alfieri della Samp e oggi avversari): i punti salvezza dovranno arrivare nelle partite più alla portata. Magari a partire domenica da Udine.
IL TABELLINO
Bergamo (Gewiss Stadium), 8 luglio 2020, ore 21.45
ATALANTA-SAMPDORIA 2-0
30′ st Tolói, 40′ st Muriel.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Tolói, Caldara, Djimsiti (7′ st De Roon); Hateboer, Freuler, Pašalić (24′ st Muriel), Gosens (41′ st Castagne); Gómez; Iličič (24′ st Malinovs’kyj), Zapata (41′ st Šutalo). In panchina: Rossi, Sportiello, Tameze, Czyborra, Guth, Bellanova, E. Colley. Allenatore: Gasperini.
SAMPDORIA (4-5-1): Audero; Bereszyński, Yoshida, O. Colley, Murru; Thorsby, Jankto (36′ st Augello), Ekdal (36′ st La Gumina), Linetty, Depaoli (46′ st D’Amico); Gabbiadini (36′ st Ramírez). In panchina: Seculin, Chabot, Bonazzoli, Askildsen, Maroni, Léris, Quagliarella, Bertolacci. Allenatore: Ranieri.
ARBITRO: Giua di Olbia.
NOTE: espulso al 30′ st Ranieri per proteste; ammoniti Djimsiti, Thorsby, Jankto, Gasperini, Ranieri, Bereszyński e Castagne; recupero: 0′ pt, 5′ st; gara giocata a porte chiuse per l’emergenza Coronavirus; prima della partita è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del Coronavirus.
DIVISE: Atalanta in maglia a strisce nerazzurre, pantaloncini neri e calzettoni neri; Sampdoria in maglia bianca, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi.
LA GIORNATA
I risultati:
martedì 7 luglio, ore 19.30: Lecce-Lazio 2-1; ore 21.45: Milan-Juventus 4-2; mercoledì 8 luglio, ore 19.30: Fiorentina-Cagliari 0-0, Genoa-Napoli 1-2; ore 21.45: Atalanta-Sampdoria 2-0, Bologna-Sassuolo 1-2, Roma-Parma 2-1, Torino-Brescia 3-1; giovedì 9 luglio, ore 19.30: Spal-Udinese 0-3; ore 21.45: Verona-Inter 2-2.
La classifica:
Juventus 75; Lazio 68; Atalanta 66; Inter 65; Roma e Napoli 51; Milan 49; Sassuolo e Verona 43; Bologna 41; Cagliari 40; Parma 39; Fiorentina e Udinese 35; Torino 34; Sampdoria 32; Lecce 28; Genoa 27; Brescia 21; Spal 19.
LE FOTO
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