Serie A 2019-20, 34ª giornata / PARMA-SAMPDORIA 2-3

Rimonta e salvezza

Strepitosa rimonta della Samp al Tardini. Il Parma va sul 2-0 con Gervinho e un autogol di Bereszyński e chiude avanti di due reti la prima frazione di gara; il Doria ribalta tutto nella ripresa andando a segno con Chabot, Quagliarella e Bonazzoli. Un risultato che permette alla formazione di Claudio Ranieri di superare in classifica proprio l’undici ducale e sopratutto di superare la fatidica soglia dei quaranta punti, che è quella che tutte le squadre in lotta per la salvezza mettono nel proprio mirino.

Una gara dai due volti quella giocata in Emilia: chi si attendeva una partita sonnacchiosa – per via dell’orario pomeridiano in pieno luglio e per il fatto che le squadre sono ormai al riparo da pericoli di classifica – è stato smentito. Anzi, di partite ne sono andate in scena addirittura due: una nel primo tempo con i padroni di casa in pieno controllo, avanti di due gol più un altro annullato col Var all’ex Caprari; un’altra nella ripresa con la furia dei blucerchiati, bravissimi a trovare le energie per capovolgere le sorti del match. Di certo, D’Aversa dovrà lavorare parecchio sull’aspetto mentale dei suoi, che non sono nuovi a capitomboli come questo.

Si tratta della sesta sconfitta nelle ultime sette gare per il Parma e della quinta vittoria nelle ultime sei per la Samp: il 2-3 rispecchia dunque l’andamento delle ultime giornate, ma è francamente difficile comprendere le dinamiche di questo calcio estivo, con squadre che sembrano in tilt che improvvisamente trovano la forza per delle reazioni improvvise ed altre che paiono in gestione e di colpo finiscono la benzina. Proprio perché si lavora in mezzo a tutte queste incognite, va fatto ancora una volta un plauso a Ranieri, capace di ottenere grandi risultati dopo la ripresa e anche di coinvolgere quasi tutti gli uomini a disposizione: con il Parma ne ha cambiati cinque rispetto al successo di pochi giorni prima contro il Cagliari, tenendo fuori i mattatori Gabbiadini e Bonazzoli, i diffidati Colley e Linetty (c’è pur sempre un derby alle porte) e rispolverando a sorpresa Chabot, alla prima presenza dopo il lockdown. Per quest’ultimo fiducia ripagata con un gol, il primo in Serie A. Bravo, il tecnico sampdoriano, anche a leggere la gara in corso: l’ingresso di Maroni ha dato linfa alla manovra, quello di Bonazzoli ha portato all’ennesimo gol dell’ex interista.

Il primo tempo, dicevamo, è tutto del Parma: la Samp non c’è e i ragazzi di D’Aversa fanno quel che vogliono. Al 18′, su un’azione nata da un angolo, Gervinho fa fuori due avversari e lascia partire un tiro imparabile che s’insacca alle spalle di Audero. Al 24′, l’ex Caprari trova il raddoppio al termine di un flipper in area di rigore, ma il Var scopre un fuorigioco dello stesso Caprari su uno dei rimpalli, precisamente sulla conclusione di Kulusevski. Al 40′, il meritato raddoppio: Kulusevski fugge via sulla destra e fa partire un tiro-cross, sulla cui traiettoria c’è Bereszyński, che beffa Audero. E poco prima del riposo, Gervinho calcia fuori di poco il pallone del possibile 3-0.

Nella ripresa, la gara cambia radicalmente volto. Ranieri, come accennato sopra, si gioca le carte Bonazzoli e Maroni. Il Parma arretra, il Doria prende coraggio e capisce da subito che il vento è cambiato: al 48′ Chabot accorcia le distanze svettando più in alto di tutti su un calcio d’angolo calciato dallo stesso Maroni (erano 651 giorni che un difensore sampdoriano non segnava!). Quagliarella prima e Bonazzoli poi sfiorano il possibile pareggio: saranno le prove generali del gol per i due attaccanti. Prima, però, c’è l’ultimo sussulto del Parma con la traversa colpita da Brugman su calcio di punizione. Poi, ecco le segnature dei due attaccanti liguri. Quagliarella ripristina la parità con un bellissimo pallonetto. Bonazzoli firma il punto del 2-3 proseguendo il suo momento magico: pregevole scambio con Quagliarella e palla che termina in fondo alla rete. La rimonta è servita. La salvezza, anche.

IL TABELLINO

Parma (stadio Ennio Tardini), 19 luglio 2020, ore 17.15
PARMA-SAMPDORIA 2-3
18′ pt Gervinho, 40′ pt aut. Bereszyński; 3′ st Chabot, 24′ st Quagliarella, 33′ st Bonazzoli.
PARMA (4-3-3):
Sepe; Laurini, Iacoponi, Gagliolo (34′ st Dermaku) Pezzella; Hernani (18′ st Barillà), Brugman, Kurtić (34′ st Siligardi); Kulusevski, Gervinho (37′ st Karamoh), Caprari (18′ st Inglese). In panchina: Colombi, Regini, Kosznovsky, Balogh, Sprocati. Allenatore: D’Aversa.
SAMPDORIA (4-4-2):
Audero; Bereszyński, Yoshida, Chabot, Murru; Depaoli (1′ st Maroni), Thorsby, Ekdal, Jankto; Ramírez (1′ st Bonazzoli), Quagliarella (46′ st Gabbiadini). In panchina: Seculin, Augello, Linetty, Colley, Askildsen, La Gumina, Tonelli, Léris, Bertolacci. Allenatore: Ranieri.
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
NOTE: ammonito  Ekdal: 2′ pt, 6′ st; gara giocata a porte chiuse per l’emergenza Coronavirus.
DIVISE: Parma in maglia bianca con croce nera, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Sampdoria in maglia blu, pantaloncini blu e calzettoni blu.

LA GIORNATA

I risultati:
sabato 18 luglio, ore 17.15: Verona-Atalanta 1-1; ore 19.30: Cagliari-Sassuolo 1-1; ore 21.45: Milan-Bologna 5-1; domenica 19 luglio, ore 17.15: Parma-Sampdoria 2-3; ore 19.30: Brescia-Spal 2-1, Fiorentina-Torino 2-0, Genoa-Lecce 2-1, Napoli-Udinese 2-1; ore 21.45: Roma-Inter 2-2; lunedì 20 luglio, ore 21.45: Juventus-Lazio 2-1.

La classifica:
Juventus 80; Inter 72; Atalanta 71; Lazio 69; Roma 58; Napoli e Milan 56; Sassuolo 48; Verona 45; Bologna 43; Cagliari e Fiorentina 42; Sampdoria 41; Parma 40; Torino 37; Udinese 36; Genoa 33; Lecce 29; Brescia 24; Spal 19.
La Spal è matematicamente retrocessa in Serie B.

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