Serie A 2019-20, 24ª giornata / SAMPDORIA-FIORENTINA 1-5

Vlahović porta le dita alle orecchie dopo il gol: gesto non gradito dalla Sud

Di nuovo nell’abisso

Una settimana dopo la bella vittoria di Torino, la Sampdoria ripiomba nell’abisso, perdendo 5-1 in casa contro la Fiorentina: un disastro tra le mura amiche, in quella che era stata presentata come una gara da vincere a tutti i costi, sia per la vicinanza in classifica con i viola, sia per i risultati della vigilia, con i successi di Genoa e Lecce che hanno riportato i blucerchiati molto vicini alla zona rossa. La squadra di Ranieri, infatti, è solo a un punto davanti al Genoa e al prossimo turno è attesa dalla proibitiva trasferta di San Siro contro l’Inter.

Come ormai tradizione, la Samp prende gol al primo affondo: è il 7’, quando un traversone di Vlahović dalla destra, termina la propria traiettoria con un tocco maldestro di Thorsby, che non si aspetta il mancato colpo di Bereszyński e devia la sfera nella propria porta. Gara in salita e squadra che si innervosisce.

Al 18’, un tocco di mano in area di Ramírez manda Irrati al Var: dopo il controllo al video, il direttore di gara assegna il rigore e dal dischetto il giovane Vlahović non sbaglia, bucando Audero, che tocca il pallone senza però avere la forza necessaria per respingerlo. Zero a due. Dopo il gol, il marcatore porta le mani alle orecchie e la Gradinata Sud non gradisce il gesto: Murru va a muso duro con Vlahović e riceve il primo cartellino giallo (ammoniti entrambi).

In chiusura di tempo, un contatto in area Murru-Pezzella manda di nuovo Irrati al Var: l’arbitro decide che il contrasto meriti un secondo giallo e caccia così Murru dal campo. Rigore e 3-0 per i viola, con l’esecuzione del tiro dagli undici metri questa volta affidata a Chiesa: Audero di nuovo intuisce ma non para.

Gara già chiusa e a poco serve il rosso sventolato a Badelj (secondo giallo per un fallo su Bertolacci) poco prima del riposo.

All’intervallo Ranieri richiama Thorsby e Bertolacci, per inserire Vieira e Jankto. Ma il copione non cambia: la Samp è assente e la Fiorentina continua a far paura ogni volta che attacca. In una di queste ripartenze Chiesa colpisce il palo esterno, ma per i toscani cambia poco, perché l’appuntamento col quarto gol è rimandato solo di un minuto: tiro di Dalbert, respinta insicura di Audero e palla che arriva a Vlahović, che appoggia nella porta rimasta vuota.

Il duo d’attacco dell’ex Iachini continua a fare ciò che vuole e Chiesa colpisce un secondo palo al 62’. Al 78’, il figlio d’arte segna il gol del momentaneo 0-5 con un tiro di potenza imprendibile per Audero.

Le sfuriate dei gigliati finiscono qua e proprio all’ultimo secondo di gioco, Gabbiadini trova il gol della bandiera di testa su assist di Colley. Non c’è neppure tempo di riprendere il gioco, che Irrati fischia la fine senza minuti di recupero. La Fiorentina si tira fuori dai guai, la Samp ci ripiomba dentro fino al collo. Una prestazione del genere lascia sconcertati e onestamente parlare della sfortuna o dell’arbitro (come sta accadendo su alcuni siti web e social network) dopo aver preso cinque gol in casa contro una diretta concorrente, fa persino sorridere. Vero che il secondo giallo di Murru è eccessivo e che forse c’era un rigore per i padroni di casa, ma non sono comunque scuse accettabili.

Di questa partita non si salva niente: Colley ormai è un gruviera (e questa volta aggiunge a referto anche due errori su due colossali palle-gol nel primo tempo che avrebbero potuto riaprire la contesa), Thorsby ha cucinato la frittata iniziale e non si è ripreso, Bereszyński ha spinto poco ed è stato co-autore dell’errore sullo 0-1, Audero ultimamente sembra sempre più insicuro, Murru è stato sciocco più nel primo che nel secondo cartellino giallo, Ramírez l’ha combinata grossa con il tocco di mano del primo rigore, Quagliarella si è divorato la palla dell’1-3. Un cocktail di prestazioni insufficienti e vedere la squadra andare sotto alle prime difficoltà e non riuscire a compiere due passaggi consecutivi è indicatore della paura che serpeggia nel gruppo.

A tutto questo aggiungiamo che da sabato la Samp non ha più il CdA, che si è sciolto dopo le dimissioni di Paolo Fiorentino (nome appropriato, visto l’avversario del week-end…). Nemmeno in società, dunque, c’è quella stabilità che servirebbe in momenti come questi. A metà ripresa, il pubblico ha contestato pesantemente Massimo Ferrero: non c’è dubbio che la tifoseria blucerchiata speri che il presidente ceda la squadra prima possibile.

IL TABELLINO

Genova (stadio Luigi Ferraris), 16 febbraio 2020, ore 15
SAMPDORIA-FIORENTINA 1-5
8′ pt aut. Thorsby, 18′ pt rig. Vlahović, 40′ pt Chiesa; 12′ st Vlahović, 33′ st Chiesa, 45′ st Gabbiadini.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Bereszyński, Tonelli, Colley, Murru; Thorsby (1′ st Jankto), Bertolacci (1′ st Vieira), Linetty; Ramírez (22′ st Depaoli); Gabbiadini, Quagliarella. In panchina: Seculin, Augello, Chabot, Barreto, Bonazzoli, La Gumina, Maroni, Léris, Yoshida. Allenatore: Ranieri.
FIORENTINA (3-5-2):
Dragowksi; Milenković, Pezzella, Cáceres; Lirola, Castrovilli (22′ st Pulgar), Badelj, Duncan (26′ st Benassi), Dalbert; Chiesa (36′ st Ghezzal), Vlahović. In panchina: Terracciano, Igor, Sottil, Ceccherini, Agudelo, Venuti, Dalle Mura, Cutrone, Terzić. Allenatore: Iachini.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.
NOTE: espulso al 40′ pt Murru per doppia ammonizione e al 44′ st Badelj per doppia ammonizione; ammoniti Murru, Vlahović, Ramírez, Badelj, Duncan, Colley e Depaoli; recupero: 3′ pt, 0′ st.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Fiorentina in maglia verde, pantaloncini verdi e calzettoni verdi.

LA GIORNATA

I risultati:
sabato 15 febbraio, ore 15: Lecce-Spal 2-1; ore 18: Bologna-Genoa 0-3; ore 20.45: Atalanta-Roma 2-1; domenica 16 febbraio, ore 12.30: Udinese-Verona 0-0; ore 15: Juventus-Brescia 2-0, Sampdoria-Fiorentina 1-5, Sassuolo-Parma 0-1; ore 18: Cagliari-Napoli 0-1; ore 20.45: Lazio-Inter 2-1; lunedì 17 febbraio, ore 20.45: Milan-Torino 1-0.

La classifica:
Juventus 57; Lazio 56; Inter 54; Atalanta 45; Roma 39; Verona, Parma e Milan 35; Napoli e Bologna 33; Cagliari 32; Sassuolo 29; Fiorentina 28; Torino 27; Udinese 26; Lecce 25; Sampdoria 23; Genoa 22; Brescia 16; Spal 15.

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