Serie A 2019-20, 35ª giornata / SAMPDORIA-GENOA 1-2

Il Genoa vince e respira

La Samp si presentava al derby in grande forma (era la squadra con più punti totalizzati nel mese di luglio), il Genoa con lo spauracchio della retrocessione. Questo insolito derby di luglio (il secondo della storia, per trovare l’altro dobbiamo risalire all’estate del 1958 in Coppa Italia) era di difficile lettura: i blucerchiati avevano la tranquillità dalla loro ma anche poche ambizioni di classifica, i rossoblù erano carichi di tensione, ma necessariamente chiamati a fare risultato. Alla fine, l’hanno spuntata i genoani, parsi più carichi e determinati ad avere la meglio su una Sampdoria che solo a tratti è stata “sul pezzo”. Finisce 1-2, grazie ai gol di Criscito su rigore, il momentaneo pari di Gabbiadini e il punto partita di Lerager, che ha regalato la stracittadina al Genoa dopo quattro anni di digiuno. Chi sognava la vendetta per il gol di Boselli nel 2011, quando alla terzultima di campionato il Genoa rifilò una decisiva spallata verso la B del Doria, è rimasto deluso. Anzi, il risultato finale avvicina alla salvezza i ragazzi di Nicola, che mantengono il vantaggio di quattro lunghezze sul Lecce, anch’esso vittorioso nella sua partita.

I gol. Dopo un buon avvio di gara, il Genoa sblocca la partita al 22′: un goffo calcio di Colley su Pandev causa un calcio di rigore e dagli undici metri Criscito segna con un tiro forte e centrale che spiazza Audero, che invece si tuffa alla sua destra.
Al 32′, però, la Samp rimette in piedi la gara con Gabbiadini, già a segno nel derby d’andata. Tiro di Linetty, rimpallo difensivo e palla che spiove dalle parti dell’attaccante doriano (appena rientrato in campo dopo una botta al ginocchio), che sotto porta non sbaglia la sua conclusione al volo, di destro.
A metà della ripresa, il colpo partita di Lerager (a cui era stato annullato un gol via Var nel recupero della prima frazione: c’erano dubbi su una carica di Romero sul portiere, ma dal replay è emerso anche un fuorigioco dello stesso Lerager): il danese è bravo a sfruttare un brutto pallone perso in uscita da Bereszyński e il suo tiro dal limite dell’area batte Audero sul primo palo. Il centrocampista esulta sotto la Nord deserta mimando il gesto del Var, evidentemente in disaccordo con l’arbitro per l’annullamento precedente.

Alla fine, è una vittoria meritata per Pandev e compagni. Troppo compassata, la squadra di Ranieri, brava a rimettere in piedi la sfida una volta, ma non una seconda. L’unica vera occasione per il 2-2 è quella capitata a Ramírez all’87’, dopo una splendida combinazione con Quagliarella (entrambi mandati in campo nella ripresa): all’uruguaiano però la palla-gol è capitata sul destro e la conclusione è stata troppo debole per impensierire Perin. Le squadre hanno giocato a specchio, entrambe col 4-4-2, e la differenza l’ha fatta la foga messa in campo dal Grifone. La Samp ha perso Ekdal per infortunio nel primo tempo e ha provato a ridisegnarsi nella ripresa, ma in mezzo al campo è stata la foga dei rossoblù a chiave del match.

Uno sguardo ai singoli. Deludenti Bereszyński (in difficoltà contro il connazionale Jagiełło e disastroso sul gol di Lerager, dove combina la frittata per evitare un corner, facendosi scippare la sfera proprio da Jagiełło), Colley (fallo da rigore e – sempre nel primo tempo – un’occasione di testa da dentro l’area di rigore). Si salvano Gabbiadini (per il gol) e Jankto (entra nell’azione del pari ed è uno dei più pericolosi). In casa genoana, voto positivo per i due autori del gol, per l’esterno Jagiełło e per Perin (attento sulla conclusione finale di Ramírez).

Ranieri, che in tutta la sua lunga carriera non aveva mai perso un derby, non fa drammi e analizza così la gara: «Se ci fossero stati i nostri tifosi avremmo tirato fuori qualcosa di più. Abbiamo fatto la nostra partita, giocando alla pari. Al Genoa va riconosciuto il fatto di aver segnato i due gol. I nostri avversari sono stati un po’ più pronti: avevano un pizzico di motivazione in più data dalla classifica, e i dettagli in una partita così fanno la differenza».

IL TABELLINO

Genova (stadio Luigi Ferraris), 22 luglio 2020, ore 21.45
SAMPDORIA-GENOA 1-2
22′ pt rig. Criscito, 32′ pt Gabbiadini; 27′ st Lerager.
SAMPDORIA (4-4-2):
Audero; Bereszyński, Yoshida, Colley, Augello; Linetty, Thorsby (30′ st Depaoli), Ekdal (31′ pt Vieira), Jankto; Gabbiadini (30′ st Ramírez), Bonazzoli (18′ st Quagliarella). In panchina: Seculin, Chabot, La Gumina, Maroni, Tonelli, Léris, Murru, Bertolacci. Allenatore: Ranieri.
GENOA (4-4-2): Perin; Biraschi, Romero (19′ st Goldaniga), Masiello (38′ st Zapata), Criscito; Iago Falque (38′ st Ankersen), Lerager, Schöne, Jagiełło (35′ st Barreca); Pandev, Pinamonti (38′ st Favilli). In panchina: Ichazo, Marchetti, Eriksson, Ghiglione, Destro, Rovella, Behrami. Allenatore: Nicola.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.
NOTE: ammoniti Colley, Lerager, Bereszyński, Vieira, Biraschi e Jankto; recupero: 5′ pt, 4′ st; gara giocata a porte chiuse per l’emergenza Coronavirus.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Genoa in maglia rossoblù, pantaloncini blu e calzettoni blu.

LA GIORNATA

I risultati:
martedì 21 luglio, ore 19.30: Atalanta-Bologna 1-0; ore 21.45: Sassuolo-Milan 1-2; mercoledì 22 luglio, ore 19.30: Parma-Napoli 2-1; ore 21.45: Inter-Fiorentina 0-0, Lecce-Brescia 3-1, Sampdoria-Genoa 1-2, Spal-Roma 1-6, Torino-Verona 1-1; giovedì 23 luglio, ore 19.30: Udinese-Juventus 2-1; ore 21.45: Lazio-Cagliari 2-1.

La classifica:
Juventus 80; Atalanta 74; Inter 73; Lazio 72; Roma 61; Milan 59; Napoli 56; Sassuolo 48; Verona 46; Parma, Fiorentina e Bologna 43; Cagliari 42; Sampdoria 41; Udinese 39; Torino 38; Genoa 36; Lecce 32; Brescia 24; Spal 19.
Il Brescia e la Spal sono matematicamente retrocessi in Serie B.

 LE FOTO

Occasione da gol per Gastón Ramírez