Serie A 2019-20, 6ª giornata / SAMPDORIA-INTER 1-3

Quagliarella a testa bassa: un'immagine che inquadra bene il momento no della squadra

Sempre peggio

Il testa-coda del sabato finisce con la vittoria nerazzurra: l’Inter di Antonio Conte espugna Marassi e torna a San Siro con il sesto successo in sei giornate, dando appuntamento alla Juventus nel prossimo turno, dove si presenterà da capolista. La Sampdoria di Di Francesco, d’altro canto, incassa la quinta sconfitta del suo campionato e rimane all’ultimo posto della classifica, alla pari con la Spal.

Il 3-5-1-1 proposto dai blucerchiati, di fatto speculare al 3-5-2 di Conte – che ha pure tenuto fuori dai titolari qualche elemento chiave come Lukaku, Godin e Barella – non ottiene il risultato che Di Francesco sperava: l’aggiunta di un centrocampista al posto di un attaccante non basta a dare più copertura alla squadra, che continua a proporre i difetti delle ultime gare, dalla legnosità della manovra ai colossali buchi difensivi.

L’Inter è padrona del campo e nel primo tempo colpisce due volte, prima con un tiro da fuori di Sensi (sontuosa la prova del centrocampista), complice una deviazione di Sánchez, e poi con un tocco sotto porta dello stesso Sánchez, che festeggia il primo gol del suo campionato. Il tutto nel giro di un paio di minuti, tra il 20′ e il 22′. A dimostrazione che la squadra blucerchiata fa fatica a reagire quando subisce i primi pugni sul ring.

Archiviata una prima frazione di nulla assoluto, le cose sembrano cambiare nella ripresa, perché il Doria entra in campo con cattiveria e sin dai primi secondi guadagna un uomo: Sánchez, già ammonito, si prende il secondo giallo per simulazione e lascia l’Inter in dieci. E al 55′, Jankto trafigge Handanovič, ridando un senso alla partita.

Con l’inerzia che sembra cambiata, Di Francesco getta nella mischia pure Bonazzoli, ma ecco che il Doria si sgonfia sul più bello, subendo la rete del 3-1 meneghino. Il gol che chiude la gara lo sigla Gagliardini, lesto a depositare in rete una ribattuta di Audero su conclusione di Brozović, altro uomo che ha giganteggiato nella gara del Ferraris. Ferraris che si presentava mutato nell’aspetto con il nuovo impianto di lluminazione a led, sistemato sotto la tettoia della copertura (d’ora in avanti rimarranno spente le torrette).

Nella parte finale del match, c’è spazio per un pallonetto del subentrato Lukaku, parato da Audero, per un quasi autogol di Vieira di testa, per una botta da fuori dello stesso Vieira deviata in angolo da Handanovič e per un gol divorato da Quagliarella a porta quasi sguarnita.

Per la seconda volta nella sua storia l’Inter parte con sei vittorie nelle prime sei giornate: con l’effetto Conte, i nerazzurri volano entusiasti al comando e i tifosi giunti da Milano intonano con orgoglio il coro “Salutate la capolista”. La Samp, al contrario, è spaesata, impaurita e senza idee: la gara del prossimo turno, a Verona, di nuovo di sabato alle 18, sarà probabilmente decisiva anche per le sorti di Di Francesco, che continua a variare uomini e moduli, ma senza riuscire a dare una sterzata. Pare difficile un cambio di guida tecnica in questo momento, visto che i prossimi giorni saranno decisivi – si spera – per la situazione societaria.

IL TABELLINO

Genova (stadio Luigi Ferraris), 28 settembre 2019, ore 18
SAMPDORIA-INTER 1-3
20′ pt Sensi, 22′ Sánchez; 10′ st Jankto, 16′ st Gagliardini.
SAMPDORIA (3-5-1-1): Audero; Bereszyński, Chabot, Colley; Depaoli (10′ st Bonazzoli), Linetty (28′ st Caprari), Ekdal (24′ st Vieira), Jankto, Murru; Rigoni; Quagliarella. In panchina: Raspa, Falcone, Augello, Barreto, Ramírez, Thorsby, Regini, Ferrari, Léris. Allenatore: Di Francesco.
INTER (3-5-2):
Handanovič; Škriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva (12′ st D’Ambrosio), Gagliardini, Brozović, Sensi (20′ st Barella), Asamoah; Lautaro Martínez (11′ st Lukaku), Sánchez. In panchina: Padelli, Godín, Vecino, Ranocchia, Politano, Lazaro, Borja Valero, Dimarco, Biraghi. Allenatore: Conte.
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
NOTE: espulso al 1′ st Sánchez  per doppia ammonizione; ammoniti Bastoni, Rigoni, Linetty, Sánchez e Škriniar; recupero: 3′ pt, 4′ st.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Inter in maglia nera, pantaloncini neri e calzettoni neri.

LA GIORNATA

I risultati:
sabato 28 settembre, ore 15: Juventus-Spal 2-0; ore 18: Sampdoria-Inter 1-3; ore 20.45: Sassuolo-Atalanta 1-4; domenica 29 settembre, ore 12.30: Napoli-Brescia 2-1; ore 15: Lazio-Genoa 4-0, Lecce-Roma 0-1, Udinese-Bologna 1-0; ore 18: Cagliari-Verona 1-1; ore 20.45: Milan-Fiorentina 1-3; lunedì 30 settembre, ore 20.45: Parma-Torino 3-2.

La classifica:
Inter 18; Juventus 16; Atalanta 13; Napoli 12; Roma 11; Lazio e Cagliari 10; Parma e Torino 9; Fiorentina e Bologna 8; Udinese 7; Sassuolo, Verona, Brescia, Milan e Lecce 6; Genoa 5; Spal e Sampdoria 3.

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