Avvio in salita
Inizia in modo disastroso il campionato 2019-20 della Sampdoria, che perde malamente in casa contro la Lazio di Simone Inzaghi, parsa superiore in tutto. L’avventura di Eusebio Di Francesco comincia dunque nel peggiore dei modi, con una disfatta interna al cospetto di una formazione che sembrava di una categoria superiore rispetto all’undici blucerchiato, in ritardo di condizione e senza avere ancora assimilato i nuovi meccanismi. Lo 0-3 maturato a Marassi rappresenta il peggior debutto della storia del club, al pari di Novara-Samp 3-0 del lontano 1950.
La gara: dopo un piccolo giallo legato all’illuminazione (si erano spenti diversi fari poco prima del via), si parte. E dopo una decina di minuti di studio, la gara si ravviva con due belle parate di Audero, la prima su Milinković-Savić, la seconda su Immobile. È il preludio di quelli che saranno i protagonisti della partita, da entrambe le parti: il serbo sarà per distacco il migliore in campo; l’attaccante si isserà subito in testa alla classifica marcatori (al pari di Muriel, Insigne e Zaza); il portiere si rivelerà il migliore del Doria.
La Lazio è sin da subito padrona del campo e prova a rendersi pericolosa con un colpo di testa di Luis Alberto, con un acuto di Correa (sul quale Murru s’immolerà su Lazzari, ma a gioco fermo per fuorigioco), con un contropiede di Immobile sporcato in modo provvidenziale da Colley e uno stacco aereo di Milinković-Savić alto di poco, su cross al bacio di Lulic.
Per la Samp, da segnalare un paio di conclusioni dalla distanza di Gabbiadini e Quagliarella, facilmente neutralizzate da Strakosha.
Al 37′, gli ospiti sbloccano meritatamente la sfida: ricevendo la palla su una punizione battuta in velocità e sulla quale la retroguardia della Samp è stata poco reattiva, Immobile si lancia in profondità e supera Audero con un pallonetto morbido che s’insacca in porta. La punta della nazionale azzurra festeggia così – dopo un lungo check al Var – il centesimo gol in Serie A. Nella ripresa, arriverà anche il sigillo numero 101.
Prima del riposo, la Samp prova a ripristinare la parità con Vieira, bravo a portarsi la palla sul sinistro, eludendo un avversario, e calciare in porta, dove Strakosha è ancora una volta vigile.
Nella ripresa, il primo brivido è un retropassaggio per Audero: apparentemente innocuo, il pallone scivola sotto il piede del numero 1 doriano e si dirige verso la porta, prima del recupero dello stesso Audero sulla riga. Subito dopo il portiere si fa perdonare la quasi-papera con un bell’intervento su Immobile. Sul capovolgimento, tocca di nuovo a Strakosha prendersi la scena, con un prodigioso intervento su una conclusione da fuori di Gabbiadini.
Dal 55′, il Doria va in tilt con un doppio cazzotto incassato dagli avversari nel giro di pochi minuti: Bereszyński perde un pallone sanguinoso su un contrasto a metà campo con Luis Alberto e di fatto lancia l’attacco della Lazio, che culmina con il gol di Correa, che fredda Audero con un diagonale. L’argentino, da ex, non esulta, anzi quasi si scusa per la segnatura.
Dopo un’altra manciata di minuti, Immobile riceve nel cuore dell’area di rigore una palla d’oro servitagli col contagiri da Milinković-Savić: dopo un controllo così così, che comunque spiazza Audero, Immobile deposita in rete il terzo punto dei romani. La partita, di fatto, termina qui.
Nella mezzora finale, tra il torello della Lazio, con la testa già al derby della seconda giornata, e la fatica di una Sampdoria in attesa solo del fischio finale, si registrano giusto un paio di conclusioni dei neoentrati Bonazzoli (fuori di poco) e Léris (tiro debole sul portiere).
Dall’amaro debutto del Ferraris, la Samp ha ben poco da salvare: Audero ha compiuto diversi interventi degni di nota, evitando un passivo ancor peggiore; Gabbiadini si è sbattuto, accentrandosi molto e provando a dare dinamismo, oltre ad essere l’uomo andato più volte al tiro; Vieira ha fatto vedere buone cose in mezzo. Per il resto, partita insufficiente di tutti gli altri, in particolare di Bereszyński, che col suo erroraccio ha messo la pietra tombale sulla gara, e di Caprari, davvero irritante e fuori dal gioco. Se il gioco di Di Francesco passa notoriamente sugli esterni, speriamo che in chiusura di mercato ne arrivi qualcuno. La squadra vista contro la Lazio è preoccupante: vero che gli avversari erano rodati e complessivamente sono molto più forti, ma non c’è stata storia.
IL TABELLINO
Genova (stadio Luigi Ferraris), 25 agosto 2019, ore 20.45
SAMPDORIA-LAZIO 0-3
38′ pt Immobile; 10′ st Correa, 16′ st Immobile.
SAMPDORIA (4-3-3): Audero; Bereszyński, Murillo, Colley, Murru; Vieira, Ekdal, Linetty (21′ st Léris); Gabbiadini (31′ st Bonazzoli), Quagliarella, Caprari (21′ st Jankto). In panchina: Falcone, Augello, Chabot, Barreto, Ramírez, Bahlouli, Jankto, Thorsby, Regini, Ferrari. Allenatore: Di Francesco.
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi (26′ st Vavro), Radu; Lazzari (20′ st Marušić), Milinković-Savić (32′ st Cataldi), Parolo, Luis Alberto, Lulić; Immobile, Correa. In panchina: Guerrieri, Proto, Patric, Leiva, Berisha, Bastos, Caicedo, Anderson, Adekanye. Allenatore: S. Inzaghi.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
NOTE: ammoniti Lazzari, Ekdal, Acerbi e Murru; recupero: 2′ pt, 2′ st.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Lazio in maglia bianca con strisce verticali blu e celeste, pantaloncini blu e calzettoni a righe blu e celesti.
LA GIORNATA
I risultati:
sabato 24 agosto, ore 18: Parma-Juventus 0-1; ore 20.45: Fiorentina-Napoli 3-4; domenica 25 agosto, ore 18: Udinese-Milan 1-0; ore 20.45: Cagliari-Brescia 0-1, Roma-Genoa 3-3, Sampdoria-Lazio 0-3, Spal-Atalanta 2-3, Torino-Sassuolo 2-1, Verona-Bologna 1-1; lunedì 26 agosto, ore 20.45: Inter-Lecce 4-0.
La classifica:
Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Torino, Brescia, Udinese e Juventus 3; Genoa, Roma, Bologna e Verona 1; Fiorentina, Spal, Sassuolo, Milan, Cagliari, Parma, Sampdoria e Lecce 0.
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