Rimonta gettata
Proprio quando la chimica del match sembrava cambiata, però, ecco che i partenopei hanno piazzato le due zampate decisive, negli ultimi minuti di gara.
La Sampdoria perde tra gli applausi, ma i punti prendono la direzione di Napoli.
Senza Bereszyński (squalificato) e Depaoli (infortunato), Ranieri schiera come terzini il norvegese Thorsby e Augello, con Colley e il fresco ex Tonelli in mezzo; dal centrocampo in su, nessuna sorpresa, con Jankto a sinistra, Ramírez a destra, Linetty ed Ekdal in mezzo e Gabbiadini e Quagliarella a comporre il duo d’attacco.
Come dicevamo, il Napoli colpisce a freddo: cross di Zieliński da sinistra, colpo vincente di Milik, che vince il duello aereo con Colley. Gara subito in salita per i blucerchiati.
E quando al 16′, il macedone Elmas sigla il suo primo gol in Serie A, la partita sembra già in archivio: angolo da destra di Mário Rui, spizzata di Di Lorenzo e rete del centrocampista che si fa trovare tutto solo sul secondo palo, libero di tirare.
E pensare che poco prima Quagliarella aveva avuto tra i piedi la palla dell’1-1, ma la sua conclusione era stata facilmente neutralizzata da Meret.
Al 26′, proprio Quagliarella si inventa una prodezza delle sue e trafigge la porta del suo amato Napoli con un colpo al volo (assist di Ekdal) che s’insacca nel secondo palo. Un’altra prodezza del capitano contro il Napoli dopo il famoso gol di tacco della passata stagione.
La Samp riprende vita e prima Gabbiadini e poi Ramírez sprecano il possibile 2-2: l’uruguaiano addirittura centra il palo da due passi, vanificando un super contropiede che era partito proprio dai suoi piedi.
All’inizio del secondo tempo, due guizzi di Quagliarella (un tiro a sorpresa sul primo palo che finisce sull’esterno della rete e un colpo di testa fuori di poco) dimostrano che è una gara ancora tutta da scrivere. E al 55′, Ramírez trova il gol del 2-2 con una rovesciata sotto la Sud, che però viene annullata da La Penna dopo il controllo del Var: a inizio azione c’era stato un mani di Gabbiadini. Nell’occasione, l’uruguaiano viene pure ammonito per proteste. Danno e beffa.
Il pari è però nell’aria e arriva al 73′: Quagliarella viene steso da Manōlas in area e guadagna un calcio di rigore. Che inizialmente non viene concesso: anche in questo caso La Penna torna sui suoi passi, come per la rete annullata poco prima, dopo il controllo al video. Dal dischetto va Gabbiadini, visto che il capitano è fuori per farsi medicare. Meret tocca, ma non basta: il pallone entra in rete e la Samp trova il pari. Purtroppo Quagliarella deve dare forfait e al suo posto entra Bonazzoli. Già in precedenza, Ranieri aveva tolto Ramírez per un acciaccio e aveva inserito Maroni: per l’argentino è l’esordio in Serie A (aveva giocato in estate in Coppa Italia contro il Crotone, ma proprio in quella partita si infortunò).
A pochi minuti dalla fine, il Napoli torna a colpire e lo fa con il tedesco Demme, anche lui al primo gol in Serie A: tiro di Insigne, respinta di Colley e palla che finisce dalle parti dell’ex centrocampista del Lipsia, che non deve fare altro che appoggiare in rete nella porta rimasta sguarnita (Audero si era tuffato sulla conclusione di Insigne). Il 2-3 è un duro colpo per la Samp e la gara termina qui. Al 98′, Audero esce fuori dall’area per anticipare Milik e rinvia di testa, lasciando di nuovo la porta vuota: la palla finisce nei piedi del neoentrato Mertens, che da lontano trova lo specchio e fissa sul risultato di 2-4. Sipario.
Il finale di gara ha mostrato la differenza delle due rose, anche nei ricambi: i gol del 2-3 e del 2-4 sono giunti da due calciatori subentrati, Demme e Mertens. La Samp, quando ha dovuto pescare dalla panchina, ha avuto poco materiale per dire la sua. E rimane francamente incomprensibile del perché la squadra non abbia acquistato un attaccante di peso a gennaio: in avanti è arrivato solo La Gumina al posto di Caprari (oltre a Yoshida e Tonelli in difesa).
Sui singoli, prestazioni insufficienti per Colley (marcatura sballata su Milik nel primo gol, rinvio che costa caro sul terzo) e Audero (l’errore grave è solo sull’ultimo gol, ma non è sembrato reattivo nemmeno sugli altri). Applausi per il miglior Quagliarella della stagione e per Ramírez, specialmente quando si è accentrato alle spalle delle punte (in pratica dopo lo 0-2).
Chiusura sui cori contro Napoli e i napoletani piovuti dalla Gradinata Sud nel finale di gara e oggettivamente uditi da chiunque. In queste colonne vengono condannati senza se e senza ma, e per fortuna lo ha fatto anche Ranieri nel dopopartita evitando inutili scuse: «Chiedo scusa a tutti i tifosi napoletani».
IL TABELLINO
Genova (stadio Luigi Ferraris), 3 febbraio 2020, ore 20.45
SAMPDORIA-NAPOLI 2-4
3′ pt Milik, 16′ pt Elmas, 26′ pt Quagliarella; 28′ st Gabbiadini, 38′ st Demme, 53′ st Mertens.
SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Thorsby, Tonelli, Colley, Augello; Ramírez (23′ st Maroni), Ekdal, Linetty, Jankto (35′ st Vieira); Gabbiadini, Quagliarella (30′ st Bonazzoli). In panchina: Seculin, Falcone, Chabot, Barreto, Askildsen, La Gumina, Léris, Murru, Bertolacci. Allenatore: Ranieri.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Hysaj, Manōlas, Di Lorenzo, Mário Rui; Elmas (34′ st Politano), Lobotka (16′ st Demme), Zieliński; Callejón (27′ st Mertens), Milik, Insigne. In panchina: Ospina, Karnezīs, Allan, Llorente, Lozano, Luperto, Maksimović, Koulibaly. Allenatore: Gattuso.
ARBITRO: La Penna di Roma.
NOTE: ammoniti Jankto, Elmas, Ekdal, Ramírez, Linetty, Demme e Politano; recupero: 0′ pt, 9′ st.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Napoli in maglia verde, pantaloncini verdi e calzettoni verdi.
LA GIORNATA
I risultati:
sabato 1 febbraio, ore 15: Bologna-Brescia 2-1; ore 18: Cagliari-Parma 2-2; ore 20.45: Sassuolo-Roma 4-2; domenica 2 febbraio, ore 12.30: Juventus-Fiorentina 3-0; ore 15: Atalanta-Genoa 2-2, Lazio-Spal 5-1, Milan-Verona 1-1; ore 18: Lecce-Torino 4-0; ore 20.45: Udinese-Inter 0-2; lunedì 3 febbraio, ore 20.45: Sampdoria-Napoli 2-4.
La classifica:
Juventus 54; Inter 51; Lazio* 49; Atalanta e Roma 39; Cagliari, Parma e Milan 32; Verona*, Napoli e Bologna 30; Torino 27; Sassuolo 26; Fiorentina 25; Udinese 24; Sampdoria 20; Lecce 19; Genoa 16; Brescia e Spal 15.
*Lazio e Verona hanno una partita in meno.
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