Sampdoria in volo
La bellezza del calcio sta nella sua imprevedibilità: alzi la mano chi – dopo i ko delle prime due giornate – si aspettava nove punti tra Fiorentina, Lazio e Atalanta. La Samp continua la sua scalata e va ad espugnare Bergamo contro ogni pronostico. Ma lo fa meritatamente, portandosi a casa l’intera posta al termine di una gara in cui si è difesa bene, ha sofferto poco ed è ripartita in modo letale.
Privo di Candreva, Ranieri ha spostato Jankto da sinistra a destra, dando spazio al giovane Damsgaard sulla corsia mancina. Per il resto, nessuna novità, con la difesa confermata e l’attacco col tandem Ramírez-Quagliarella.
L’Atalanta ha una notevoleta profondità di rosa e tante opzioni offensive: i primi acuti sono dei padroni di casa, col Papu Gómez (parata di Audero) e del rientrante Iličić, ispirato ma impreciso. Al 13′, però è la Samp a colpire: Damsgaard lavora un pallone per Quagliarella, che entra in area, si allarga liberandosi di Palomino e fredda Sportiello col sinistro, trovando il suo novantesimo gol con la maglia blucerchiata.
L’Atalanta prova a scuotersi, ancora con Iličić, ma anche la Samp spreca le occasioni per raddoppiare, prima con Tonelli sugli sviluppi di un calcio e piazzato e poi, con il calcio di rigore fallito da Quagliarella. Il fallo di mano di Mojica su un cross di Jankto non era stato visto da Calvarese, ma non è sfuggito al Var: dal dischetto, però, Sportiello respinge il tiro del capitano doriano e così si va al riposo sullo 0-1.
Nella ripresa, la partita rimane bellissima e in campo le squadre non si risparmiano. La gara si mette in discesa al quarto d’ora, quando Jankto pesca Thorsby che – tuffandosi a volo d’angelo – va a colpire di testa, trovando il punto del raddoppio.
L’Atalanta cerca le contromisure (Gasperini, che aveva già effettuato tre cambi all’intervallo, esaurisce le cinque sostituzioni quando Ranieri non ne ha ancora operata neppure una), ma la Samp continua a difendersi con ordine. Ma l’inghippo è sempre dietro l’angolo e così l’Atalanta può riaprire la partita a dieci minuti dal termine: il neoentrato Keita Baldé interviene goffamente su Zapata e Calvarese concede un rigore agli orobici (anche questo accordato con l’ausilio del monitor: restano comunque dei dubbi). Lo stesso Zapata trafigge la sua vecchia squadra spiazzando Audero e portando la partita sull’1-2.
Ma proprio nelle battute conclusive, Keita si fa perdonare l’errore del fallo da rigore, andando a concludere un rapido contropiede, servendo l’assist per Jankto, che comodamente sigla l’1-3 e fa calare il sipario sul Gewiss Stadium.
Seconda sconfitta consecutiva per l’Atalanta e terza affermazione di fila per la Samp, che aggancia a nove punti proprio i ragazzi di Gasperini. Una prova maiuscola che fa ben sperare per il derby.
Nella Samp è stata ancora una volta ammirevole la solida coppia Yoshida-Tonelli, i terzini Bereszyński e Augello sono stati attenti soprattutto in difesa, Jankto sulla destra se l’è cavata in maniera egregia mettendo a referto anche un gol e un assist, Damsgaard ha offerto qualche spunto, Thorsby è migliorato alla distanza (è partito con due tunnel subiti da Iličić e con un brutto pallone perso nella propria trequarti, ma alla fine si è ripreso, segnando pure un gol), Quagliarella si è confermato un trascinatore. La bravura dei liguri, poi, è stata nell’aver neutralizzato diversi avversari, da Gómez (comunque volenteroso) a Lammers (un fantasma), da De Roon (uscito per un problema muscolare) a Pašalić.
Ad ogni modo, il voto più alto va a Claudio Ranieri: la prestazione perfetta dei suoi uomini è tutta figlia di questo allenatore, che non pretende di aver inventato nulla, ma che ottiene sempre sostanza dalle sue squadre.
IL TABELLINO
Bergamo (Gewiss Stadium), 24 ottobre 2020, ore 15
ATALANTA-SAMPDORIA 1-3
13′ pt Quagliarella; 14′ st Thorsby, 35′ st rig. Zapata, 47′ st Jankto.
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Šutalo (1′ st Tolói), Palomino, Djimsiti; Depaoli (15′ st Hateboer), Pašalić, De Roon (19′ st Malinovs’kyj), Mojica (1′ st Gosens); Gómez; Iličić, Lammers (1′ st Zapata). In panchina: Radunović, Rossi, Muriel, Freuler, Romero, Pessina, Mirančuk. Allenatore: Gasperini.
SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszyński, Yoshida, Tonelli, Augello; Jankto, Thorsby, Ekdal, Damsgaard (27′ st Léris); Ramírez (21′ st Verre), Quagliarella (21′ st Keita Baldé). In panchina: Ravaglia, Letica, Adrien Silva, Colley, Askildsen, Regini, La Gumina, Ferrari, Prelec. Allenatore: Ranieri.
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
NOTE: al 44′ pt Sportiello ha parato un rigore a Quagliarella; ammoniti Tonelli, Mojica, Yoshida, Malinovs’kyj, Keita Baldé, Jankto e Palomino; recupero: 2′ pt, 4′ st; ingresso ridotto a 1000 persone per l’emergenza Coronavirus.
DIVISE: Atalanta in maglia a strisce nerazzurre, pantaloncini neri e calzettoni neri; Sampdoria in maglia bianca, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi.
LA GIORNATA
I risultati:
venerdì 23 ottobre, ore 20.45: Sassuolo-Torino 3-3; sabato 24 ottobre, ore 15: Atalanta-Sampdoria 1-3; ore 18: Genoa-Inter 0-2; ore 20.45: Lazio-Bologna 2-1; domenica 25 ottobre, ore 12.30: Cagliari-Crotone 4-2; ore 15: Benevento-Napoli 1-2, Parma-Spezia 2-2; ore 18: Fiorentina-Udinese 3-2; ore 20.45: Juventus-Verona 1-1; lunedì 26 ottobre, ore 20.45: Milan-Roma 3-3.
La classifica:
Milan 13; Napoli* e Sassuolo 11; Inter 10; Juventus, Atalanta e Sampdoria 9; Verona e Roma 8; Fiorentina, Cagliari e Lazio 7; Benevento 6; Spezia 5; Genoa** e Parma 4; Bologna e Udinese 3; Torino** e Crotone 1.
*Il Napoli ha un punto di penalizzazione; **Genoa e Torino hanno una partita in meno.
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