Si rivedono le streghe
Può sembrare paradossale dirlo dopo due giornate, ma per la Sampdoria suona già la prima campana d’allarme della stagione: dopo lo 0-3 contro la Juventus arriva un’altra sconfitta, questa volta molto più grave, in casa contro il neopromosso Benevento. Il tutto con l’aggravante dello sciupio del doppio vantaggio e dell’aver lasciato condurre il gioco agli avversari. Insomma, la prima gara a Marassi del nuovo campionato (nonché la prima con un po’ di pubblico, seppur ridotto) è amarissima: l’undici di Filippo Inzaghi va sotto di due reti, ma lotta e non si dà mai per vinto, andando a completare una rimonta meritata; quello di Claudio Ranieri, dopo il 2-0 dei primi 18′, è andato misteriosamente in tilt, venendo schiacciato nella propria trequarti e rimanendo a guardare per tutto il secondo tempo.
La giornata era partita bene: gol di Quagliarella in avvio (rinvio errato di Montipò, palla intercettata da Bonazzoli e assist vincente per il capitano, che raggiunge Vialli a quota 85 reti in Serie A con la casacca blucerchiata), raddoppio di Colley dopo pochi minuti (gol di testa su assist del neoarrivato Candreva, uno dei più pimpanti) e persino un gioco godibile, durato però troppo poco. Al 25′, Audero si è superato sul colpo di testa di Moncini: è stato quello il momento in cui il Benevento ha capito di poter osare. La rete di Caldirola – al debutto in Serie A – sugli sviluppi di un corner ha riaperto una gara che molti avevano già dato per chiusa e nella ripresa ha cambiato radicalemte volto, complici anche le letture errate di Ranieri (ha tolto Candreva e Verre che erano tra i migliori, ha lasciato in campo Ekdal, che è stato un fantasma, e pure questo Jankto in totale crisi d’identità: clamoroso il gol sbagliato al 65′, con la conclusione in orbita da due passi).
Spinti da un grintosissimo Filippo Inzaghi, gli ospiti hanno prima sfiorato (girata di Moncini terminata sul fondo) e poi trovato il 2-2 ancora con Caldirola, che, lasciato tutto solo, non ha problemi a staccare di testa e a sfruttare l’assist dell’ex Caprari. Sprecato il vantaggio, il Doria ha provato a combinare qualcosa per cercare di riprendersi i tre punti: i colpi di testa di Depaoli e soprattutto quello dell’appena entrato Gabbiadini (palo al primo pallone toccato) hanno messo i brividi ai campani, poi c’è stato il 3-2 di Jankto annullato per fuorigioco di Depaoli, autore dell’assist.
Nel finale, le Streghe – che curiosamente avevano cominciato la loro avventura a Marassi anche in occasione dell’altro campionato di Serie A da loro giocato, il 2017-18 – hanno piazzato il colpaccio con Letizia (palla servitagli da Sau, che aveva perso l’attimo per andare a rete prima di passarla al compagno), la cui staffilata da venti metri si rivela imprendibile per Audero.
Finisce 2-3: Inzaghi e la sua panchina scoppiano di gioia; per la Samp, invece, si aprono tanti interrogativi, anche perché il calendario all’orizzonte è terribile. Siamo solo all’inizio ma la strada è già in salita e a proposito di Streghe, sembra di rivedere quello dello scorso anno, con la difficoltosa partenza della gestione Di Francesco, poi faticosamente rimediata.
IL TABELLINO
Genova (stadio Luigi Ferraris), 26 settembre 2020, ore 18
SAMPDORIA-BENEVENTO 2-3
8′ pt Quagliarella, 18′ pt Colley, 33′ pt Caldirola; 27′ st Caldirola, 43′ st Letizia.
SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszyński, Tonelli, Colley, Augello; Candreva (14′ st Depaoli), Ekdal, Verre (14′ st Thorsby), Jankto; Bonazzoli (18′ st Ramírez), Quagliarella (39′ st Gabbiadini). In panchina: Ravaglia, Vieira, Askildsen, Regini, Ferrari, Léris, Yoshida, Damsgaard. Allenatore: Ranieri.
BENEVENTO (4-3-3): Montipò; Letizia, Glik, Caldirola, Foulon (36′ st Tuia); Ioniță, Schiattarella, Dabo (14′ st Improta); R. Insigne (36′ st Hetemaj), Moncini (30′ st Lapadula), Caprari (30′ st Sau). In panchina: Manfredini, Lucatelli, Del Pinto, Maggio, Di Serio, Pastina, Vokić. Allenatore: F. Inzaghi.
ARBITRO: Dionisi de L’Aquila.
NOTE: ammoniti Augello, Tonelli, Dabo e Ramírez; recupero: 1′ pt, 4′ st; ingresso ridotto a 1000 persone per l’emergenza Coronavirus; prima della partita è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare l’arbitro Daniele De Santis.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Benevento in maglia a strisce giallorosse, pantaloncini neri e calzettoni neri.
LA GIORNATA
I risultati:
sabato 26 settembre, ore 15: Torino-Atalanta 2-4; ore 18: Cagliari-Lazio 0-2, Sampdoria-Benevento 2-3; ore 20.45: Inter-Fiorentina 4-3; domenica 27 settembre, ore 12.30: Spezia-Sassuolo 1-4 (giocata a Cesena); ore 15: Verona-Udinese 1-0; ore 18: Crotone-Milan 0-2, Napoli-Genoa 6-0 (inizialmente prevista per le 15, gara spostata per il ritardo del volo charter del Genoa); ore 20.45: Roma-Juventus 2-2; lunedì 28 settembre, ore 20.45: Bologna-Parma 4-1.
La classifica:
Napoli, Verona e Milan 6; Juventus e Sassuolo 4; Atalanta*, Lazio*, Inter*, Benevento*, Bologna, Fiorentina e Genoa 3; Cagliari e Roma 1; Udinese*, Spezia*, Torino, Sampdoria, Crotone e Parma 0.
*Atalanta, Lazio, Inter, Benevento, Udinese e Spezia hanno una partita in meno.
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