La notte delle streghe
Allucinante prestazione della Sampdoria, che affonda sotto i colpi del Torino di Ivan Jurić, che domina in lungo e in largo, meritando l’ampia vittoria ottenuta. Gara mai in discussione, all’Olimpico: l’ex Praet, Singo e Belotti (100 reti in Serie A) fissano il risultato sul 3-0, annichilendo una Samp mai in partita e visibilmente nervosa sin dalle prime battute di gioco. Una differenza abissale, quella tra le due squadre: determinata e sempre padrona del gioco la formazione granata; scarica, spaventata e senza idee quella blucerchiata.
Per D’Aversa, ora in bilico, è la sesta sconfitta in campionato, la terza consecutiva in trasferta, la quinta nelle ultime sette gare. Un ruolino terribile e ciò che colpisce è l’atteggiamento della squadra: in alcune occasione ha mostrato spavalderia al cospetto delle grandi, in altre ha pensato al “primo non prenderle” in confronti contro squadre dello stesso rango. Proprio come a Torino, dove si è presentato con cinque difensori e tre mediani, lasciando là davanti il solo Quagliarella, con Candreva a ruotargli attorno. Sembra quasi che la Samp sia scesa in campo in attesa di prendere gol e quando questo è arrivato (rete di Praet al 17′, su veloce scambio in area tra Sanabria, Linetty e appunto il belga), non c’è stata nemmeno una pallida reazione. Anzi, da lì il Doria è andato completamente in tilt e i giocatori hanno mostrato un certo nervosismo, non dando mai l’idea di riprendere il match.
E nel secondo tempo, quando ci si aspettava una reazione, è andato invece in scena un vero teatro degli orrori. Lampante l’azione del raddoppio torinista, giunto con un contropiede nato addirittura da un calcio d’angolo per i liguri: Pobega serve sulla destra l’accorrente Singo e l’ivoriano, imprendibile per la sonnacchiosa retroguardia ospite, trafigge un Audero non esente da colpe sul suo palo. Il 2-0 segna di fatto la fine della partita. La squadra di Jurić (che aveva persino perso Brekalo nel riscaldamento: dentro Linetty al suo posto e il polacco, anche lui un ex come Praet, si è rivelato uno dei migliori in campo) arriva continuamente al tiro, senza però inquadrare lo specchio della porta (conclusione alta di Belotti e pochi minuti dopo tiro a lato di Vojvoda).
E come se non bastasse, la Samp resta anche in dieci uomini per l’assurda espulsione di Adrien Silva, che si fa cacciare per proteste per una rimessa laterale: l’episodio rappresenta la fotografia ideale della serata. Così come simboleggia la confusione della partita il cambio di Askildsen, mandato in campo al 69′ e tolto dopo nemmeno dieci impalpabili minuti (in cui aveva preso anche un cartellino giallo e forse D’Aversa ha temuto di chiudere in nove).
L’ultimo scorcio di gara non è altro che l’attesa per il terzo gol del Toro: Belotti, subentrato a Sarabia, ha voglia di festeggiare la centesima rete in A. Al 71′, ci va vicino, colpendo il palo in una mischia sugli sviluppi di un corner. Al 92′, lo stesso Belotti veste i panni dell’assistman, offrendo il pallone a Verdi che di sinistro supera Audero. Il Var, però, coglie la posizione irregolare del marcatore. Ma dopo un altro minuto, il 3-0 si materializza e la firma è proprio di Belotti, che – servito da Bremer e da posizione esterna – supera Audero, facendo finalmente scorrere i titoli di coda sulla gara. A proposito: è la quarta partita consecutiva in cui i blucerchiati prendono gol dopo il 90′.
Ventitré gol a questo punto del campionato la Samp non li incassava dal 1963-64: la difesa fa acqua da tutte le parti e colpisce che quasi la stessa dell’anno scorso (col Toro è partito dalla panchina Colley). Yoshida e Colley hanno faticato, ma il vero mismatch è stato sull’asse Aina-Drăgușin, con il giovane rumeno puntato e sempre in affanno contro le folate dell’avversario). Bereszyński e Augello hanno spinto poco, Thorsby ha provato a barcamenarsi in mezzo al campo. Se al gruviera della terza linea aggiungiamo le trame offensive praticamente inesistenti e – ripetiamo – il palese nervosismo di tutti i giocatori (Audero infuriato con la sua difesa, Adrien Silva fuori per una sciocchezza assurda, Quagliarella che si sbraccia di continuo con i compagni o che riprende Thorsby che nel primo tempo lo aveva “anticipato” su un’azione d’attacco, staccando di testa e togliendo il pallone dalla sua orbita), il quadro di quanto “ammirato” a Torino è completo.
D’Aversa non cerca alibi e commenta in modo lucido e razionale quanto non ha funzionato durante la gara: «Prendiamo gol troppo facilmente. Anche il 3-0 annullato a Verdi doveva essere una spia e invece siamo riusciti a prendere gol un minuto dopo. Inoltre abbiamo fatto otto falli e preso quattro cartellini gialli. Siamo tutti responsabili andremo in ritiro per dare un segnale dopo la prestazione di questa sera». Di certo, se il mister non dovesse saltare i prossimi giorni (circola il nome di Iachini), sarà decisiva la prossima partita col Bologna, anche perché poi ci sarà la sosta.
IL TABELLINO
Serie A 2021-22, 11ª giornata | |||||
Torino (stadio Olimpico – Grande Torino), sabato 30 ottobre 2021, ore 20.45 | |||||
TORINO-SAMPDORIA 3-0 | PT: 1-0 | ||||
17′ pt Praet; 7′ st Singo, 48′ st Belotti | |||||
TORINO (3-4-2-1) | SAMPDORIA (3-1-4-2) | ||||
32 | Vanja MILINKOVIĆ-SAVIĆ | 1 | Emil AUDERO | ||
26 | Koffi DJIDJI | 19 | Radu DRĂGUȘIN | ◀ 36′ st | |
3 | Gleison BREMER (c) | 22 | Maya YOSHIDA | ||
99 | Alessandro BUONGIORNO | 4 | Julian CHABOT | ||
17 | Wilfried SINGO | ◀ 8′ st | 6 | Albin EKDAL | ◀ 9′ st |
10 | Saša LUKIĆ | 24 | Bartosz BERESZYŃSKI | ◀ 24′ st | |
4 | Tommaso POBEGA | 2 | Morten THORSBY | ||
34 | Ola AINA | ◀ 42′ st | 5 | ADRIEN SILVA | |
22 | Dennis PRAET | ◀ 32′ st | 3 | Tommaso AUGELLO | |
77 | Karol LINETTY | ◀◀ 42′ st | 87 | Antonio CANDREVA | |
19 | Antonio SANABRIA | ◀◀ 8′ st | 27 | Fabio QUAGLIARELLA (c) | ◀◀ 9′ st |
In panchina: | In panchina: | ||||
1 | Etrit BERISHA | 33 | Wladimiro FALCONE | ||
5 | Armando IZZO | 9 | Ernesto TORREGROSSA | ||
6 | David ZIMA | 10 | Francesco CAPUTO | ▶▶ 9′ st | |
7 | Simone ZAZA | 11 | Riccardo CIERVO | ▶▶ 36′ st | |
9 | Andrea BELOTTI | ▶▶ 8′ st | 12 | Fabio DEPAOLI | |
13 | Ricardo RODRÍGUEZ | ▶ 42′ st | 15 | Omar COLLEY | ▶ 36′ st |
24 | Simone VERDI | ▶▶ 42′ st | 16 | Kristoffer ASKILDSEN | ▶ 24′ st ◀◀ 36′ st |
25 | Ben Lhassine KONE | 23 | Manolo GABBIADINI | ▶ 9′ st | |
27 | Mërgim VOJVODA | ▶ 8′ st | 25 | Alex FERRARI | |
70 | Magnus WARMING | 28 | Gerard YEPES | ||
88 | Tomás RINCÓN | ▶ 32′ st | 29 | Nicola MURRU | |
70 | Simone TRIMBOLI | ||||
ALL. | Ivan JURIĆ | ALL. | Roberto D’AVERSA | ||
ARBITRO: Francesco FOURNEAU di Roma | |||||
NOTE: espulso Adrien Silva al 22′ st per proteste; ammoniti Bremer, Pobega, Drăgușin, Askildsen, Chabot e Candreva; recupero: 0′ pt, 3′ st; gara giocata con il 75% di capienza per l’emergenza Coronavirus | |||||
DIVISE: Torino in maglia granata, pantaloncini bianchi e calzettoni neri; Sampdoria in maglia bianca, pantaloncini blu e calzettoni bianchi |
LA GIORNATA
I risultati:
sabato 30 ottobre, ore 15: Atalanta-Lazio 2-2; ore 18: Verona-Juventus 2-1; ore 20.45: Torino-Sampdoria 3-0; domenica 31 ottobre, ore 12.30: Inter-Udinese 2-0; ore 15: Fiorentina-Spezia 3-0, Genoa-Venezia 0-0, Sassuolo-Empoli 1-2; ore 18: Salernitana-Napoli 0-1; ore 20.45: Roma-Milan 1-2; lunedì 1° novembre, ore 20.45: Bologna-Cagliari 2-0.
La classifica:
Napoli e Milan 31; Inter 24; Roma e Atalanta 19; Lazio e Fiorentina 18; Verona, Juventus, Bologna ed Empoli 15; Torino e Sassuolo 14; Udinese 11; Sampdoria e Venezia 9; Genoa e Spezia 8; Salernitana 7; Cagliari 6.
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