Cade il fortino casalingo



SAMPDORIA-NAPOLI 1-2


LA PARTITA
Venti mesi dopo, la Sampdoria torna a perdere una partita casalinga di campionato. Era dal gennaio del 2009, alla prima di Pazzini con la maglia blucerchiata, infatti che una squadra non espugnava il campo della Samp. Da quello 0-2 col Palermo a questo 1-2 col Napoli, il Doria si era costruito un fortino che aveva permesso la scorsa stagione di arrivare quarti e di giocarsi il preliminare di Champions quest’estate. Champions League che, ironia della sorte, divenne realtà proprio dopo l’1-0 al Napoli di Mazzarri, all’ultima giornata. 

Peccato anche per la vetta che sfuma. A dieci minuti dal termine, c’era in testa alla classifica un insolito terzetto composto appunto dalla squadra di Di Carlo, l’Inter e il Cesena. E invece, s’è spenta la luce all’improvviso e la Samp si è ritrovata prima nella colonna di destra, a dimostrazione della compattezza della classifica, come è normale che sia alla terza giornata.

Napoli e Sampdoria si sfidano appena tre giorni dopo le fatiche di coppa, e chi si aspettava una gara tra squadre stanche è rimasto spiazzato dall’intensità messa in campo dalle due compagini. Il primo tempo è un Napoli spumeggiante, che assedia la metà campo della Samp: nei primi venti minuti i partenopei collezionano corner e possesso palla, ma di occasioni realmente pericolose non se ne vedono, anche se lo 0-0 all’intervallo va sicuramente largo ai padroni di casa. Che nella ripresa cercano di alzare il ritmo. Ma l’unico davvero in serata è Guberti, che dopo uno slalom tra alcuni avversari libera il destro, che si stampa sulla traversa. Poco dopo, è il Napoli a colpirne una, con una violenta punizione di Gargano. Di Carlo richiama in panchina Pazzini, non ancora al meglio, e inserisce Pozzi. E proprio lui si procura un calcio di rigore, dopo una strattonata di Paolo Cannavaro in area, sugli sviluppi di un cross morbido di Cassano. È quest’ultimo a presentarsi dagli undici metri e a portare in vantaggio la Samp: rasoterra alla sinistra del portiere, che intuisce ma non arriva.
Già nel primo tempo, Cassano aveva chiesto un rigore per un contatto con Cannavaro, ma l’arbitro ha lasciato correre. Dal replay, le proteste del barese sembrano un po’ eccessive.

Il Napoli non accusa il colpo e anzi, ha il merito di giocare come se non fosse successo nulla. Gargano su punizione pesca Hamsik in area, marcato malissimo. Lo slovacco ringrazia e trafigge Curci. La Samp si sgonfia e dopo tre minuti subisce il gol del sorpasso. Cross dal fondo di Lavezzi, colpo di testa di Cavani in anticipo su un colpevole Lucchini e palla che passa sotto le gambe di Curci. Il Napoli si trova improvvisamente in vantaggio, alla Samp emergono ancora una volta dei limiti caratteriali, che non le permettono di mantenere i vantaggi (Werder, Juve, PSV e Napoli) e di crollare spesso nel finale (tutti i casi appena citati tranne la Juve). Eppure, proprio nel recupero ci sarebbe un’occasione per Koman, subentrato a Guberti, ma all’ungherese, la palla resta dietro sul più bello, quando appostato dentro l’area piccola avrebbe dovuto solo calciare…

Mazzarri si conferma bestia nera di Di Carlo. In chiusura, complimenti al tecnico livornese che ha preparato davvero bene la gara contro la sua ex squadra, ingabbiando gli attaccanti (ottimo Grava su Cassano) e facendo dettare ai suoi il ritmo della gara. Nessuna colpa invece per Mimmo Di Carlo: forse Semioli in un centrocampo a tre non è il massimo, ma in questo momento non bisogna dimenticare che mancano Poli e Tissone.

Tra tre giorni si torna in campo per il turno infrasettimanale. La Samp sarà di scena al Sant’Elia di Cagliari. Alla ricerca del riscatto, dopo questo amaro kappaò.

LE PAGELLE



Curci 5,5
Zauri 6 Gastaldello 6 Lucchini 5 Ziegler 6
Semioli 5,5 Palombo 6 Dessena 5
Guberti 6,5
Pazzini 5,5 Cassano 6

+ Mannini 5,5 Pozzi 6 Koman ng
Di Carlo 6


Guberti 6,5: è il più in palla di tutta la squadra. Svaria su tutto il fronte d’attacco e colpisce una traversa al termine di un bell’acuto personale.

Lucchini 5:
in collaborazione con Curci, che si fa passare il pallone sotto le gambe, regala il gol del 2-1 al Napoli, intervenendo su Cavani con sufficienza. Un errore che costa carissimo.


Dessena 5:
sbaglia un sacco di passaggi e appoggi, naufragando nel folto centrocampo del Napoli.



Nelle foto, l’ex Campagnaro sprinta con Pazzini; Cassano si dispera per il rigore non concesso nel primo tempo; la traversa di Dessena. 

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