Arriva un punto

CHIEVO-SAMPDORIA 0-0
LA PARTITA
Bene hanno fatto dunque le agenzie di scommesse a non accettare il risultato di parità per questa partita, e in particolar modo lo 0-0. Al Bentegodi, col primo caldo, si affrontavano le due squadre che più volte hanno ottenuto questo risultato (anche l’andata finì così): con un Chievo apparentemente tranquillo e una Sampdoria che da novembre non segna fuori casa, in molti avevano pronosticato una gara tra gli sbadigli. Fatto sta che l’Ufficio Inchieste ha aperto un dossier su questa gara. A conti fatti, la giornata è stata negativa, visto che il distacco dalla B è passato da tre a due punti. Auguriamoci quindi che quello di Verona non sia stato un biscotto, perché potremmo pure pentircene visti i prossimi impegni e i risultati delle altre. Essere tornati a fare risultato dopo quattro sconfitte di fila, è già qualcosa, ma l’incapacità a far gol è ormai disarmante (il 24 marzo è arrivato un 1-0 in amichevole al Derthona: il problema è che i piemontesi giocano in Interregionale…).
Un paio di tiri per la Samp (Biabiany alto di poco e Palombo su punizione, deviata in angolo da Sorrentino), uno per il Chievo (Uribe, alto): questo è ciò che ha offerto la partita di ieri. Sicuramente troppo poco per i 5000 tifosi sampdoriani accorsi da Genova (aiutati anche dai tifosi dell’Hellas Verona, che hanno approfittato della sosta in Lega Pro, per sostenere i colori blucerchiati in nome di un antico gemellaggio) e votati da Sky come “uomo-partita”. In effetti, trovare un giocatore che si è elevato sugli altri in un torpore durato 90 minuti, è davvero difficile. Dispiace che ai cori incessanti durati tutta la gara, tanto da far sembrare il Doria in casa, è corrisposta ancora una volta una prestazione senza cuore, sbiadita e svogliata.
E se dopo la sosta, l’esodo dei tifosi in trasferta e il famoso video apparso in settimana in cui Palombo e Poli promettevano di giocare col coltello tra i denti (eccolo qua. A proposito: personalmente lo trovo ridicolo. A me la metafora calcio-guerra, con musiche eroiche in sottofondo e dichiarazioni epiche, ha stancato da un pezzo…), l’esito è quello visto ieri, siamo messi proprio male. Intanto è arrivata la chicca settimanale di Garrone, che ormai non ha più freni. L’ultima sparata è stata quella in cui ha detto che non è per questi ultimi mesi che si è creata questa posizione di classifica, ma “perché siamo partiti malissimo. Quando c’erano Cassano e Pazzini, siamo partiti con molti pareggi”. Come si fa a dire una sciocchezza simile? Alla quindicesima giornata ne avevamo perse appena due, nel girone di ritorno siamo penultimi. E se aveva visto che la situazione era così nera per colpa di Cassano e Pazzini, perché li ha venduti e ha preso attaccanti più deboli al loro posto? L’importante è trovare sempre un colpevole, purché sia un altro. Io ricordo anche di un “entusiasmo aumentato di dieci volte” dopo il mercato di gennaio. Massì, non siete anche voi tutto un brio per la partita di domenica prossima col Lecce, quando praticamente ci giocheremo la salvezza? Come dite? Avete nostalgia di quando la partita coi salentini vent’anni fa ci dava lo scudetto? Ma no dai, è tutto più bello così!
I PIÙ E I MENO
+  Palombo: il suo tiro su punizione è l’unica conclusione che la Samp indirizza in porta.

  Maccarone: ancora una volta è il peggiore. Mai pericoloso, mai.

Nelle foto, i quasi 5000 tifosi doriani accorsi a Verona; il contatto Andreolli-Maccarone: l’attaccante sampdoriano ha chiesto il rigore, non accordatogli.

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