Contestazione

SAMPDORIA-CESENA 2-3
LA PARTITA
Una vittoria ci avrebbe praticamente salvato, portandoci a +9 sulla linea rossa. La sconfitta ci avrebbe portato a 3 punti dal baratro. Considerata la stagione grottesca che sta facendo la Sampdoria, quale altro risultato poteva arrivare? È incredibile come i romagnoli si siano portati avanti addirittura di tre reti e abbiano sofferto solo nel finale il nostro ritorno, più casuale che voluto. I bianconeri hanno giocato la loro partita e sono stati premiati. La Sampdoria non è scesa in campo ed è stata punita. Con l’uscita dal terreno di gioco di Palombo (speriamo non sia troppo grave. Tra l’altro la gara è iniziata con 5′ di ritardo per un suo problema gastro-intestinale. Evidentemente non era la sua giornata…), è mancato anche qualcuno capace di farsi sentire e la squadra è andata in tilt.
Gli uomini di Di Carlo dopo aver chiuso sullo 0-1 la prima frazione (gol da fuori di Parolo, Lucchini inguardabile), si sono ritrovati già al 3′ della ripresa sullo 0-3 (doppietta di Giaccherini, un gran colpo al volo sul secondo palo, e un erroraccio di Gastaldello) e dopo aver giocato una gara ignobile, senza tiri pericolosi nello specchio e senza la minima volontà di dare una sterzata a gara e campionato, si sono ritrovati in partita  senza nemmeno accorgersene, nei minuti di recupero, grazie ad una papera di Antonioli e ad un rigore molto generoso accordato da Pierpaoli.
All’ultimo minuto Pierpaoli non ha fatto battere un corner alla Samp, fischiando la fine, causando la rabbia dei giocatori blucerchiati, che protestavano per il fatto che nel recupero non si era mai giocato, tra rigore e perdite di tempo (meglio così: il Cesena ha meritato e il 3-3, considerando il rigore regalato era troppo). Magari la prossima volta, svegliatevi prima…
IL DOPOPARTITA
Sampdoria-Cesena finisce tra i fischi del pubblico, che contestano società e allenatore. Per Di Carlo cori che lo invitano a dimettersi, per la dirigenza ironie sul bilancio. Francamente, se proprio si deve contestare qualcuno, ritengo più logico farlo ai danni della coppia Garrone-Tosi (scortati dalla Digos all’uscita), che  al tecnico, che è certamente in difficoltà ma non è il primo colpevole della situazione che si è creata (pare che sia uscito dallo stadio in lacrime). Nota bene, non sto dicendo che Di Carlo è esente da colpe: è vero che si è ritrovato dall’attacco della nazionale a quello delle riserve delle altre squadre, ma il bel gioco (ma persino un semi-gioco) non si sono mai visti quest’anno, e gli obiettivi sono stati tutti falliti.
La squadra è riuscita solamente alle 16:20 a lasciare lo stadio, e all’esterno del Ferraris si sono registrati episodi di tensione tra polizia e ultras.
Il prossimo turno ci vede impegnati a Catania. Senza Gastaldello e Ziegler, squalificati e  senza capitan Palombo, se venisse confermata la frattura alla quarta costola. Una sconfitta vorrebbe dire farsi scavalcare anche dagli etnei, e le squadre in corsa per salvarsi hanno turni casalinghi…
Intanto da martedì la squadra andrà in ritiro a Roma. Improbabile che ci sia Di Carlo. I nomi più gettonati sono Cavasin, De Biasi e Colomba.
Ma uscendo da Samp-Cesena, non possiamo glissare su questa chicca di Doriano Tosi, pronunciata nei giorni scorsi.
“Prima della partita con la Juventus il mercato della Sampdoria era praticamente chiuso. Mancava soltanto una seconda punta che sarebbe stato Dos Santos, visto che il Tottenham, l’ultimo giorno, ci ha offerto il giocatore in prestito come volevamo noi. Purtroppo quella gara con gli infortuni ha mandato a monte tutti i nostri piani. E il giorno dopo è arrivata l’offerta dell’Inter per Pazzini”. Capito? Dos Santos era praticamente nostro, ma non è arrivato perché è partito Pazzini. Logico, no? Buon per Sergio Gasparin che aveva annusato da tempo l’aria che tirava, e avendo capito di avere le mani legate, lui che non è uno yes-man, ha salutato la compagnia anzitempo.
Che nostalgia per Marotta e Del Neri e visti i risultati della Juve, con una classifica deficitaria e una contestazione forte, la nostalgia dovrebbe essere ricambiata anche da parte loro.
I PIÙ E I MENO
+  Volta: segna un gol e si procura un rigore. Anche se il gol è praticamente di Antonioli e il rigore è inventato…
  Garrone&Tosi: cercate i responsabili di tutto questo? Eccoli. I due fenomeni che hanno incassato dieci milioni per Cassano e Pazzini sono stati finalmente contestati. In un’altra piazza è probabile che i fischi sarebbero arrivati persino prima di ritrovarsi a +3 dalla B.
Nelle foto, Palombo a terra dolorante; Gastaldello lotta con Malonga.

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