Fine della trasmissione

NAPOLI-SAMPDORIA 4-0
LA PARTITA
Che dire, la settimana dell’eliminazione dalla Coppa Italia e della cessione improvvisa di Pazzini si conclude con l’epilogo che merita: con una disfatta senza attenuanti. Con la beffa ulteriore (ma in realtà, e basta fare un giro per vari forum per rendersene conto, con una piccola soddisfazione) di vedere Pazzini esordire a San Siro con una doppietta e un rigore procurato, e tutto nella ripresa, quando al momento del suo ingresso in campo l’Inter era sotto per due reti a zero. Garrone ha distrutto in un mese il suo giocattolo e ora la Samp è una squadra che non ha più né un patrimonio tecnico (i giocatori migliori li ha già venduti e a basso prezzo) né un progetto: il verdetto del San Paolo è stato chiaro, tireremo a campare.
Ora come ora (ma abbiamo il derby da recuperare), la zona Europa League è più distante dal terzultimo posto occupato dal Cesena: quindi, sarà bene guardarsi dietro. Sia chiaro, non sto dicendo che retrocederemo: ma la rosa del ’99 era più forte di questa, e se dovessimo incappare in un periodo nero come quello del 2005/2006 (da febbraio in poi, neanche una vittoria), saranno dolori. D’alto canto, in coda le squadre vanno molto a rilento, in casa difficilmente perdiamo, e i 27 punti rappresentano un buon tesoretto. Ma il solo essere qui a parlare di queste ipotesi rappresenta il fallimento di questa stagione, iniziata con un preliminare di Champions League.
Ci sarebbe poi la cronaca della partita. È presto fatta: una buona Samp nei primi dieci minuti, ma che si affloscia alla prima difficoltà, che corrisponde all’1-0 di Cavani, che ringrazia Accardi. Il 2-0 è un rigore, procurato e trasformato ancora dall’uruguagio (fallo di Accardi). Il tris è un diagonale di Hamsik, e il poker un tocco morbido di prima intenzione ancora di Cavani, su passaggio basso dello slovacco. E per fortuna, i partenopei hanno mollato un po’ nel finale…

I PIÙ E I MENO
+  Di Carlo: ovviamente è un “più” simbolico. Ha visto partire in un colpo solo Pazzini, Cassano, Marilungo e Fornaroli. Sono arrivati Macheda e Maccarone: senza entrare nel dettaglio tecnico, ci ha perso anche in quello numerico. Ora che Pozzi è infortunato, è sceso a Napoli con due sole punte. Garrone dice che la rosa sta bene così: sicuri? Complimenti al mister per avere due spalle larghe così: in estate c’erano altre premesse.

 –  Accardi: Cavani ha fatto col nostro numero 5 tutto quello che gli è venuto in mente. E Gastaldello ne avrà per più di un mese…

Nella foto, Santacroce attacca Maccarone.

2 thoughts on “Fine della trasmissione

  1. http://www.pianetasamp.blogspot.comSono completamente svuotato, ho assistito a questa disfatta in maniera quasi indifferente, come un automa…ho un mix di rabbia e di amarezza difficile da descrivere, sembra un incubo…ciao Giovanni, forse è un bene che tu sia lontano da Genova e non avverta questo cappa di tristezza che si respira…

  2. Infatti, sarei curioso di sapere che aria tira… Sai se sono previste contestazioni contro il Cagliari?La cessione di Pazzini così a ciel sereno mi fa pensare a quella di Baggio nel '90 dalla Fiorentina alla Juve (anche se non la posso ricordare per ragioni d'età…).Ciao!

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