Serie A 2019-20, 5ª giornata / FIORENTINA-SAMPDORIA 2-1

Grande festa in casa viola: la Fiorentina non vinceva in campionato da febbraio (e al Franchi da dicembre)

Di nuovo in coda

Quarta sconfitta in cinque giornate per la Sampdoria, che cade al Franchi contro la Fiorentina e viene scavalcata in classifica proprio dai viola: la caduta in terra toscana significa per l’undici di Di Francesco il ritorno all’ultima piazza della classifica, tre giorni dopo che questa era stata abbandonata.

I gigliati, che non vincevano in campionato da febbraio (e in casa addirittura da dicembre) ottengono la prima vittoria del loro campionato (la prima della gestione Commisso) e confermano le difficoltà dei blucerchiati, che sono attesi ora dalla complicatissima sfida contro l’Inter capolista.

I padroni di casa segnano una rete per tempo: la prima con capitan Pezzella di testa, pescato in area da un delizioso cross di Ribéry, che a 36 anni dipinge ancora grande calcio, proponendo bei passaggi e portandosi a spasso la difesa sampdoriana (causa le prime due ammonizioni della partita, quelle di Bereszyński e Murillo, costretti a stenderlo al limite dell’area); la seconda con Federico Chiesa, al primo gol stagionale, lesto a sfruttare la palla messagli da Dalbert e a bruciare Murru sullo scatto.

Al momento del raddoppio viola, la Samp era già in dieci uomini a causa del rosso sventolato da Doveri a Murillo (quarta espulsione su 66 gare in A), davvero troppo disattento e in palese ritardo di condizione (Ferrari era infortunato e così Di Francesco ha riproposto il colombiano dall’inizio).

Il punto della bandiera lo segna Bonazzoli (colpo di testa che si stampa sul palo e rete di sinistro in ribattuta), al primo centro in A: il giovane attaccante è stato mandato in campo a inizio ripresa al posto dell’impalpabile Gabbiadini, ed è una delle poche note liete della serata. Per il resto, in avanti il Doria – senza Quagliarella, in panchina perché acciaccato – ha punto proprio poco: Caprari irritante (tra l’altro anche nella rete di Pezzella ha le sue colpe facendosi scavalcare da Ribéry), Gabbiadini spento, Ramírez come al solito troppo molle. Qualcosa in più per Rigoni, anche lui mandato in campo a inizio ripresa: l’argentino ha colpito una traversa al 51′, in uno dei pochi squilli dei liguri.

Colpisce che ad un certo punto, Di Francesco, sotto di due reti e di un uomo abbia tolto Caprari per inserire un difensore, il tedesco Chabot, all’esordio con la casacca blucerchiata.

Il voto più alto in casa Samp lo prende Audero, bravissimo a respingere due tiri di Chiesa nel primo tempo, e ancor di più nella ripresa, quando para su due conclusioni pericolose, una ancora di Chiesa e l’altra di Sottil, la prima sul 2-0, la seconda sul 2-1. E il fatto che il portiere (a fine primo tempo ha dovuto mettere anche il “turbante”, dopo un colpo alla testa subito in uno scontro con Dalbert, salvo poi ripresentarsi senza bende a inizio ripresa) sia stato il migliore dei blucerchiati è un altro indicatore della gara, che la Fiorentina si è portata a casa meritatamente: come detto, Ribéry è stato autore di una super partita; Castrovilli ha lavorato parecchi palloni e si è preso il merito di aver causato il secondo giallo di Murillo; Chiesa è stato uno spauracchio sia per velocità che per conclusioni. Anzi, proprio al 90′, dai piedi di Chiesa nasce una colossale chance per Sottil, che cade in area a tu per tu con Audero: l’arbitro prima concede il rigore e ammonisce il portiere doriano, poi, dopo aver consultato il Var, torna sui suoi passi, annullando la massima punizione e sventolando il giallo per simulazione al fiorentino, che poco prima era entrato al posto di Ribéry.

Fiorentina-Sampdoria è in genere una gara da ceto medio: questa volta invece si affrontavano ultimi e penultimi. Anche a causa di questo, il turno infrasettimanale del Franchi è corso via con grande nervosismo. Alla fine, sono stati estratti otto cartellini gialli e un rosso. La classifica è compressa, e ci mancherebbe altro dopo cinque giornate: servono però un altro passo e meno arrendevolezza per risalire la china.

IL TABELLINO

Firenze (stadio Artemio Franchi), 25 settembre 2019, ore 20.45 (turno infrasettimanale)
FIORENTINA-SAMPDORIA 2-1
31′ pt Pezzella; 12′ st Chiesa, 34′ st Bonazzoli.
FIORENTINA (3-5-2): Drągowski; Milenković, Pezzella, Cáceres; Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli (36′ st Benassi), Dalbert; Chiesa (48′ st Vlahović), Ribéry (28′ st Sottil). In panchina: Terracciano, Ranieri, Boateng, Cristoforo, Ceccherini, Ghezzal, Venuti, Żurkowski, Terzić. Allenatore: Montella.
SAMPDORIA (3-4-1-2):
Audero; Bereszyński, Murillo, Colley; Depaoli, Ekdal, Vieira, Murru; Ramírez (1′ st Rigoni); Gabbiadini (1′ st Bonazzoli), Caprari (20′ st Chabot). In panchina: Falcone, Augello, Linetty, Barreto, Jankto, Thorsby, Regini, Léris, Quagliarella. Allenatore: Di Francesco.
ARBITRO: Doveri di Roma.
NOTE: espulso al 9′ st Murillo per doppia ammonizione; ammoniti Bereszyński, Vieira, Murillo, Dalbert, Depaoli, Lirola, Sottil e Pulgar; recupero: 4′ pt, 5′ st.
DIVISE: Fiorentina in maglia viola, pantaloncini neri e calzettoni viola; Sampdoria in maglia bianca, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi.

LA GIORNATA

I risultati:
martedì 24 settembre, ore 19: Verona-Udinese 0-0; ore 21: Brescia-Juventus 1-2; mercoledì 25 settembre, ore 19: Roma-Atalanta 0-2; ore 21: Fiorentina-Sampdoria 2-1, Genoa-Bologna 0-0, Inter-Lazio 1-0, Napoli-Cagliari 0-1, Parma-Sassuolo 1-0, Spal-Lecce 1-3; giovedì 26 settembre, ore 21: Torino-Milan 2-1.

La classifica:
Inter 15; Juventus 13; Atalanta 10; Napoli , Cagliari e Torino 9; Roma e Bologna 8; Lazio 7; Milan, Sassuolo, Brescia, Parma e Lecce 6; Fiorentina, Verona e Genoa 5; Udinese 4; Spal e Sampdoria 3.

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