Piccoli passi

BOLOGNA-SAMPDORIA 1-1
LA PARTITA
Nel giorno del centounesimo compleanno della storia del Bologna, che manda in archivio la divisa del centenario e sfoggia quella nuova, felsinei e doriani danno vita ad una gara ora noiosa, ora ritmica e alla fine l’1-1 (replica del risultato dello scorso anno) è il risultato più giusto. Di Carlo fa riposare Guberti e mette Komani dall’inizio. Dessena, uscito malconcio dalla sfida col Debrecen non è convocato: al suo posto, Tissone, assente dal preliminare col Werder Brema.

L’avvio di gara sembra promettere bene, ma ben presto il ritmo scende e le squadre solo sporadicamente riescono ad impensierirsi. Il primo vero pero pericolo lo corre la Samp quando Lucchini scivola in piena area e libera di testa in malomodo, servendo Meggiorini, che tira una sassata da fuori area: Curci è bravissimo ad opporsi col corpo. Portanova di testa non trova la porta per pochissimo, sugli sviluppi di una punizione. Poi, c’è l’occasionissima di Cassano, che dribbla Viviano e colpisce l’unico ostacolo che era rimasto tra lui e il gol: Rubin, appostato sulla riga, gli respinge la conclusione deviandola sulla traversa, strozzando in gola l’urlo dei tifosi sampdoriani. Nella ribattuta, Viviano si oppone a Pazzini. Nel recupero, il gol a sorpresa: un cross di Koman viene deviato da Portanova di testa alle spalle del suo portiere. Si va all’intervallo dunque, con la Samp avanti. Per il Bologna è il terzo autogol in sei giornate di campionato. Portanova, tra l’altro, era stato uno dei migliori fino a quel momento.

Ripresa. Cassano parte in contropiede ma incespica: tuttavia è fortunato perché la palla finisce sui piedi di Semioli, che riesce a rimettere in moto Fantantonio, mandandolo a tu per tu con Viviano. La conclusione è debola e imprecisa.
E allora, se non chiudi la partita, finisci col prendere il gol. Su una punizione di Di Vaio, Tissone si perde Britos, che batte Curci e trova il gol dell’1-1. Appena un minuto dopo, Obiang rileva lo stesso Tissone.Di Carlo sceglie di togliere anche Cassano, mettendo dentro Pozzi, optando per le due punte pesanti (d’altronde anche Marilungo era indisponibile). Cassano però va direttamente negli spogliatoi, “concedendo” solo un pollice alzato verso la panchina. È probabile che fosse solamente arrabbiato con se stesso, ma il fatto di non aver dato il cinque a Pozzi e Di Carlo, alimenterà i dibattiti sui media, c’è da scommetterci.

Nel finale, Pazzini ha la chance di sbloccarsi in campionato, quando viene pescato dal neo-entrato Guberti, ma il suo tiro è respinto da Viviano. Il punteggio non cambia più, Bologna e Samp continuano a viaggiare a braccetto, a quota sette punti. Un pari in trasferta non è mai deludente, ma dopo sei giornate la Samp avrebbe dovuto ottenere qualche punto in più. Nelle ultime cinque gare, poi, il gol è arrivato o su rigore o su autorete. È anche vero che qualche piccolo passo in avanti dopo le opache prestazioni con Napoli, Cagliari, Udinese e Debrecen è stato fatto. La pausa-nazionale potrebbe aiutare la squadra di Di Carlo a recuperare brillantezza: il match con la Fiorentina sarà un bel banco di prova.

LE PAGELLE
Curci 6,5
Zauri 6 Gastaldello 6 Lucchini 6 Ziegler 5,5
Semioli 6 Palombo 6 Tissone 6,5 Koman 6
Pazzini 5,5 Cassano 5
+ Obiang 5,5 Pozzi 5,5 Guberti 6,5
Di Carlo 6
Curci 6,5: nessuna sbavatura e una bella parata col corpo sulla bordata di Meggiorini nel primo tempo.
Tissone 6,5: voto forse generoso visto che è lui a perdersi l’uomo nell’1-1, ma ha fatto un primo tempo di grande intensità. Non sembrava proprio che era assente da quasi due mesi…
Guberti 6,5: entra e riesce a dare più brio rispetto a Koman, il quale dopo un bel primo tempo, stava sparendo dalla partita. Mette una palla perfetta sui piedi di Pazzini, che calcerà però su Di Vaio.
Cassano 5: è proprio un periodo storto: sbaglia un gol a porta quasi vuota, calciando sul difensore appostato sulla linea, che devia il tiro sulla traversa. Nella ripresa arriva a tu per tu con Viviano e “ciabatta” a lato. Come se non bastasse, alimenta le polemiche per essere uscito andando direttamente negli spogliatoi, senza salutare Pozzi che stava entrando. Il tutto sotto gli occhi di Prandelli.
Nelle foto, un contrasto tra Di Vaio e Pazzini e un tentativo di dribbling di Koman su Siligardi.

3 thoughts on “Piccoli passi

  1. Bel blog, complimenti. Un solo appunto: l'"occasionissima" di Cassano era viziata da un fallo clamoroso su Garics -l'ha preso per un braccio e fatto girare, sbilanciandolo-, che gli era davanti.Ciao.

  2. Ciao! Hai ragione, ma visto che l'azione non era stata interrotta, non si può non parlare di occasione da gol.Hai fatto comunque benissimo a segnalarlo, perché nel post ho colpevolmente omesso quella trattenuta.Ciao ciao e grazie! ;)E complimenti a te per il tuo blog sullo "squadron che tremare il mondo fa".

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