Prima vittoria esterna

CESENA-SAMPDORIA 0-1
LA PARTITA
Dopo una vigilia tormentata per il noto caso-Cassano, la Sampdoria ottiene sul campo del Cesena, la prima vittoria esterna di questa stagione. Quella andata in scena al Manuzzi, è stata una partita di buon ritmo, con due squadre che hanno cercato insistentemente la vittoria, tant’è che lo 0-0 che stava scaturendo fino al gol in extremis di Pazzini, non rendeva giustizia al match.
Sotto un cielo nuvoloso ma per fortuna non portatore di pioggia, il Cesena cercava di invertire il trend negativo delle ultime giornate, la Sampdoria di continuare il suo bel momento in campionato e di dimostrare di non essere Cassano-dipendente. In realtà lo aveva già dimostrato negli scorsi campionati, quando Fantantonio era stato messo temporaneamente fuori rosa, ma un’ulteriore prova del nove, non fa male.
Se è vero che i romagnoli hanno fatto la partita, le occasioni più nette sono state quelle doriane, entrambe capitate a Pazzini: nel primo tempo quando da dentro l’area piccola si è tuffato su un pallone vagante, ma il suo destro non ha avuto buona mira; nella ripresa, quando l’ex Antonioli gli si è opposto in corner su un suo tiro da fuori.
Andiamo con ordine: il primo sussulto è un tiro di Appiah sventato da Curci, bravo a ripetersi anche su Giaccherini negli sviluppi della stessa azione. Il ghanese ci riprova di testa poco dopo, ma la palla va alta. Poi esce allo scoperto la Sampdoria: Pazzini lavora un bel pallone per Koman, ma l’ungherese calcia a lato. Poi ecco l’azione di cui parlavamo sopra: Guberti mette in mezzo, toccano di testa sia Lucchini che Palombo, la palla arriva a Pazzini, che da posizione favorevole si butta in scivolata: fuori. Passano altri minuti e ancora il Pazzo non riesce ad agganciare una bella palla di Palombo, ma era difficile. Finisce il primo tempo. Da applausi la curva del Cesena, che nell’intervallo intona cori per Massimo Volta, che si allenava con gli altri panchinari della Samp: il giovane difensore era stato uno dei protagonisti della promozione cesenate in Serie A lo scorso anno.
Nel secondo tempo il Cesena reclama un rigore: Lucchini va in chiusura su un cross di Ceccarelli, ma tocca di braccio; buon per la Sampdoria che Celi faccia correre. Le proteste bianconere sono fondate: il braccio è largo, anche se il movimento è dato dalla scivolata. Antonioli è bravo su una punizione di Palombo e poco dopo su Pazzini, giunto al tiro dopo un’azione nata da Koman e Marilungo (subentrato ad uno spento Pozzi). È il preludio al gol, che arriverà al secondo minuto di recupero. L’azione è molto simile: Koman  ruba palla a metà campo, serve sulla destra Marilungo, il quale mette un rasoterra in mezzo per Pazzini, che deve solo appoggiare in rete. All’ultimo minuto della nona giornata, il bomber di Pescia ritrova finalmente la via del gol. Prima di esplodere in una grande festa attorno al goleador ritrovato, c’è da soffrire un altro minuto, quando il Cesena si riaffaccia in area: Parolo colpisce di testa, ma Curci para in presa. Finisce 0-1: il Doria vince fuori casa dopo quattro pareggi e s’insedia al sesto posto; per la squadra di Ficcadenti, ora terminata nel gruppo di coda, è invece la terza partita consecutiva persa nei minuti di recupero. 
LE PAGELLE
Curci 6,5: non si fa mai sorprendere. Sta diventando sempre più sicuro.
Zauri 6,5: si è rivisto il bel terzino dello scorso anno. Bella prova. Segnaliamo anche un strano infortunio alla mano: dopo che è finito su un cartellone pubblicitario, infatti ha riportato un taglio sul palmo. Cosa c’erano, chiodi?
Gastaldello 6,5: ottima cerniera con Lucchini. Il Cesena attacca costantemente, la difesa non traballa mai.
Lucchini 6: buona partita anche la sua. Ma il mani in area (involontario ma netto) sul cross di Ceccarelli, poteva costare caro.
Accardi 6: a sorpresa viene preferito a Ziegler, ma poi sarà proprio lo svizzero a doverlo sostituire per i crampi.
Koman 6,5: è lui a dare il via all’azione del gol, rubando un preziosissimo pallone a centrocampo.
Palombo 6,5: oltre alla solita sostanza, tante belle aperture. Nel secondo tempo impegna Antonioli con un calcio di punizione, deviato in corner.
Tissone 6: tiene bene a centrocampo, anche quando il Cesena spinge molto.
Guberti 5,5: dà sempre l’illusione di poter creare qualcosa, ma poi non è che concretizzi molto.
Pozzi 5: troppo statico. Forse giocare con le due punte pesanti e non con un costruttore di gioco, lo snatura più del dovuto, facendolo finire come seconda punta.
Pazzini 7: si sblocca a tempo scaduto, dopo che, un po’ per sfortuna e un po’ per bravura di Antonioli, il gol l’aveva solo sfiorato.
Mannini 5,5: non riesce a dare qualcosa in più rispetto a Guberti.
Ziegler 6: non è mai facile per un difensore entrare in una fase delicata della partita, ma non si fa condizionare.
Marilungo 7: cambia la partita. Entra e in poco tempo, riesce a dare molto movimento al reparto avanzato. Gioiellino finale, l’assist per Pazzini.
Di Carlo 6,5: mette in campo una squadra di grande personalità, che anche in trasferta non rinuncia a giocare. Dopo il caso-Cassano, non era semplice.
Nelle foto, la festa doriana a fine match, Pazzini che ritrova il sorriso e un duello Gastaldello-Bogdani.