PARMA-SAMPDORIA 1-0
LA PARTITA
Giocare di sera in piena Pianura Padana comporta un rischio che puntualmente si è verificato: la nebbia. Al Tardini Parma e Sampdoria hanno dato vita ad una gara scialba già di suo; se poi vi aggiungiamo la foschia che per tutti i novanta minuti ha avvolto il rettangolo di gioco, ecco che facciamo il pieno di calcio-spettacolo…
La partita ha un canovaccio semplice: il Parma è motivato ad abbandonare l’ultima piazza e cerca di condurla (anche per salvare dall’esonero il traballante Marino); la Sampdoria, cerca di amministrarla chiudendosi. Regna la confusione e bisogna attendere quasi mezz’ora per avere i primi tiri degni di nota: Koman da una parte (alto) e Candreva dall’altra (parata di Curci in angolo) sono gli unici brividi della prima frazione di gioco. A inizio ripresa, l’illusione di vedere tutt’altra gara: la nebbia sembra dare un attimo di tregua e la Samp alza il ritmo. Al 3′ Pazzini colpisce la traversa su punizione, Marilungo non riesce a cogliere il tap-in. Poi tutto torna come prima, le occasioni restano rade, i passaggi imprecisi. Morrone calcia alle stelle, Dzemaili si fa respingere di pugno una conclusione da fuori: nella ribattuta, Crespo fallisce la mira. Quando ormai sembrava scritto lo 0-0, i ducali colpiscono 422 minuti l’ultima volta. Zaccardo serve Bojinov, che, solo in area e sul filo del fuorigioco, trova l’angolo e batte Curci per il gol dell’1-0. Anche dopo la rete, sono i padroni di casa a fare la partita. Crespo ci prova con un tiro al volo centrale, preso dal portiere. Per farsi vedere la Samp attende i minuti di recupero: Volta calcia a lato il suo destro.
Nelle quattro uscite senza Cassano, la Sampdoria ha fatto un solo gol, quello nel recupero a Cesena. A parte questo, è l’atteggiamento ad essere sbagliato. Col Parma, ad esempio, Cassano non avrebbe potuto vincere la partita da solo. Quello che colpisce è l’elevato numero di passaggi, anche elementari, sbagliati, come se la palla scottasse. E il gioco si fatica a vederlo: l’iniziativa, al Tardini, è stata lasciata agli avversari. I dieci angoli a zero battuti dal Parma sono indicativi dell’andamento della gara. Andare a chiudersi contro gli ultimi in classifica non è la mossa più saggia, ma tant’è. Adesso arriverà il Chievo a Marassi: una gara che ci aiuterà meglio a capire chi è davvero questa Samp e in quale lotto della classifica deve stare: a ridosso delle big (nonostante tutto, in caso di vittoria saremmo stati a -5 dalla testa!) o nella parte medio-bassa?
LE PAGELLE
Curci 6: non ha molto lavoro da fare fino al gol di Bojinov, su cui non ha colpe. Bravo sulla conclusione aerea di Candreva.
Zauri 6: abbandona al 44′ del primo tempo per infortunio. Sulla destra, la Samp non soffre.
Gastaldello 6: dalle parti sue non si patisce molto anche se non è autorevole come al solito.
Lucchini 6: liscia un pallone in area nel primo tempo che poteva costare caro. Per il resto, tiene.
Accardi 5: si perde Bojinov nel gol che vale la partita.
Koman 5: spinge poco e non salta mai l’uomo. Alto un suo tiro nel primo tempo.
Palombo 5,5: più opaco rispetto ad altre circostanze.
Poli 6: con la sua sostituzione, la Samp ha cominciato ad abbassarsi più del dovuto ed è stata punita.
Mannini 5: cominciamo a temere che il Mannini esplosivo dell’inizio dello scorso campionato, non lo rivedremo più. Sulla destra, Zaccardo la fa da padrone con un cross al bacio per Candreva e l’assist per il gol.
Marilungo 5: non è reattivo nella ribattuta sulla punizione di Pazzini, nonostante la distanza ravvicinata. Attende ancora il primo gol stagionale.
Pazzini 5,5: centra la traversa su punizione, sbaglia un altro gol a tu per tu con Mirante (tiro svirgolato finito fuori) e si fa fermare da Paletta proprio sul più bello in una terza chance. È un po’ troppo solo, ma ci prova.
Volta 5,5: non offre la sicurezza di Zauri. Nel gol è lui a tenere in gioco Bojinov. Ci prova nel recupero con un destro al volo che va fuori di poco.
Guberti 5,5: scivola in occasione del gol del bulgaro.
Dessena, ng
Di Carlo 5,5: mette in campo una Sampdoria troppo rinunciataria: peccato perché con la vittoria sarebbe stata una grande classifica. Confusionario nel cambio di Dessena: lo fa scaldare, poi decide di togliere Accardi per mettere Ziegler, convinto che il siciliano si fosse infortunato. Poi quando stava per entrare lo svizzero, torna sui suoi passi, e mette Dessena. Ad ogni modo, deve ripensare una Sampdoria senza Cassano: per questo merita fiducia e di lavorare con calma.
Nelle foto, Pazzini si dispera nella nebbia del Tardini, e la delusione blucerchiata dopo il gol: nello sfondo, i “fantasmi” del Parma esultano per la vittoria che gli permette di abbandonare l’ultimo posto.
http://www.pianetasamp.blogspot.comTotale mancanza di personalità Giovanni, davvero un brutto k.o., messi sotto dall'ultima in classifica, che tristezza!Comincio ad avere dei dubbi su Di Carlo, speriamo bene…ciao!
Ciao Andrea!Io do' ancora fiducia a Mimmo. Come gioco ora come ora siamo zero, ma come risultati siamo in linea con le aspettative. Giudizio sospeso, insomma!Ciao ciao!Giovanni