Disonore
Nel presentare la gara, Dejan Stanković aveva garantito che non sarebbe mancata la lotta. Invece, la Sampdoria torna da Firenze con un umiliante 5-0 che descrive chiaramente i contenuti della gara. Per la terza volta negli ultimi sedici anni i gigliati rifilano una “manita” ai blucerchiati: questa amara batosta sposterà poco per la stagione dei doriani, sempre più ultimi e rassegnati al loro triste destino, ma è anche un indicatore sul fatto che la squadra abbia staccato ormai la spina (ancora mancano le trasferte di Milano e Napoli: che si fa?). E pensare che avrebbero dovuto essere i viola – ancora in corsa in Conference League e in Coppa Italia – a dover scendere in campo scarichi e distratti e non certo gli ospiti che – almeno teoricamente – sarebbero impegnati nel rincorrere la salvezza. La Fiorentina di Italiano, poi, ha dato ampio spazio al turn-over. A cominciare dal portiere: fuori Terracciano, dentro Cerofolini, all’esordio in Serie A. E in avanti, giornata di riposo per Cabral, ottimamente sostituito da Luka Jović, autore di tre assist (per Dodô, Duncan e Terzić). Giornata di grandi sorrisi per l’undici del presidente Commisso: Castrovilli non segnava in campionato da 494 giorni, Dodô e Terzić hanno trovato il loro primo gol in Serie A, Duncan ha festeggiato il primo centro stagionale. Con questa Samp in vena di regali, d’altronde, basta scartare il pacco e afferrare la sorpresa.
Tra le due squadre, si è visto un abisso tecnico e con la Samp ormai spacciata e avvezza a figure barbine su ogni campo, non si capisce perché Stanković non provi a concedere qualche minuto, giusto per fare esperienza, a qualche giovane. È stata una squadra semplicemente imbarazzante, quella vista al Franchi, in particolare nella ripresa. Dopo un primo tempo di contenimento e chiuso con lo svantaggio maturato nel recupero con il palo-gol di Castrovilli (perfettamente coordinato con un tiro al volo su assist da sinistra di Biraghi), il Doria si è consegnato nella ripresa agli avversari, che si sono divertiti giocando al piccolo trotto, segnando con tutti marcatori diversi e non rischiando mai nulla. Dal gol di Dodô (cross basso di Ranieri per Jović, contrastato da Amione; respinta di Ravaglia, ma poi, da terra, il serbo ha trovato il terzino brasiliano, che ha segnato di potenza), la gara è diventato un semplice allenamento per la Fiorentina, che ha poi segnato il 3-0 con l’ex Duncan (che di mancino ha capitalizzato una veloce ripartenza dei padroni di casa), il 4-0 con Kouamé, in campo da pochi minuti (destro incrociato su palla di Amrabat, che ha rubato palla a Rincón a metà campo) e il 5-0 con Terzić, anche lui in campo da pochissimo (tocco di punta ad anticipare Murillo).
Migliori in campo, Castrovilli (gol d’autore, il suo, ma già al 42′ aveva impegnato Ravaglia, chiamandolo a una bella parata), il duo Amrabat-Duncan (che ha dettato legge in mezzo al campo), Biraghi (per le costanti sortite sulla sinistra, una delle quali ha portato al gol di Castrovilli) e soprattutto Jović (come detto, tre assist a referto). Nel Doria si salvano Augello (autore di un pericoloso tiro-cross al 28′, parato da Cerofolini) e – per quel poco che si è visto – Léris (che ci ha provato con una girata dopo un quarto d’ora, prima di dover uscire per infortunio al 33′). Per il resto è un susseguirsi di insufficienze, dagli ectoplasmi Gabbiadini e Lammers (quest’ultimo ha fallito un’occasione favorevole all’11’, non centrando nemmeno lo specchio da dentro l’area) che hanno regalato un pomeriggio di relax a Milinković e Ranieri, per arrivare a Filip Đuričić che è ormai l’ombra di sé stesso (mandato in campo al posto di Léris, è stato poi richiamato in panchina a sua volta per una botta alla caviglia). Ma anche dietro e in mezzo la Samp è stata un colabrodo: il peggiore è Murillo, entrato sullo 0-1 per combinare disastri al posto di Oikonomou (il greco, che tutto sommato aveva tenuto botta, è tornato titolare in A dopo oltre 2000 giorni), ma anche Günter ha ballato parecchio, così come, qualche metro più avanti, Winks e Rincón, smarriti totalmente. In tutto questo, è doveroso criticare anche il tecnico Stanković. Umanamente non si discute e il suo attaccamento alla maglia è evidente, ma oltre alle belle parole in conferenza, sarebbe bene, ogni tanto, vedere qualche fatto. “Almeno non si prendono più le imbarcate” era uno dei leit-motiv che accompagnavano il suo operato: ora invece si stanno vedendo anche quelle e il suo sguardo perso nel vuoto visto al Franchi rappresenta bene il momento suo e della squadra che guida.
IL TABELLINO
Serie A 2022-23, 32ª giornata | |||||
Firenze (stadio Artemio Franchi), domenica 30 aprile 2023, ore 18 | |||||
FIORENTINA-SAMPDORIA 5-0 | PT: 1-0 | ||||
47′ pt Castrovilli; 18′ st Dodô, 21′ st Duncan, 31′ st Kouamé, 43′ st Terzić | |||||
FIORENTINA (4-2-3-1) | SAMPDORIA (3-4-1-2) | ||||
31 | Michele CEROFOLINI | 30 | Nicola RAVAGLIA | ||
2 | DODÔ | ◀ 25′ st | 4 | Koray GÜNTER | |
4 | Nikola MILENKOVIĆ | 5 | Marios OIKONOMOU | ◀ 14′ st | |
16 | Luca RANIERI | 2 | Bruno AMIONE | ||
3 | Cristiano BIRAGHI (c) | ◀ 42′ st | 59 | Alessandro ZANOLI | |
34 | Sofyan AMRABAT | 20 | Harry WINKS | ||
32 | Alfred DUNCAN | 8 | Tomás RINCÓN | ||
22 | Nicolás GONZÁLEZ | ◀◀ 25′ st | 3 | Tommaso AUGELLO | |
10 | Gaetano CASTROVILLI | ◀ 33′ st | 37 | Mehdi LÉRIS | ◀ 33′ pt |
33 | Riccardo SOTTIL | ◀ ◀ 33′ st | 10 | Sam LAMMERS | ◀◀ 29′ st |
7 | Luka JOVIĆ | 23 | Manolo GABBIADINI (c) | ◀◀◀ 29′ st | |
In panchina: | In panchina: | ||||
1 | Pietro TERRACCIANO | 22 | Martin TURK | ||
51 | Tommaso VANNUCCHI | 39 | Federico ZORZI | ||
8 | Riccardo SAPONARA | ▶ 33′ st | 7 | Filip ĐURIČIĆ | ▶ 33′ pt ◀ 29′ st |
9 | Arthur CABRAL | 11 | Abdelhamid SABIRI | ▶▶ 29′ st | |
11 | Jonathan IKONÉ | 21 | Jeison MURILLO | ▶ 14′ st | |
15 | Aleksa TERZIĆ | ▶ 42′ st | 26 | Emirhan İLKHAN | |
23 | Lorenzo VENUTI | ▶ 25′ st | 27 | Fabio QUAGLIARELLA | |
28 | Lucas MARTÍNEZ QUARTA | 29 | Nicola MURRU | ||
38 | Rolando MANDRAGORA | 31 | Lorenzo MALAGRIDA | ||
42 | Alessandro BIANCO | ▶▶ 33′ st | 36 | Flavio PAOLETTI | |
48 | Michael KAYODE | 80 | Mickaël CUISANCE | ▶ 29′ st | |
72 | Antonín BARÁK | 99 | Jesé RODRÍGUEZ | ▶▶▶ 29′ st | |
77 | Josip BREKALO | ||||
98 | IGOR | ||||
99 | Christian KOUAMÉ | ▶▶ 25′ st | |||
ALL. | Vincenzo ITALIANO | ALL. | Dejan STANKOVIĆ | ||
ARBITRO: Antonio GIUA di Olbia | |||||
NOTE: ammoniti Murillo, Kouamé e Terzić; recupero: 4′ pt, 0′ st | |||||
DIVISE: Fiorentina in maglia viola, pantaloncini bianchi e calzettoni viola; Sampdoria in maglia gialla, pantaloncini blu notte e calzettoni gialli |
LA GIORNATA
I risultati:
venerdì 28 aprile, ore 18.30: Lecce-Udinese 1-0; ore 20.45: Spezia-Monza 0-2; sabato 29 aprile, ore18: Roma-Milan 1-1; ore 20.45: Torino-Atalanta 1-2; domenica 30 aprile, ore 12.30: Inter-Lazio 1-1; ore 15: Cremonese-Verona 1-1, Napoli-Salernitana 1-1, Sassuolo-Empoli 2-1; ore 18: Fiorentina-Sampdoria 5-0; ore 20.45: Bologna-Juventus 1-1.
La classifica:
Napoli 79; Lazio 61; Juventus 60; Inter, Milan e Roma 57; Atalanta 55; Bologna e Fiorentina 45; Monza 44; Sassuolo 43; Torino e Udinese 42; Salernitana 34; Empoli 32; Lecce 31; Spezia e Verona 27; Cremonese 20; Sampdoria 17.
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