TORNEO DI VIAREGGIO / Sampdoria-Siena 1-1

seconda giornata
Pistoia (stadio Marcello Melani), 3 febbraio 2010

SAMPDORIA-SIENA 1-1
31′ st Scepovic, 40′ rig. Giannetti.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Costantino; Buono (42′ st Kiilerich), Lamorte, Messina, Carofiglio; Obiang, Leto, Soriano; Bardelloni (24′ st Testardi); Elsneg (13′ st Rizzo), Scepovic. (Negretti, Perazzo, Muratore, D’Agostino, Anier, Provenzano). Allenatore: Tufano (Aglietti squalificato).

SIENA (4-4-2): Ivanov; Migliorini, Checchi, Malquori, Mannini; Re (29′ st Vaz Costa), Del Colle (37′ st Pacini), Buchel, Arroe Salcedo (45′ st Mugelli); Giannetti, Calamai. (Marcone, Tisbi, Mazzuoli, Spinazzola, Guidotti, Cicali). Allenatore: Baroni.

ARBITRO: Frizza di Perugia.

NOTE: ammonito Buono per gioco scorretto; recupero: 0′ pt, 4′ st; spettatori: 500 circa.

dal sito della società

Non basta alla Sampdoria il secondo gol consecutivo del centravanti serbo per superare i pari età bianconeri nella seconda giornata della Coppa Carnevale. E ora la qualificazione agli ottavi si allontana.

Dopo il ko subito nella gara d’esordio per mano del Gremio, con il Siena, alla Sampdoria – orfana di mister Aglietti e Regini squalificati – serviva una vittoria per alimentare le speranze di qualificazione agli ottavi di finale della Viareggio Cup. Da Pistoia, invece, la Primavera blucerchiata torna soltanto con un pari: nell’ultimo quarto d’ora, il serbo Scepovic illude tutti, realizzando il suo secondo gol consecutivo in maglia doriana, vanificato però poco più tardi dal rigore trasformato da Giannetti che aveva già punito la Samp in campionato. A questo punto, in virtù della sconfitta dal Gremio per mano del Club National – prossimo avversario di Lamorte e soci venerdì pomeriggio alla “Sciorba” – le speranze di passare il turno si riducono al lumicino.

Tattiche. Il primo tempo non regala grosse emozioni. I blucerchiati cercano di forzare il ritmo fin dalle prime battute, per cercare di mettere sottopressione gli avversari, che tuttavia riescono a non lasciarsi sorprendere dalla partenza sprint dei doriani e con il passare dei minuti riescono a gestire con discreta autorità il pallino del gioco. La Sampdoria cerca di rendersi pericolosa sfruttando soprattutto l’estro e le giocate dei singoli: come al 33’, quando Bardelloni lascia partire una gran botta dal limite dell’area che costringe il portiere del Siena Ivanov a rifugiarsi in angolo. Angolo dal quale scaturisce la conclusione dalle retrovie di Messina, che impegna ancora l’estremo difensore bulgaro in una difficile parata in tuffo. La manovra bianconera è decisamente più fluida: quando attaccano i toscani riescono ad impensierire non poco la retroguardia doriana, colta più di una volta di sorpresa.

Illusione. Nella ripresa, la Sampdoria prova ad aumentare ulteriormente il ritmo, ma il Siena si difende con otto uomini dietro la linea del pallone e per i blucerchiati diventa difficile trovare dei varchi. Col passare dei minuti, la stanchezza inzia a farsi sentire e le squadre si allungano inevitabilmente. I doriani sono costretti ad attaccare e in contropiede rischiano qualcosa, offrendo il fianco agli avversari. Dopo i primi due cambi (Rizzo per Elsneg e Testardi per Bardelloni), la Samp riesce a trovare maggior profondità e al 31′ passa in vantaggio. Su una corta respinta della retroguardia senese, Messina, di testa, rimette il pallone in mezzo e Scepovic, bravo a non cadere nella trappola del fuorigioco, castiga Ivanov.

Errore. Sembra fatta, ma il Siena non demorde e su un errato disimpegno della retroguardia doriana, Giannetti s’avventa sul pallone e viene atterrato in area da Messina, inducendo il direttore di gara Frizza ad assegnare il calcio di rigore, tra le proteste blucerchiate. Sul dischetto va lo stesso Giannetti che, con estrema freddezza, spiazza Costantino e fissa il risultato sul definitivo 1-1. Nel finale, l’ultimo brivido lo regala ancora Scepovic che da posizione ravvicinata devia alto un traversone dalla destra del neoentrato danese Kiilerich, vanificando così l’ultima occasione in favore della Samp per vincere l’incontro. Ora sperare non costa nulla, ma passare il turno diventa veramente difficile.


(Nella fote, la gioia di Scepovic e Testardi mentre cerca di controllare il pallone)