Un passo indietro

Continua a viaggiare a corrente alterna la Sampdoria, che nel turno che precede il derby, cade a Brescia. Condannata da un episodio, è vero, ma si è fatto troppo poco per far risultato. Il gol in apertura di gara di Cordova (punizione di potenza che batte Curci, reo di farsi passare la palla sotto le gambe) avrebbe potuto scuotere il match, e invece il ritmo è rimasto blando per larghi tratti dell’incontro. È di Volta (Gastaldello si è infortunato alla vigilia) con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner, l’unico sussulto che dà i brividi alle Rondinelle, ma la palla termina a lato. Nel finale della prima frazione, le squadre perdono i pezzi: sia il match winner Cordova, sia Cacciatore, devono abbandonare il terreno di gioco per infortunio.

La ripresa conferma la sterile supremazia doriana. Pazzini (tiro al volo deviato da Sereni) e Tissone sfiorano soltanto il pari. Palombo chiede un rigore per un intervento di  Zambelli, ma Giannoccaro lascia correre. Finisce 1-0: Beretta, subentrato a Iachini in settimana, inizia con tre punti la sua nuova avventura; Di Carlo è costretto a strigliare i suoi: “abbiamo perso con un solo tiro in porta subito, ma potevamo fare di più”. Con questo k.o. la Samp vede allontanarsi le squadre davanti, e viene raggiunta dall’Udinese. Domenica sera, dopo la fugace gita in Ungheria col Debrecen (giovedì 16), si chiuderà l’anno solare col derby. Finalmente ne sapremo di più anche su Cassano: l’arbitrato si esprimerà oggi pomeriggio sulla rescissione del contratto chiesta da Garrone.   

 +  Pazzini: è l’ultimo a mollare; chiama Sereni ad un intervento salva-risultato nel secondo tempo. 

 –  Curci: si fa passare sotto le gambe una punizione centrale. Una papera che purtroppo decide la partita.