Una grande vittoria per la vetta
Contro i nerazzurri, non si è vista una Samp spumeggiante, ma è normale vista la qualità dell’avversario. Sembrava impossibile scardinare una difesa composta al centro da Lucio e Samuel. Per farlo, bisognava sfruttare le poche palle gol concesse. L’Inter ne ha concessa una attorno alla mezzora della ripresa, complice uno svarione del baby Santon, e la Samp ne ha approfittato. Corti tocchi in area: Palombo serve Mannini, il quale vede Pazzini libero in mezzo, che di prima ha trafitto Julio Cesar. Proprio l’azione del gol è stata una delle poche veramente degne di nota in una gara contratta, ma molto combattuta. Contrariamente a quanto detto alla vigilia, Delneri ha rivoluzionato molto l’undici iniziale, con Bellucci schierato a sorpresa sulla linea dei centrocampisti e Poli, Lucchini e Ziegler schierati dall’inizio al posto di Tissone, Marco Rossi e Zauri.
La gara è stata noiosetta. Il primo tempo è stato avaro di emozioni: dopo una buona partenza sampdoriana, l’Inter ha preso le redini del gioco, senza creare troppi pericoli a Castellazzi (bravo a respingere un tiro di Cambiasso). Nella ripresa, la Samp si è fatta più audace, ma a dire il vero s’era visto un risveglio già in chiusura del primo tempo. Un tiro al volo di Eto’o esce di pochissimo e sul versante opposto arriva l’azione del gol, descritta sopra, che fa esplodere Marassi. L’Inter ha provato a scuotersi, ma si è vista annullare un gol a Quaresma (giustamente. Da rivedere invece un mani in area di Mannini, non visto da arbitro e guardalinee). L’occasione più ghiotta arriva nel recupero, su punizione: sassata di Lucio, deviazione di Castellazzi.
A fine gara, Mourinho rompe il silenzio stampa solo «perché me lo chiede la società, altrimenti non avrei parlato. Sono insoddisfatto solo dal risultato. Delneri la mia bestia nera? Ma se al Porto io ero diventato campione d’Europa e lui che mi è subentrato è stato cacciato dopo 15 giorni…». Se il silenzio stampa deve continuare per attaccare gratuitamente un collega che lo ha battuto, forse era meglio continuare a tacere.
IL TABELLINO
Genova (stadio Luigi Ferraris), 26 settembre 2009
SAMPDORIA-INTER 1-0
27′ st Pazzini.
SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Mannini (36′ st Franceschini), Palombo, Poli (20′ st Tissone), Bellucci (24′ st Zauri); Cassano, Pazzini. In panchina: Guardalben, M. Rossi, Pozzi, Cacciatore. Allenatore: Delneri.
INTER (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Santon; Vieira (16′ st Stankovic), Cambiasso (28′ st Quaresma), J. Zanetti; Balotelli (17′ st Chivu), Milito, Eto’o. In panchina: Toldo, Cordoba, Mancini, Suazo. Allenatore: Mourinho.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
NOTE: ammoniti Palombo, Lucchini, Cassano, Maicon, Pazzini, Gastaldello; spettatori 35000 circa; recupero: 1′ pt, 4′ st; prima della gara è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare l’ex presidente della Sampdoria Enzo Garufi, scomparso il 25 settembre.
LA GIORNATA
Gli altri risultati:
Livorno-Fiorentina 0-1 (sabato), Catania-Roma 1-1, Chievo-Atalanta 1-1, Juventus-Bologna 1-1,Napoli-Siena 2-1, Lazio-Palermo 1-1, Parma-Cagliari 0-2, Udinese-Genoa 2-0, Milan-Bari 0-0 (posticipo).
La classifica:
Sampdoria 15; Juventus 14; Inter e Fiorentina 13; Udinese 11; Genoa e Parma 10; Chievo, Roma, Lazio e Milan 8; Bari, Cagliari e Napoli 8; Palermo e Bologna 6; Siena 4; Catania 3; Atalanta e Livorno 2.