Sabiri lo sapeva!
Missione compiuta: la Samp rinasce nel momento più importante, si aggiudica il derby della Lanterna, si avvicina alla salvezza e fa sprofondare il Genoa. La delicata stracittadina della 35ª giornata termina 1-0 per la squadra di Giampaolo, che si aggiudica l’incontro grazie alla rete messa a segno da Sabiri nel primo tempo. Vittoria meritata per i blucerchiati, che hanno condotto il gioco e ridotto al minimo le iniziative avversarie. Ma non per questo è stata una vittoria meno sofferta: in pieno recupero, infatti, si è consumato un vero e proprio dramma sportivo, con il fallo di mano di Ferrari che ha portato al rigore per i rossoblù e offerto al Genoa la possibilità di accaparrarsi almeno un pari; ma sul tiro dal dischetto è arrivata invece la parata di Audero, bravissimo a respingere il tentativo di capitan Criscito, poi scoppiato a piangere sotto la Nord.
E così, dopo questo finale al cardiopalma che ha tenuto Marassi col fiato sospeso, si è registrata la doppia faccia della città di Genova: da un lato, i doriani in festa per questi tre punti fondamentali, dall’altro i genoani imbronciati e rassegnati per una B sempre più vicina. Tutta la bellezza e la crudeltà del calcio a chiudere un derby teso, ma fondamentalmente corretto.
La vittoria porta soprattutto i nomi di Emil Audero («Una parata da sogno, la più importante della mia vita», dirà il portiere a fine gara, dopo aver addirittura provato a consolare un disperato Criscito) e del match-winner Abdelhamid Sabiri, al secondo gol in campionato. La pesantissima rete del tedesco, piombato in spaccata in anticipo su Badelj nel controcross servitogli da sinistra da Augello (che a sua volta aveva ricevuto palla dall’out opposto da Candreva), è destinata ad entrare negli annali della storia del derby: un riscatto che la Samp aspettava dal famoso gol di Boselli del 2011, che di fatto sancì la retrocessione dell’undici di Cavasin.
Ottima partita di molti interpreti in casa Samp. Ekdal, da capitano, ha gestito molto bene il centrocampo; in mediana si è rivista la sostanza di Thorsby; Sabiri, oltre al gol, è stato pericoloso con un colpo di testa su cross di Candreva in chiusura del primo tempo (deviazione in angolo di Sirigu); Sensi è stato più prezioso nella fase difensiva, con alcuni bei recuperi palla, che in quella offensiva. E questa volta merita un plauso anche Giampaolo, la cui squadra ha interpretato molto bene la gara: per lui è il quinto derby genovese vinto consecutivamente. Il tecnico di Bellizona ha proposto come a Verona Caputo di punta, con Candreva e Sabiri larghi: ma se al Bentegodi i due esterni hanno pensato più a contenere, questa volta sono stati più vicini a Caputo, che si è sbattuto molto senza trovare però la zampata vincente. Con Vieira inserito nella ripresa per far legna, la sua squadra ha affrontato con lucidità la partita.
Oltre al rigore finale (non assegnato subito dall’arbitro, ma dopo una revisione al Var che ha lasciato tutto lo stadio col fiato sospeso), giunto per un maldestro tocco di braccio di Ferrari (che ha macchiato una gara fino a quel momento perfetta) nel tentativo di anticipare Destro, grossi rischi la Samp non li ha corsi: uno dei brividi maggiori è stato uno scellerato retropassaggio corto di Colley (17′), che ha messo in difficoltà Audero, il quale, pochi minuto dopo è stato bravo a volare su una conclusione da fuori di Amiri. Per il resto, il Genoa ci ha provato con un paio di colpi di testa alti (Ekuban e Vásquez) nella prima frazione e con una spizzata di Destro per Yeboah (anticipato da Audero) nella seconda.
Più sul pezzo, la Samp, come ammesso anche da Blessin («Abbiamo giocato come una squadra scolastica contro una squadra di adulti») a fine gara, non tanto per le occasioni, quanto per l’atteggiamento. Il rigore finale, nato da una pallaccia persa da Caputo a centrocampo, è stato, come detto, più un regalo dei blucerchiati – per fortuna non scartato dal Genoa – che non il frutto del forcing offensivo che ci si sarebbe aspettati da una squadra a un passo dallo stapiombo. A dirla tutta, anche l’eventuale 1-1 sarebbe servito poco al Genoa, ma di certo avrebbe lasciato nei guai pure il Doria, che da questo sabato di Serie A si gode anche la vittoria del Verona a Cagliari. Giampaolo è contento, ma invita alla calma: «La salvezza? Manca ancora qualcosa. Giusto festeggiare, ma dobbiamo stare lì. Il rigore? Io mi metto sempre dalla parte di chi patisce, quindi rivolgo un pensiero a Criscito».
IL TABELLINO
Serie A 2021-22, 35ª giornata | |||||
Genova (stadio Luigi Ferraris), sabato 30 aprile 2022, ore 18 | |||||
SAMPDORIA-GENOA 1-0 | PT: 1-0 | ||||
25′ pt Sabiri | |||||
SAMPDORIA (4-3-3) | GENOA (4-2-3-1) | ||||
1 | Emil AUDERO | 57 | Salvatore SIRIGU | ||
24 | Bartosz BERESZYŃSKI | 32 | Morten FRENDRUP | ||
25 | Alex FERRARI | 13 | Mattia BANI | ||
15 | Omar COLLEY | 55 | Leo Skiri ØSTIGÅRD | ||
3 | Tommaso AUGELLO | 15 | Johan VÁSQUEZ | ◀ 1′ st | |
5 | Stefano SENSI | ◀ 22′ st | 27 | Stefano STURARO (c) | ◀ 38′ pt |
6 | Albin EKDAL (c) | 47 | Milan BADELJ | ||
2 | Morten THORSBY | 20 | Caleb EKUBAN | ◀ 11′ st | |
87 | Antonio CANDREVA | ◀ 38′ st | 8 | Nadiem AMIRI | ◀◀ 11′ st |
10 | Francesco CAPUTO | 99 | Pablo GALDAMES | ◀ 28′ st | |
11 | Abdelhamid SABIRI | ◀ 42′ st | 23 | Mattia DESTRO | |
In panchina: | In panchina: | ||||
30 | Nicola RAVAGLIA | 1 | Adrian ŠEMPER | ||
33 | Wladimiro FALCONE | 25 | Rok VODIŠEK | ||
7 | Vladyslav SUPRJAHA | 4 | Domenico CRISCITO | ▶ 1′ st | |
13 | Andrea CONTI | ▶ 38′ st | 5 | Andrea MASIELLO | |
14 | Ronaldo VIEIRA | ▶ 22′ st | 10 | Filippo MELEGONI | ▶▶ 11′ st |
16 | Kristoffer ASKILDSEN | 11 | Albert GUÐMUNDSSON | ▶ 11′ st | |
22 | Maya YOSHIDA | 16 | Riccardo CALAFIORI | ||
26 | Giangiacomo MAGNANI | 18 | Paolo GHIGLIONE | ||
27 | Fabio QUAGLIARELLA | ▶ 42′ st | 33 | HERNANI | |
29 | Nicola MURRU | 36 | Silvan HEFTI | ||
38 | Mikkel DAMSGAARD | 45 | Kelvin YEBOAH | ▶ 28′ st | |
70 | Simone TRIMBOLI | 90 | Manolo PORTANOVA | ▶ 38′ pt | |
ALL. | Marco GIAMPAOLO | ALL. | Alexander BLESSIN | ||
ARBITRO: Fabio MARESCA di Napoli | |||||
NOTE: al 51′ st Audero ha parato un rigore a Criscito; ammoniti Audero, Candreva, Guðmundsson e Ferrari; recupero: 3′ pt, 9′ st | |||||
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Genoa in maglia a quarti rossoblù, pantaloncini blu e calzettoni blu |
LA GIORNATA
I risultati:
sabato 30 aprile, ore 15: Cagliari-Verona 1-2, Napoli-Sassuolo 6-1; ore 18: Sampdoria-Genoa 1-0; ore 20.45: Spezia-Lazio 3-4; domenica 1° maggio, ore 12.30: Juventus-Venezia 2-1; ore 15: Empoli-Torino 1-3, Milan-Fiorentina 1-0; ore 18: Udinese-Inter 1-2; ore 20.45: Roma-Bologna 0-0; lunedì 2 maggio, ore 20.45: Atalanta-Salernitana 1-1.
Recuperi 20ª giornata: mercoledì 27 aprile, ore 18: Fiorentina-Udinese 0-4; ore 20.15: Atalanta-Torino 4-4, Bologna-Inter 2-1.
La classifica:
Milan 77; Inter 75; Napoli 70; Juventus 69; Roma e Lazio 59; Fiorentina e Atalanta 56; Verona 52; Torino 47; Sassuolo 46; Udinese e Bologna 43; Empoli 37; Sampdoria e Spezia 33; Cagliari 28; Salernitana* 26; Genoa 25; Venezia* 22.
*Salernitana e Venezia hanno una partita in meno.
LE FOTO