Serie A 2013-14, 33ª giornata / SAMPDORIA-INTER 0-4

 

 

 

 

 

 

Genova (stadio Luigi Ferraris), 13 aprile 2014   
SAMPDORIA-INTER 0-4
13′ pt Icardi; 16′ st Samuel, 18′ st Icardi, 34′ st Palacio.

SAMPDORIA (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini; Obiang (13′ st Krsticic), Palombo (39′ st Lombardo), Soriano; Sansone (22′ st Okaka); Maxi Lopez, Eder. In panchina: Fiorillo, Costa, Salamon, Renan, Rodriguez, Wszolek, Bjarnason, Fornasier, Sestu. Allenatore: Sakic (Mihajlovic squalificato). 

INTER (3-5-2): Handanovic; Rolando, Ranocchia, Samuel; D’Ambrosio, Hernanes (30′ st Taider), Cambiasso, Kovacic (35′ st Milito), Nagatomo; Icardi (23′ st Alvarez), Palacio. In panchina: Castellazzi, Carrizo, Zanetti, Andreolli, Guarin, Campagnaro, Kuzmanovic, Botta. Allenatore: Mazzarri.
ARBITRO: Valeri di Roma.
NOTE: espulso al 21′ pt Eder per doppia ammonizione; ammoniti Icardi, Costa (dalla panchina), Eder, Samuel, Ranocchia, Soriano, Regini, Gastaldello e Krsticic; recupero: 1′ pt, 2′ st; al 18′ pt Handanovic ha parato un rigore a Maxi Lopez.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi, calzettoni bianchi; Inter in maglia bianca, pantaloncini neri, calzettoni neri.
I risultati:
sabato 12 aprile, ore 18: Sassuolo-Cagliari 1-1 (giocata a Reggio Emilia); ore 20.45: Roma-Atalanta 3-1; domenica 13 aprile, ore 12.30: Bologna-Parma 1-1; ore 15: Livorno-Chievo 2-4, Napoli-Lazio 4-2, Sampdoria-Inter 0-4, Torino-Genoa 2-1, Verona-Fiorentina 3-5; ore 20.45: Milan-Catania 1-0; lunedì 14 aprile, ore 20.45: Udinese-Juventus 0-2.
La classifica:
Juventus 87; Roma 79; Napoli 67; Fiorentina 58; Inter 53; Parma 51; Torino, Milan e Lazio 48; Atalanta e Verona 46; Sampdoria 41; Genoa 39; Udinese 38; Cagliari 33; Chievo 30; Bologna 28; Livorno e Sassuolo 25 ; Catania 20.
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IL COMMENTO. Pomeriggio di passioni a Genova. Succede di tutto nell’infuocata Marassi, nella sfida già agitata alla vigilia per la questione Icardi-Maxi Lopez. L’antefatto è noto: Icardi ha soffiato la moglie Wanda Nara al biondo attaccante doriano, e sui social network, la nuova coppia è diventata estremamente popolare per le foto continuamente postate, anche nei momenti di intimità. Icardi e Maxi Lopez si ritrovavano a Marassi, campo che l’anno scorso era di casa per entrambi. Si comincia con la mancata stretta di mano tra i due (è il doriano a rifiutarla). Al primo affondo, l’Inter passa in vantaggio proprio con il fischiatissimo Icardi, perso in area da De Silvestri. Dopo il gol, l’attaccante interista va sotto la Sud e provoca i tifosi blucerchiati con un gesto come a dire: «Fischiate più forte, che non vi sento». Apriti, cielo! Insulti dagli spalti e pesanti epiteti da parte del doriano Costa, che viene ammonito dalla panchina, per aver dato del figlio di… all’avversario, ex compagno di squadra. Passano pochi minuti, e la Samp ha l’opportunità di trovare il pari su rigore: l’ingenuo fallo di Ranocchia su Gastaldello costa la massima punizione. Il rigorista Eder però lascia spazio a Maxi Lopez, smanioso di pareggiare il duello con il rivale amoroso. Ma Handanovic inizia il suo incredibile show, respingendo il brutto rigore del numero 7 doriano. Dopo un minuto, nuovo parapiglia figlio della tensione che si avverte in campo. Eder viene ammonito per simulazione, ne nasce una mischia, in cui Samuel viene ammonito e lo stesso Eder viene espulso. Decisivo per il secondo cartellino giallo in pochi secondi, il mani in faccia al portiere nerazzurro. La Samp, in dieci già dal 21′, prova comunque a spingere, anche perché l’Inter in attacco non punge troppo. Maxi ci riprova con un destro da fuoria area, ma Handanovic mette in corner. Poi, una punizione di Sansone, schierato al posto dell’infortunato Gabbiadini, è destinata a insaccarsi sotto l’incrocio, ma il portiere sloveno è di altro avviso e devia il pallone. Un vero miracolo, che viene replicato poco dopo su un tiro al volo di Soriano. Una parata ancora più spettacolare e di puro istinto. Si va a riposo sotto di un gol e di un uomo, ma il punteggio è davvero bugiardo. Nella ripresa invece, l’Inter legittima la vittoria, anche perché la Samp è stanca per l’inferiorità numerica. Un colpo di testa di Samuel su un corner di Hernanes chiude la partita. Dal 2-0 in poi, la Samp sparisce dal campo e l’Inter dilaga: Icardi, ancora lui, mette in porta il gol del 3-0, su assist di Palacio, e poi lo stesso Palacio completa il poker di reti argentine. La Samp incassa amaramente la sconfitta. L’unica nota positiva della giornata è l’esordio di Mattia Lombardo, figlio del mitico Attilio, stella degli anni Novanta. Per il resto, una gara da scordare. Una partita persa in modo ingenuo, soprattutto per l’assurda espulsione di Eder (Mihajlovic dovrebbe dirgli di piantarla con le simulazioni: cominciano a essere davvero irritanti) e per il rigore, nel quale si sarebbe dovuto presentare dal dischetto il brasiliano, visto che è lui il rigorista. Il cocktail di calcio e passioni amorose ha destabilizzato i nostri, vogliosi di aiutare il compagno a vincere la sfida personale. Le vicende extracalcistiche hanno condizionato il match e i blucerchiati si sono fatti ingannare da un bimbominkia irrispettoso. Il quale, non contento, all’indomani della gara ha postato pure una foto delle corna su Twitter. Quando uno ha classe, ha classe…


Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, la cronaca della domenica bestiale di Marassi: Palombo consegna un mazzo di fiori ai genitori del piccolo Andrea, giovane tifoso della Samp deceduto in settimana; Maxi Lopez non stringe la mano a Icardi; la provocatoria esultanza di Icardi alla Gradinata Sud che lo fischiava, subito dopo lo 0-1; il rigore fallito da Maxi Lopez; il disappunto dell’attaccante doriano; Eder viene ammonito per simulazione e nel parapiglia che segue, riceve il secondo giallo in un minuto, lasciando la Samp in dieci; lo squalificato Mihajlovic osserva il tutto dalla tribuna; il colpo di testa di Samuel per il 2-0 interista; l’esultanza di Icardi opo lo 0-3; lo 0-4 firmato dall’ex genoano Palacio; il debutto di Mattia Lombardo, figlio di Attilio: una delle poche note liete di giornata in casa blucerchiata.