Parma letale

SAMPDORIA-PARMA 0-1
LA PARTITA
Ormai non si sa più a che santo votarsi. Come sette giorni prima col Catania, anche col Parma, la Sampdoria targata Cavasin perde 1-0 con un gol nella ripresa che spezza una gara scialba. Zaccardo, già giustiziere della Samp l’anno scorso al Tardini, di testa approfitta dell’unico svarione di Martinez in tutta la gara: il costaricano scivola e permette al terzino ducale l’incornata, imprendibile per Curci. Il problema è come sempre, l’attacco. Tutte le speranze sono nel ritorno di Nicola Pozzi, che si spera ormai prossimo. Ma la punta di Santarcangelo di Romagna non ha mai segnato a valanga a dire il vero… Peggio delle punte attuali non potrà fare. Ora come ora non arriviamo al gol nemmeno se ci regalano un rigore, come è avvenuto ieri (le immagini parlano chiaro: il mani in area è di Volta): Maccarone, contestato dai tifosi, lo ha calciato malamente in gradinata. Un penalty battuto talmente male da non considerarlo nemmeno come la nostra più netta occasione: il tiro di Dessena salvato sulla riga da Mirante è stato senz’altro più pericoloso.
In tutto il girone di ritorno il Doria ha totalizzato cinque punti. Solo il Bari con tre ha fatto peggio. E pensare che la scorsa stagione proprio nel ritorno avevamo costruito il quarto posto. Il distacco dalla B rimane di tre punti, ma perdiamo un’altra posizione: è proprio il gemellato Parma ad averci scavalcato. Ma rimanere alla stessa distanza in questa giornata è un esito assolutamente negativo, visto che eravamo i soli a giocare in casa delle squadre invischiate nella zona retrocessione e che le altre giocavano in campi difficili se non proibitivi (e infatti, Chievo a parte, hanno perso tutte): insomma, ieri era il momento giusto per allungare. Dopo la pausa-nazionale, si andrà a Verona. Cavasin, la cui mano non si è ancora vista, dovrà lavorare sodo in questi 14 giorni. Al tecnico trevigiano, che ha riproposto la difesa a 4 e portato Ziegler sulla linea dei centrocampisti, vorrei solo chiedere perché ha tolto Maccarone per Koman. È chiaro che BigMac non stava giocando affatto bene, ma un centrocampista per una punta non è stato secondo me il cambio più azzeccato. 
Lo sconforto è tanto: salvarsi sarà davvero dura. La squadra è sfiduciata e ha paura, costruisce poco (diciassette partite su trenta totali chiuse senza gol all’attivo), un gol a partita lo prende sempre e continua pure a perdere gli scontri diretti. La quarta sconfitta consecutiva tra le mura amiche è un record negativo per il club. Dodici mesi fa, il fortino del Ferraris restà inviolato per tutta la stagione. È deleterio continuare a fare paragoni con l’anno scorso, lo so. Ma leggere i dati può offrire spunti. Se non l’hanno già fatto, speriamo che li leggano Garrone e Tosi.
I PIÙ E I MENO
+  Martinez: ancora una volta premiamo lui, anche se scivola sul gol preso. Una ex riserva del Brescia è il giocatore migliore della squadra che voleva giocare la Coppa dei Campioni.
  Maccarone: speravamo fosse quello di Siena. È invece proprio quello che faceva panchina o tribuna a Palermo.

Nelle foto, Maccarone a testa bassa dopo il rigore calciato alle stelle; Guberti esce dal campo al 20′ del primo tempo per una botta al gluteo; Macheda, che gli è subentrato, salta con Paletta.

One thought on “Parma letale

Comments are closed.