Pazzo-day

LECCE-SAMPDORIA 2-3
LA PARTITA
Trecentosessantotto minuti dopo, riecco il gol. La Samp si rialza dopo le ultime uscite andando a vincere in casa del Lecce, unica squadra che era rimasta imbattuta tra le mura amiche, in questa Serie A. Lo fa con tre gol di Pazzini, bomber ritrovato, e a termine di una partita che ha riservato emozioni dall’inizio alla fine. Anche questa, dopo un mese e passa, di noia mortale, una novità.
Al 9′ ecco già l’1-0: Ziegler mette un pallone in mezzo dalla fascia sinistra: Rosati e Fabiano pasticciano, e il Pazzo, ben appostato dice “grazie” e lo deposita in rete, dopo essersi prontamente girato. Curci, dall’altra parte, è bravo a deviare in tuffo, una conclusione di Bertolacci, all’esordio nella massima serie. In chiusura di tempo, il Lecce reclama un rigore per un mani di Gastaldello, su un tocco di Chevanton. L’arbitro Gava giudica involontario il contatto e manda l’attaccante uruguaiano su tutte le furie: questi infatti comincia a rincorrere Marilungo fino all’altra metà campo e gli fa fallo volontariamente. Rosso inevitabile. Come se non bastasse, Chevanton si toglie la maglia e la scaglia addosso all’arbitro, aggravando la sua posizione. Un minuto dopo, la sfida sembra chiudersi: Grossmueller atterra Marilungo in area. Calcio di rigore e 2-0 firmato Pazzini. Nella ripresa, però, il Lecce gioca col coltello tra i denti e ha la forza, con l’inferiorità numerica, di tornare in parità. Al 73′, Giacomazzi su punizione pesca Di Michele, che si libera molto bene di Gastaldello (che ha comunque le sue colpe) e libera un rasoterra nell’angolino. Dieci minuti più tardi, Diamoutene segna di testa il pareggio. È Dessena (subentrato a Marilungo) che se lo perde in piena area di rigore. Sembrava l’ennesima occasione persa nel finale per la Samp, che invece ha un sussulto d’orgoglio, ancora con Pazzini. Mannini mette una palla filtrante, Dessena fa il velo (bene così: se l’avesse toccata, Pazzini sarebbe stato a quel punto in fuorigioco), il numero 10 calcia con potenza sotto la traversa: è il 3-2 finale.

Il Lecce, che alla vigilia si era lamentato per alcuni torti arbitrali, ancora una volta recrimina per alcuni episodi (il mani di Gastaldello in area, il rosso a Chevanton, il rigore su Marilungo, il fuorigioco di Pazzini): ma a conti fatti, Gava li ha azzeccati tutti. Giusto il rigore nel primo tempo poteva essere concesso ai salentini, ma in quei casi si va sempre a discrezionalità.
La classifica torna ad essere più benevola per i blucerchiati: resta il rammarico per gli 0-0 casalinghi, ma essere a -1 dall’Inter va comunque bene.

LE PAGELLE
Curci 7: ancora una bella prestazione. Nonostante due gol subiti, è tra i migliori.
Cacciatore 5,5: prova appena sotto la sufficienza.
Gastaldello 5: è sua la frittata del gol che inizia la rimonta leccese. E suo anche il tocco di mano in area che fa inferocire Chevanton.
Lucchini 6: molto meglio lui del suo collega di reparto Gastaldello.
Ziegler 6: gioca circa metà gara con una fascia alla testa d’altri tempi. Bel pallone scodellato al centro sull’1-0 di Pazzini.
Koman 6: fa il suo, senza strafare.
Tissone 7: gara di grande intensità. Preciso sia in interdizione che in fase d’attacco. Lo vogliamo così.
Poli 6: ribadiamo quanto detto nelle ultime partite: non è ancora al meglio.
Guberti 5,5: va ad intermittenza.
Marilungo 6,5: molta corsa e personalità, anche se il gol dell’ex non arriva. Si procura il rigore del 2-0 e causa l’espulsione di Chevanton (anche se è una vittima casuale: l’uruguaiano è andato a colpire lui perché proprio lui aveva la palla…). A Lecce ha lasciato un ottimo ricordo: al momento della sostituzione il Via del Mare lo applaude.
Pazzini 8,5: l’uomo-partita. Segna la sua prima tripletta in Serie A e lo fa con un vasto repertorio: un gol di rapina, uno su rigore e uno di potenza. Impeccabile e trascinatore, come non accadeva da un po’ di tempo (e non per colpa sua).
Mannini 6,5: gara senza sbavature impreziosita dall’assist per Pazzini (nel 3-2).
Dessena 6: si perde Diamoutene sul 2-2, ma si riscatta col velo per il 3-2 del Pazzo.
Volta 6: gioca l’ultimo quarto d’ora, quando prende il posto di Cacciatore.
Di Carlo 6,5: aveva detto che a Lecce si sarebbe vista una bella Samp, visto che ci sarebbero stati sette giorni per preparare la sfida. In effetti, è stato così. Anche se quel quarto d’ora-venti minuti di follia stavano per farci gettar via l’ennesimo risultato. Forse un po’ troppo azzardato cercare di chiudersi mettendo Dessena per Marilungo, anche se in superiorità numerica.
Nelle foto, la festa dopo l’1-0 e un tackle di Lucchini su Jeda.

One thought on “Pazzo-day

  1. http://www.pianetasamp.blogspot.comE'andata bene Giovanni, prendiamoci questi 3 punti ma non sono affatto soddisfatto!Una partita già ampiamente vinta ci stava fuggendo di mano, complice anche un mister che mi sembra non stia dando gioco e personalità alla squadra!Gava le ha azzeccate praticamente tutte e sulla Gazzetta gli hanno dato 4,5, pazzesco!…Ciao!

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