SERVIRÀ UN’IMPRESA A MARASSI

WERDER BREMA-SAMPDORIA 3-1
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LA PARTITA

L’inesperienza e un pizzico di cattiva sorte rovinano l’esordio europeo della Sampdoria e la prima di Mimmo Di Carlo in panchina. A Brema, il Doria cade 3-1, ma il gol di Pazzini allo scoccare del 90′, riaccende le speranze in vista del ritorno, in programma martedì a Marassi. Di fronte a 2000 spettatori accorsi da Genova per lo storico incontro, che segnava il ritorno nella massima competizione europea diciotto anni dopo la finale di Wembley, i blucerchiati giocano un buon primo tempo. Pazzini sfiora il gol di testa in avvio, poi segna un gol, che Lannoy gli annulla per fuorigioco: complimenti al direttore di gara, perché non era facile da vedere. Tuttavia, l’iniziativa è in mano al Werder Brema: un colpo di testa di Almeida tocca la parte superiore della traversa, Borowski e Fritz cercano di impensierire Curci. Anche dal punto di vista fisico, i tedeschi si fanno sentire, così come è netta la loro supremazia nel possesso palla. Il primo tempo si chiude comunque a reti bianche. A inizio ripresa, Tissone, fino a quel momento perfetto, commette una topica che cambia la partita: un suo rinvio finisce proprio nei piedi del terzino Fritz, che libera un sinistro da fuori area che termina proprio sotto l’incrocio dei pali. È il gol dell’1-0. Di Carlo corre ai ripari inserendo Poli e Guberti (quest’ultimo a sorpresa preferito a Mannini. L’altra grande novità del tecnico doriano è stata quella di proporre il giovane Volta in difesa a destra: esordio in prima squadra e in una posizione non naturale, essendo un centrale). La musica non cambia: il Werder è pericoloso e trova addirittura altri due gol: il primo su rigore, dopo un’ingenua trattenuta in area di Lucchini, su Prodl che costringe i genovesi anche all’inferiorità numerica. È il capitano, Frings, a segnare con un tiro angolato, intuito da Curci. Con l’espulsione di Lucchini, Di Carlo è costretto a mettere un difensore e ad esaurire così i cambi: è Stankevicius a subentrare ad uno spento Semioli. Neanche il tempo di entrare, ed ecco il 3-0. Tacco di Almeida per Pizarro, tiro del peruviano deviato proprio dal lituano appena entrato e 3-0. Samp in totale confusione. Cassano completamente fuori dalla partita e a tratti dannoso. Nel finale, uno scatto d’orgoglio: Guberti sale in cattedra e fa soffrire i bianco-verdi, ma due suoi tiri terminano a lato. I compagni preferiscono cercare lui piuttosto che Cassano. Anche Stankevicius ci prova, ma il suo tiro termina a lato. Ancora Stankevicius protagonista nel finale: suo l’assist al bacio per la testa di Pazzini, che incorna e batte Wiese. Se il 3-0 voleva dire la fine del sogno, il 3-1 riapre almeno i giochi: un 2-0 nel suo stadio, la Samp lo può ottenere, ma tutto dovrà essere diverso. Cassano, ad esempio: era l’unico ad aver già giocato a questi livelli, ed è stato proprio il giocatore che più di tutti è naufragato.
La Sampdoria comunque paga più del dovuto le sue disattenzioni. L’1-0 è un eurogol, il 2-0 un rigore, il 3-0 dovuto al momento di palese difficoltà. La recriminazione più grande però è quella di Pazzini, che sull’1-0, ha colpito un palo interno, che avrebbe cambiato la gara. Quando in apertura, parlavamo del “pizzico di cattiva sorte”, ci riferivamo proprio a quest’episodio. Bastava persino il palo esterno, dato che Semioli era pronto al tap-in, e invece, la palla è tornata proprio tra le braccia del portiere…

Gara di ritorno martedì sera al Ferraris. La Samp cercherà un’impresa, per non vanificare sin dai mesi estivi tutto il lavoro dello scorso anno.

LE PAGELLE

Curci 6
Volta 6 Gastaldello 6 Lucchini 5 Ziegler 5,5


Semioli 5 Palombo 6 Tissone 5,5 Mannini 5,5


Pazzini 7,5 Cassano 5


+ Poli 6 Guberti 6,5 Stankevicius 6,5
Di Carlo 6
Pazzini 7,5: subito un’occasione di testa, poi un gol annullato, un palo colpito sullo 0-1 e il gol che riaccende le speranze per il ritorno.

Lucchini 5: fa la figura del pollo in occasione del rigore. Insensato trattenere la maglia dell’avversario proprio sotto gli occhi dell’arbitro e qualche minuto dopo la prima ammonizione.

Semioli 5: sbaglia una marea di appoggi, salta raramente l’uomo.

Cassano 5: bruttissima partita di Fantantonio. Se davvero, come ha detto ultimamente, vuole giocare contro Messi, al ritorno dovrà fare molto di più. Col Werder è stato decisamente impalpabile.

Nelle foto, Cassano cerca un lampo, che non arriverà; il palo di Pazzini; un controllo di Mannini e l’esultanza rabbiosa del Pazzo dopo il gol del 3-1.