Solo un punto, ma va bene così

SAMPDORIA-BRESCIA 3-3
LA PARTITA
Teniamoci stretto questo punto, arrivato col magone e con la forza della disperazione. Un pareggio che tiene a distanza il Brescia, e che ci permette di allungare sul Lecce e di rosicchiare un punto al Cesena. Certo, alla vigilia tutti eravamo concordi nel dire che solo i tre punti sarebbero stati accettati, ma se siamo andati sotto tre volte e per tre volte abbiamo recuperato, l’ultima delle quali a tempo scaduto, anche un solo punto va benissimo. Possiamo dividere le note positive e negative della gara: tra le prime c’è che siamo tornati al gol su azione e che si sono visti grinta e spirito di sacrificio. Tra le seconde, impossibile non inserire la stecca collettiva della nostra difesa, insufficiente un po’ in tutti i suoi elementi (Gastaldello e Lucchini insicuri e responsabili su primo e secondo gol, Zauri schiacciato da Caracciolo sul terzo, Curci nelle non-uscite su secondo e terzo), e considerando che era al completo, non c’è da stare allegri, visto che il Brescia in quanto a gol fatti sta appena meglio di noi, che siamo il secondo peggior attacco della Serie A. Le rondinelle, con questo risultato, sono con un piede e mezzo in B (-5 a tre gare dal termine). Ora come ora i posti utili per salvarsi spettano a due tra Cesena (beffato da una doppietta a tempo scaduto di Pazzini, che al Manuzzi segnò al 90′ anche con la casacca blucerchiata. Ringraziamo il Pazzo che riesce a darci una mano anche adesso che veste un’altra maglia), Lecce (battuto a Verona) e Samp. Giocando così, tornano almeno le speranze, che fino alla scorsa giornata col Bari, avevamo ormai perso, per colpa di un girone di ritorno ignobile, in cui abbiamo perso in casa con tutte le nostre dirette concorrenti. E c’è mancato poco che pure la squadra di Iachini venisse al Ferraris a fare il colpaccio.
Cronaca del match: primo tempo di studio, con poche occasioni e una Sampdoria leggermente padrona del campo. Nella ripresa, le emozioni piovono a catinelle: il brasiliano Eder gela Marassi con un bel destro angolato che sblocca l’incontro. Pochi minuti ed ecco l’1-1: Biabiany riesce a mettere un bel cross in area (in fase di caduta e con la palla quasi sul fondo) e a riscattare una gara fino a quel momento opaca, Pozzi raccoglie di testa da dentro l’area piccola, appoggiando comodamente in rete. Al 57′, l’episodio che farà discutere nel dopogara: Pozzi chiede un rigore, ma Rocchi sorvola; Arcari acciuffa il pallone e con un rinvio lunghissimo pesca nell’altra area Caracciolo, che s’inserisce tra Lucchini e Gastaldello e approfitta del loro patatrac per battere Curci, che accenna l’uscita salvo poi tornare sui suoi passi (la diretta tv si perde il gol, per mostrare Pozzi che protesta col guardalinee…). Dal possibile 2-1 si arriva all’1-2: lo svantaggio però non demoralizza i blucerchiati, che ritrovano la parità con un guizzo di Tissone. L’argentino avanza fino al limite dell’area, dove libera un destro di precisione che gli permette di siglare il suo primo centro blucerchiato. La Samp potrebbe trovare il 3-2 (Maccarone tira su Arcari da posizione favorevole; Guberti prova un tiro da posizione defilata anziché servire il libero Palombo a centro-area), ma ancora una volta ecco che è il Brescia a colpire. Cross di Diamanti, Curci rimane tra i pali, Caracciolo si conferma un ex avvelenato e di testa deposita ancora una volta il pallone alle spalle del nostro portiere. La Gradinata Sud a questo punto comincia a fischiare Curci ad ogni pallone toccato, arrivando persino ad applaudirlo ironicamente quando gli arriva anche un banale retropassaggio. Atteggiamento che secondo me è molto discutibile: com’era quella storiella che i tesserati non si contestano?
Peccato poi per quei tifosi che in segno di protesta se ne sono andati dopo il 3-2 dei lombardi: la partita infatti non è ancora finita e regala un’ultima emozione, grazie ad uno slalom in area di Daniele Mannini, che di sinistro segna l’incredibile 3-3. C’è ancora il tempo per una rovesciata (alta) di Gastaldello e di un insidioso angolo per il Brescia, ma dopo cinque minuti di recupero, Rocchi manda uno dei match più belli e drammatici della storia recente della Sampdoria in archivio. Un’altalena di emozioni il cui esito forse serve poco ad entrambe. Sicuramente al Brescia; noi, qualcosa da dire l’abbiamo ancora: e domenica sera arriva il derby…
I PIÙ E I MENO
+  Mannini: buona partita, coronata dal pesantissimo gol segnato nel recupero. Nel primo tempo invece, ottima partita dell’ungherese Laczko, sia in fase difensiva che propositiva.
Gastaldello e Lucchini: irriconoscibili. Incredibile il pasticcio sull’1-2.

Nelle foto, la coreografia della Gradinata Sud; un controllo di Laczko, uno dei migliori; l’abbraccio Biabiany-Pozzi dopo l’1-1.

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