Serie A 2013-14, 38ª giornata / UDINESE-SAMPDORIA 3-3

 
 
 
 
Udine (stadio Friuli), 18 maggio 2014   
UDINESE-SAMPDORIA 3-3
10′ pt Okaka, 27′ pt Di Natale, 32′ pt Di Natale; 8′ st Eder, 10′ st Soriano, 43′ st Di Natale.

UDINESE (4-3-1-2): Brkic; Widmer, Bubnjic (33′ st Nico Lopez), Domizzi, Gabriel Silva (18′ pt Naldo); Pinzi, Allan (20′ st Badu), Lazzari; Pereyra; Fernandes, Di Natale. In panchina: Kelava, Benussi, Mlinar, Beleck, Jadson, Corrado, Zielinski. Allenatore: Guidolin.

SAMPDORIA (4-2-3-1): Fiorillo; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini; Palombo (1′ s.t. Renan), Krsticic; Gabbiadini (37′ s.t. Wszolek), Soriano, Eder (21′ s.t. Sansone); Okaka. In panchina: Da Costa, Costa, Salamon, Maxi Lopez, Rodriguez, Bjarnason, Lombardo, Fornasier, Sestu. Allenatore: Mihajlovic.
ARBITRO: Saia di Palermo.
NOTE: ammoniti Mustafi, Eder, Pinzi, Domizzi e Nico Lopez; recupero: 2′ pt, 3′ st.
DIVISE: Udinese in maglia nera, pantaloncini neri, calzettoni neri; Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi, calzettoni bianchi.
I risultati:
sabato 17 maggio, ore 20.45: Udinese-Sampdoria 3-3; domenica 18 maggio, ore 15: Catania-Atalanta 2-1, Genoa-Roma 1-0, Juventus-Cagliari 3-0; ore 20.45: Chievo-Inter 2-1, Fiorentina-Torino 2-2, Milan-Sassuolo 2-1, Napoli-Verona 5-1, Parma-Livorno 2-0.
La classifica:
Juventus 102; Roma 85; Napoli 78; Fiorentina 65; Inter 60; Parma 58; Torino e Milan 57; Lazio 56; Verona 54; Atalanta 50; Sampdoria 45; Genoa e Udinese 44; Cagliari 39; Chievo 36; Sassuolo 34; Catania 32; Bologna 29; Livorno 25.
Juventus matematicamente Campione d’Italia; Juventus e Roma qualificate ai gironi di Champions League; Napoli qualificato ai preliminari di Champions League; Fiorentina, Inter e Parma qualificate in Europa League; Bologna, Catania e Livorno matematicamente retrocesse in Serie B.
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IL COMMENTO. Il campionato più brutto degli ultimi anni (non per la Samp, ma in generale) va in archivio. La squadra di Mihajlovic lo chiude con un pareggio che permette di non farsi scavalcare dalla stessa Udinese e soprattutto dai rivali cittadini del Genoa. La Sampdoria chiude dodicesima, leggermente meglio del quattordicesimo posto dello scorso anno, ma a differenza della passata stagione, non mettiamo in cascina nemmeno una vittoria contro una grande e chiudiamo con la terza peggior difesa del campionato. Una stagione da sei, sei e mezzo, partita male con Delio Rossi e finita meglio con Sinisa Mihajlovic, salvo l’appannamento finale, quando la salvezza era ormai raggiunta. In questo, il cammino del serbo è stato molto simile a quello di Rossi, subentrato a Ferrara, nel 2012-13: boom iniziale del nuovo tecnico, salvezza raggiunta in anticipo e calo finale.
A Udine, l’uomo del match è Di Natale, forse all’addio al calcio (l’attaccante campano non ha ancora sciolto i dubbi): la sua tripletta (aiutato da una difesa doriana inguardabile nel primo gol e da un folle lancio millimetrico di… Wszolek, nel 3-3) potrebbe essere il degno saluto alla platea che lo amato in questi anni. Nella Sampdoria, invece, sugli scudi c’è Eder: dodici reti e otto assist in questo campionato. L’uomo che è stato più di tutti al centro delle nostre azioni da gol. Non sappiamo ancora se l’anno prossimo avremo Gabbiadini, ma sarà importante ripartire dal brasiliano, mai come in questa stagione, così decisivo.

Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, la splendida punizione di Di Natale per il 2-1 friulano; la gioia di Eder e Soriano dopo il 2-3; Regini prova a fermare Pinzi; Okaka, autore dello 0-1, atterrato dagli avversari; il 3-3 di Di Natale, forse all’ultima partita della sua carriera.