Ciao Europa
Siamo alle solite: la Samp in formato trasferta continua a deludere e cade pure in casa del Sassuolo dell’ex Iachini, che raggiunge la salvezza matematica con 180 minuti d’anticipo.
Che l’undici di Giampaolo avesse problemi lontano da Marassi era fatto ormai noto e appurato, ma con un obiettivo europeo da centrare e con più di duemila sostenitori accorsi da Genova, si sperava in un tipo di partita ben differente. Invece no: solo passaggi in orizzontale o all’indietro, un attacco a mezzo servizio (il solo Kownacki era a posto fisicamente, Quagliarella e Caprari non erano al meglio e Zapata addirittura indisponibile. Alla fine Giampaolo è dovuto pure ricorrere alla carta del baby Stijepovic) e neanche mezza idea di gioco proposta.
Normale che i neroverdi, usciti vincitori anche nel match d’andata, ne abbiano approfittato. È il gol di Politano a metà secondo tempo (ma che colpe per Viviano, battuto sul suo palo) ad affossare le speranze europee del Doria: cinque punti di distanza dalla zona Europa League sono ormai insormontabili, ad appena due turni dal termine, e con un calendario che propone il Napoli al Ferraris e la trasferta in casa di una Spal ancora a caccia di punti salvezza (oltre al fatto che bisognerebbe superare sia la Fiorentina che una tra Milan e Atalanta).
Insomma, lungo la via Emilia va in archivio la stagione 2017-18, un’annata che ha visto una Sampdoria dai due volti: forte in casa, debolissima in trasferta. E anche autrice di un bel girone d’andata e di un pessimo ritorno. Un percorso simile a quello fatto con Mihajlovic nel 2015: anche allora sul campo, il pass europeo era sfumato dopo un eccellente girone d’andata, ma almeno all’epoca fu recuperato grazie alla mancata licenza Uefa del Genoa.
Inoltre, la Samp si ritrova adesso al nono posto, che significherebbe dover giocare più turni in Coppa Italia e con degli ottavi proibitivi: alla società magari importerà poco, visto che la coppa è sempre stata bistrattata, ma a molti tifosi senz’altro sì.
Poco o nulla da salvare, insomma, da questo match col Sassuolo. Senz’altro la figura migliore l’hanno fatta i numerosi sostenitori blucerchiati, chiamati all’esodo dalla società, ma non ripagati con una prestazione all’altezza: cinque palle gol a zero per i padroni di casa nel primo tempo, ritmi più blandi nella ripresa, dove però è arrivato anche il gol di Politano.
IL TABELLINO
Reggio Emilia (Mapei Stadium), 6 maggio 2018, ore 18
SASUOLO-SAMPDORIA 1-0
23′ st Politano.
SASSUOLO (3-5-2): Consigli; Lemos, Acerbi, Dell’Orco (20′ pt Peluso); Adjapong, Missiroli, Sensi, Duncan, Rogerio; Berardi (43′ st Ragusa), Politano (29′ st Babacar). In panchina: Pegolo, Magnanelli, Mazzitelli, Biondni, Matri, Pierini, Frattesi, Cassata, Letschert. Allenatore: Iachini.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Andersen, Sala; Barreto (1′ st Ramírez), Torreira, Linetty; Praet (40′ st Stijepovic); Quagliarella (21′ st Caprari), Kownacki. In panchina: Belec, Tozzo, Ferrari, Strinic, Regini, Verre, Capezzi. Allenatore: Giampaolo.
ARBITRO: La Penna di Roma.
NOTE: ammoniti Peluso e Ramírez; recupero: 2’ pt, 2’ st.
DIVISE: Sassuolo in maglia a strisce neroverdi, pantaloncini neri e calzettoni neri; Sampdoria in maglia bianca, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi.
LA GIORNATA
I risultati:
sabato 5 maggio, ore 18: Milan-Verona 4-1; ore 20.45: Juventus-Bologna 3-1; domenica 6 maggio, ore 12.30: Udinese-Inter 0-4; ore 15: Chievo-Crotone 2-1, Genoa-Fiorentina 2-3, Lazio-Atalanta 1-1, Napoli-Torino 2-2, Spal-Benevento 2-0; ore 18: Sassuolo-Sampdoria 1-0; ore 20.45: Cagliari-Roma 0-1.
La classifica:
Juventus 91; Napoli 85; Roma 73; Lazio 71; Inter 69; Milan 60; Atalanta 59; Fiorentina 57; Sampdoria 54; Torino 48; Genoa 41; Sassuolo 40; Bologna 39; Spal 35; Udinese, Crotone e Chievo 34; Cagliari 33; Verona 25; Benevento 17.
Verona e Benevento matematicamente retrocesse in Serie B.
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