Serie B 2011-12, andata finale play-off / SAMPDORIA-VARESE 3-2

Genova (stadio Luigi Ferraris), 6 giugno 2012 
SAMPDORIA-VARESE 3-2
21′ pt Gastaldello, 24′ pt Rivas; 2′ st Pozzi, 11′ st De Luca, 36′ st Gastaldello.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Romero; Rispoli, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari (13′ st Soriano), Obiang (30′ st Pellè), Renan; Foggia (15′ st Juan Antonio); Eder, Pozzi. (Da Costa, Volta, Laczko, Semioli). Allenatore: Iachini.
VARESE (4-4-2): Bressan; Cacciatore, Camisa, Troest, Grillo; Zechin, Corti, Kurtic, Rivas (25′ st Nadarevic); Neto Perreira (23′ st Martinetti), De Luca (33′ st Damonte). (Moreau, Pucino, Gomes, Granoche). Allenatore: Maran.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste.

NOTE: ammoniti Kurtic, Camisa, Neto, Troest, Costa e Zecchin; recupero: 2′ pt, 5′ st; prima della partita è stato suonato l’inno nazionale italiano ed è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto in Emilia.

DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Varese in maglia bianca, pantaloncini rossi e calzettoni rossi.
I risultati:
mercoledì 6 giugno, ore 20.45: Sampdoria-Varese 3-2.
Andata play-out: domenica 3 giugno, ore 20.45: Vicenza-Empoli 0-0. 

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IL COMMENTO. Nel pomeriggio, le parole del procuratore di Cremona Roberto Di Martino: «sono a conoscenza di fatti del derby di ritorno dello scorso anno, che avranno un effetto devastante in cui è coinvolto Milanetto». E qua siamo in attesa di sviluppi. In serata, l’andata dei play-off contro il Varese, vinta 3-2: una partita bellissima, che ha visto la Sampdoria andare tre volte avanti e per due volte essere ripresa dalla grintosa squadra di Maran. Sotto una pioggia che si fa via via più fitta, la tifoseria sugli spalti e le due squadre in campo hanno offerto un grande spettacolo. Si procede a gol alternati: apre la Samp con Gastaldello di testa su un angolo; risponde subito la compagine lombarda con un gran gol nell’angolino di Rivas; a inizio ripresa, grande lancio di Obiang, errore di Troest nel controllo e 2-1 siglato da Pozzi; i biancorossi segnano il 2-2 con De Luca (assist dell’ex Cacciatore), approfittando di una difesa malposizionata (Costa troppo avanti, Gastaldello a terra); il gol-partita del 3-2 infine, lo mette a segno ancora Gastaldello di testa su un altro angolo (grande zuccata sotto l’incrocio). Approfittando al meglio delle difficoltà del Varese sui calci piazzati (complice anche l’assenza di Terlizzi, che ha dato forfait nel pre-partita), la Samp si porta in vantaggio su un Varese mai domo e che sul piano del gioco ha forse fatto di più dei blucerchiati. Dopo questo successo casalingo, ci basterà un pareggio sabato sera all’Ossola per tornare in Serie A, ma non sarà facile. La squadra di Iachini potrà contare su tutta la rosa, tranne Romero, tornato apposta per la gara d’andata e di nuovo partente per raggiungere la nazionale argentina. Dei tanti diffidati che avevamo, per fortuna nessuno ha preso l’ammonizione (ma c’è chi parla di una possibile prova tv per Pozzi, reo di una manata a Troest). Il Varese avrà invece fuori per squalifica Troest e Zecchin.
Di questa finale d’andata, l’uomo copertina è sicuramente Gastaldello: una doppietta la sua, che entrerà dritta dritta nella storia se nei 90′ (o 120′) del ritorno, la Samp riuscirà a respingere gli assalti del Varese, e come afferma il capitano nel dopopartita «soffrendo magari di meno rispetto alla semifinale col Sassuolo, evitando di chiuderci dietro». Ma bisogna fare i complimenti anche a mister Iachini per come abbia voluto rischiare il tutto per tutto, proponendo nel finale un 4-2-4, con Juan Antonio, Eder, Pozzi e Pellè dentro tutti insieme (l’attaccante calabrese è subentrato al già acciaccato Obiang, uno dei migliori del nostro centrocampo, uscito in barella sabato scorso a Modena). Giudicando i singoli, sono sembrati stanchi Munari (Soriano è andato molto meglio, mangiandosi pure un gol nel secondo tempo) e Costa (forse non sarebbe male affidarsi a Laczko), mentre questa volta non hanno convinto né Foggia né Juan Antonio (per una volta la staffetta non funziona: in genere gioca bene chi subentra). Da applausi tutti gli altri, anche Pellè, che si conferma utile nel trattenere i palloni e nel far salire la squadra, dimostrandosi molto attaccato alla maglia (cosa che si potrebbe dire di molti giocatori, in questo momento. E si nota la differenza con l’anno scorso, quando tutti sembravano essere qua per caso)  e voglioso di fare il lavoro sporco. Un plauso va anche a Renan: i suoi corner sono stati degli ottimi inviti a nozze per Gastaldello.
In queste prime tre gare dei play-off si è vista una Samp più di cuore che di bel gioco, ma d’altronde è difficile mantenere la lucidità alla quarantacinquesima partita di campionato e con incontri ravvicinati così stressanti. Il Varese di Maran, che non a caso ha fatto fuori il Verona in semifinale, si è confermato un undici organizzato e recrimina per il 3-2 finale (l’angolo da cui Gasta segna il 3-2 nasce da una rimessa laterale, che sembrava essere biancorossa e non blucerchiata): le cose migliori si sono viste con gli indiavolati Rivas e Neto Perreira in campo. Il vero rammarico per i nostri avversari è quello di aver pagato a caro prezzo le disattenzioni difensive. Che non dovranno assolutamente fare i nostri sabato sera, ultimo passo per tornare nella massima serie. Sarebbe il lieto fine di una stagione tribolata, in cui è successo di tutto: una squadra rivoluzionata a gennaio, un cambio di allenatore, un girone d’andata da mediobassa classifica e un ritorno stratosferico, l’addio di una bandiera come Palombo e un calciatore finito agli arresti. Sicuramente non ci siamo annoiati. Ma in Serie A ci si diverte di più: coraggio ragazzi, un ultimo sforzo.
 
Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, la caldissima Gradinata Sud; Pozzi anticipato dalla difesa biancorossa; il “man of the match” Gastaldello esulta dopo il secondo gol; la grinta di Iachini sotto la pioggia.