Serie A 2013-14, 7ª giornata / SAMPDORIA-TORINO 2-2

 
Genova (stadio Luigi Ferraris), 6 ottobre 2013
SAMPDORIA-TORINO 2-2
41′ pt Sansone; 21′ st Immobile, 31′ st rig. Cerci, 48′ st rig. Eder.
SAMPDORIA (3-4-2-1): Da Costa; Gastaldello, Palombo, Mustafi; De Silvestri, Obiang, Gentsoglou, Gavazzi (33′ st Wszolek); Sansone; Pozzi (29′ st Eder), Gabbiadini. In panchina: Fiorillo, Salamon, Renan, Rodriguez, Castellini, Regini, Barillà, Soriano, Bjarnason, Eramo. Allenatore: Rossi. 
TORINO (3-5-2): Padelli; Glik, Bovo (6′ pt Pasquale), Moretti; Darmian, Brighi, Vives, El Kaddouri (9′ st Meggiorini), D’Ambrosio (42′ st Maksimovic); Cerci, Immobile. In panchina: Gomis, Berni, Basha, Farnerud, Masiello, Bellomo. Allenatore: Ventura.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
NOTE: ammoniti Gabbiadini, Brighi, Pozzi, Sansone, Darmian, D’Ambrosio, Vives, Immobile e Glik; recupero: 2′ pt, 3′ st; prima della partita è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le 300 vittime del naufragio di Lampedusa.
DIVISE: Sampdoria in maglia blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi; Torino in maglia granata, pantaloncini granata e calzettoni granata.
I risultati:
sabato 5 ottobre, ore 18: Chievo-Atalanta 0-1; ore 20.45: Inter-Roma 0-3; domenica 6 ottobre, ore 12.30: Parma-Sassuolo 3-1; ore 15: Bologna-Verona 1-4, Catania-Genoa 1-1, Napoli-Livorno 4-0, Sampdoria-Torino 2-2, Udinese-Cagliari 2-0; ore 20.45: Juventus-Milan 3-2, Lazio-Fiorentina 0-0.
La classifica:
Roma 21; Napoli e Juventus 19; Inter 14; Verona 13; Fiorentina 12; Lazio 11; Udinese 10; Torino, Parma e Atalanta 9; Milan e Livorno 8; Cagliari 7; Genoa e Catania 5; Chievo 4; Sampdoria e Bologna 3; Sassuolo 2.
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IL COMMENTO. Una sconfitta e un 2-2 a seguire: questo è il trend intrapreso da una Sampdoria sempre più in crisi di risultati e contestata da una parte del suo pubblico (“il pesce puzza dalla testa”: un messaggio per Edoardo Garrone comparso al Ferraris). Quella col Torino è stata una gara sicuramente decisa dalle “prodezze” di Gervasoni: l’arbitro lombardo fa terminare la prima frazione proprio mentre Pozzi deposita in gol il pallone del 2-0 e regala in extremis un rigore a Eder, che verrà poi trasformato dallo stesso brasiliano, purtroppo avvezzo alla simulazione in area.
Il vantaggio doriano con la precisa conclusione di Sansone, altro ex, a fine primo tempo sembrava il preludio alla prima gioia di questo campionato. Come detto, al 47′ pt accade il “fattaccio”: punizione di Palombo da fuori area, respinta dell’ex Padelli e gol del numero 9. Il tempo è finito al momento della respinta del portiere; l’arbitro aveva detto a Palombo che i 45′ sarebbero finiti col tiro, ma di fatto non ha fatto il doppio fischio sulla respinta di Padelli, per cui c’è voluto quasi un minuto prima di capire cosa è accaduto, con mezza Samp che esultava per il gol… Lo stesso Palombo getterà acqua sul fuoco: «Gervasoni mi ha detto di tirare la punizione. Dopo sarebbe finito il primo tempo. Non so se il regolamento dica questo, non so se abbia fatto bene a fischiare la fine così, proprio mentre Pozzi segnava il 2-0». Poteva essere l’ipoteca della vittoria, ma nella ripresa la squadra di Ventura si rifà sotto e con Immobile e  un rigore di Cerci (fallo in area di Palombo su D’Ambrosio) ribalta la situazione. Il rigore di Eder mette la sfida sul 2-2: salviamo il punto, ma è comunque poco rispetto alla tabella di marcia che la squadra di Rossi si è prefissata. Il gruppo sembra coeso, a giudicare dai gol nel finale che dimostrano una certa voglia di lottare da parte della squadra, ma i limiti tecnici sono evidenti e la graduatoria fa paura. I numeri di Delio Rossi, che ormai le prova tutte, cambiando un modulo a gara (coi piemontesi è stata la volta del 3-4-2-1) e dando una chance a tutte le pedine (la novità in questo senso è stata Gentsoglou) sono preoccupanti: nella sua avventura blucerchiata, ha fatto 18 punti nelle prime 10 gare, e 10 nelle ultime 18. Un’inversione di cifre che ha prodotto l’attuale situazione.
Nelle foto, tratte dal sito de Il Secolo XIX, il minuto di raccoglimento per le vittime di Lampedusa; il gol di Sansone; De Silvestri strattonato da Pasquale (subentrato all’infortunato Bovo in avvio di gara); Glik in tackle su Gastaldello; l’esultanza di Eder dopo il rigore del 2-2 segnato in pieno recupero.